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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

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Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Alessio a Praga
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Non solo Capece e Carlini nell'Arezzo di domani. Madrigali e Pugliese certezze per il futuro

Mister Capuano ha delineato in diretta televisiva, lunedì sera, le strategie amaranto per un progetto tecnico finalizzato a salire in B nel 2017. A breve verranno proposti i prolungamenti di contratto, cominciando dal terzino ex Real Vicenza. L'Arezzo tratterà anche con i club di A e B per rinnovare i prestiti dei giovani più interessanti, anche se poi molto dipenderà dagli investimenti che riuscirà a garantire la società



Giorgio Capece, regista, un gol in campionatoCarlini sarà il primo a rinnovare il contratto ma non sarà l'ultimo. Ezio Capuano ha dato una bella rispolverata al progetto tecnico dell'Arezzo, confermando in diretta televisiva, lunedì sera, che l'obiettivo di qui al 2017 è salire in serie B.

Il presidente Ferretti ne aveva parlato in toni entusiastici sul finire dello scorso campionato, per poi andarci più cauto nelle settimane successive. Era stato proprio Capuano, navigato e col pelo sullo stomaco, a intuire che troppi proclami avrebbero creato più danni che vantaggi. E in svariate circostanze, nonostante le bonarie provocazioni di tifo e stampa, aveva ripetuto che l'unico traguardo per il 2016 è ''mantenere la categoria''.

 

Ma il mondo non finisce tra otto mesi. C'è un futuro da costruire e ci sono legittime ambizioni da assecondare. Il grande desiderio della piazza è tornare nella seconda serie nazionale, conquistando sul campo una promozione che darebbe una sferzata salutare a tutto l'ambiente. Anche perché il ripescaggio in Lega Pro, che pure è stato accolto con ovvia soddisfazione, non ha avuto e non poteva avere lo stesso effetto benefico di un primo posto in classifica. Capuano tutto questo lo sa bene e, come ha spiegato davanti alle telecamere di Block Notes, si è mosso con lungimiranza: rosa giovane, acquisti di prospetto, nuovo modulo di gioco, programmazione per puntare a qualcosa di più di una dignitosa salvezza. 

 

''Sulla base di questo organico - ha detto l'allenatore - ne costruiremo uno in grado di stare ai vertici''. Mancava l'ultimo tassello però, perché per motivi di budget l'Arezzo ha depositato in Lega solo due contratti biennali: quello di Capuano e quello di Capece, 23 anni, considerato ''uno da B'' dallo staff tecnico. Come è possibile scalettare il lavoro se a gennaio tutti i calciatori in rosa, regolamento alla mano, potrebbero accordarsi con un altro club e chi s'è visto s'è visto? Al microfono di Teletruria, Capuano ha squarciato il velo: ''A breve cominceremo a proporre i prolungamenti di contratto. Partirò da Carlini, uno dei colpi migliori per rapporto qualità-prezzo. Ma ce ne saranno altri''.

 

Mario Pugliese, in prestito dall'AtalantaE gli altri sono stati citati anche in diretta. L'Arezzo sta lavorando per strappare a Fiorentina e Atalanta il prestito, con la giusta formula, di Madrigali e Pugliese. Classe '95 e '96, difensore centrale e mediano, sono due giovani sui quali Capuano scommette a occhi chiusi, al punto che ha pronosticato per entrambi una carriera importante. Gambadori, 34 anni, a dispetto dell'età ha ancora gamba e motivazioni, senza contare il carisma e il ruolo di leader per il gruppo. Basta osservare con quale veemenza parla ai compagni alla fine delle partite, dopo averli radunati tutti in cerchio, per intuirne l'importanza nello spogliatoio. Poi c'è il 26enne Cori, fortemente voluto in estate. Il suo cartellino è di proprietà del Cesena e anche qua si preannuncia una lunga ma non impossibile trattativa per allungare la permanenza del centravanti ad Arezzo.

 

Va anche detto che siamo a ottobre e che, se è giusto muoversi per tempo, è normale pure aspettare un altro po' di settimane per delineare le strategie di mercato. Al di là del potenziale tecnico dei singoli e della situazione contrattuale, la conferma va guadagnata sul campo a suon di prestazioni: la qualità media della rosa è buona e ci sono diversi elementi che potrebbero far parte del progetto. Tremolada per esempio, classe '91, è uno che con un rendimento all'altezza delle aspettative diventerebbe il cardine dell'Arezzo di domani. Ma anche Monaco, Panariello e, perché no?, Bentancourt (prestito dall'Atalanta) hanno chances da giocarsi.

 

Capuano in quest'obiettivo a media scadenza ci crede e lo ha dimostrato a più riprese, con le parole e con i fatti concreti, riuscendo a comporre un puzzle di calciatori competitivi senza spendere cifre altisonanti, pescando solo tra gli svincolati. Poi dipenderà anche dalla società, dagli imprevisti sempre in agguato nel calcio e dagli investimenti cui verrà concesso il semaforo verde: arrivare primi in Lega Pro presuppone obbligatoriamente un flusso di denaro di un certo livello, che non significa buttare soldi dalla finestra. Difatti il tecnico, prima di spiegare il modus operandi dei mesi a venire, ha fatto la premessa: ''tutto ciò, se il presidente vuole''. E in quell'ubi maior pronunciato da Eziolino c'è tutto il succo dell'avvenire amaranto.

 

scritto da: Andrea Avato, 07/10/2015





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