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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Egidio e Angiolo a San Siro
NEWS

Il portale granata presenta la sfida di sabato. ''E' un Pontedera su di giri. E l'ex Disanto è in formissima''

Intervista al direttore Gabriele Collesano. ''Indiani giocherà ancora con il 4-3-3, un modulo che ultimamente gli sta dando grandi risultati. Dopo le sconfitte con Spal e Maceratese la squadra si è ripresa e adesso viene da due vittorie di goleada. Ciclone mediatico ad Arezzo? Anche qua ne abbiamo avuto uno per gli abbonamenti scontati agli immigrati, ma è stato superato''



Francesco Disanto, 21 anni, in maglia amarantoPontedera rievoca nella mente dei tifosi amaranto non solo il testa a testa della stagione 2011/2012, ma anche l'ultima partita di Lauro Minghelli in maglia amaranto. Sono cambiate molto le due formazioni in questi tre anni. Il Pontedera ha consolidato la propria permanenza in Lega Pro affidando il progetto tecnico a Paolo Indiani. Oltre all'ex Disanto ci sarà da tenere d'occhio soprattutto bomber Scappini, un giocatore che con cinque reti segnate in un solo match ha scomodato il paragone con Lewandowski.

 

Di questo e molto altro abbiamo parlato con Gabriele Collesano, direttore de Il Portale Granata.


Quale potrebbe essere la probabile formazione del Pontedera?

"Indiani ha mescolato le carte nell'amichevole infrasettimanale, l'unica certezza penso sarà il modulo: quest'anno il mister ha sempre adottato il 4-3-3 e così farà anche sabato. Addentrandomi nel merito degli undici ti dico che sarebbe sciocco toccare il tridente (vedi casella "reti segnate"): agiremo quindi sicuramente con Disanto e Cesaretti esterni a supporto di Scappini. Negli altri due reparti, invece, nutro maggiori dubbi visto che la lista degli indisponibili è quasi a zero e c'è l'imbarazzo della scelta. Dunque: nei tre di mediana Della Latta è il faro in mezzo al campo, mentre a destra dovrebbe essere regolarmente schierato Daniel Gemignani con a sinistra uno tra Bonaventura e Kabashi (il primo ad Aprilia è stato tra i migliori ma l'albanese torna dal turno di squalifica e fin qui è stato lui il titolare). In difesa grande abbondanza: Vettori, il capitano, è sicuro del posto con Polvani o Risaliti (pare recuperato al 100%) al suo fianco, e sulle fasce direi Andrea Gemignani e Videtta (ma occhio a Sanè che scalpita e si gioca una maglia sulla corsia sinistra)".

Come arriva il Pontedera alla sfida con l'Arezzo, alla luce anche delle ultime prestazioni segnate da una pioggia di gol?

"Sicuramente arriva nella condizione mentale migliore. Le sconfitte iniziali con Spal e Maceratese avevano creato un po' di malcontento generale: i ragazzi hanno fatto un sforzo enorme e hanno reagito con due vittorie brillanti, alla luce delle quali possono permettersi di affrontare l'Arezzo senza troppi pensieri e senza l'obbligo di dover vincere a tutti i costi. Penso che questo sia un grande vantaggio per i granata e non ti nascondo che è il momento peggiore in cui affrontarli. Oltretutto fisicamente stiamo bene e i meccanismi stanno trovando la quadra: la difesa è solida e la fase offensiva gira a meraviglia. Mi aspetto un Pontedera ancora una volta propositivo e ben organizzato". 

 

Scappini reduce dalla cinquina con la Lupa RomaSarà una partita speciale per Disanto, arrivato a Pontedera proprio dall'Arezzo. Come valuti il ragazzo e insieme lui Scappini, osservato speciale dopo le cinque reti messe a segno recentemente.

"Disanto è arrivato a Pontedera nel luglio 2014 e ricordo che al primo allenamento della preparazione estiva mi impressionò particolarmente: tocco di palla sopraffino, sprint bruciante e grande facilità nel saltare l'uomo. La scorsa stagione direi che per lui è stata di transizione (seppur non abbia mai demeritato), credo che abbia un po' pagato il salto dai dilettanti ai pro e non gli abbia giovato il vecchio modulo: Indiani giocava col 3-5-2 e si è ritrovato sovente fuori ruolo. Adesso, invece, con uno anno di esperienza alle spalle e un modulo che gli permette di esprimersi al massimo, a mio avviso finora è stato quello col rendimento migliore. Sono convinto che è l'anno della sua esplosione definitiva, la società oltretutto punta molto su di lui e ha voluto tenerlo fortemente. Per quanto riguarda Scappini, con la qualità di cui dispone il Pontedera - oltre a Disanto, abbiamo un giocatore del calibro di Cesaretti che ha fatto la B per anni e tanti giovani dai piedi vellutati, Bonaventura e Kabashi in primis - è il finalizzatore che ci serviva. Classico numero nove che si fa trovare al posto giusto nel momento giusto".

Che idea ti sei fatto del ciclone mediatico che si è abbattuto sull'Arezzo?

"Sicuramente una situazione difficile da gestire sia per la società che per il mister. In queste situazioni è alto il rischio che lo spogliatoio non resti indifferente a tutto quello che gli sta accadendo intorno, risentendone poi le prestazioni in campo. Ma la vittoria col Prato è il segnale che il ciclone è superato senza troppi danni, Capuano è un uomo dal grande temperamento ed è stato bravo a reggerne la portata. Anche qui a Pontedera abbiamo assistito a un qualcosa del genere che però fortunatamente non ha coinvolto lo spogliatoio: mi riferisco al caso abbonamenti scontati agli immigrati, un caso carico di fraintendimenti, con tanto di intervento di Salvini fino a una puntata di Porta a Porta dedicata. Superato anch'esso per fortuna".

L'ambiente come si prepara alla sfida con l'Arezzo e quali sono i reali obiettivi del Pontedera in questa stagione?

"C'è grande attesa per una sfida che per i pontederesi riaccende il dolce ricordo della stagione 2011-2012, la quale coincise, al termine di un testa a testa proprio con l'Arezzo, col ritorno nei professionisti dopo oltre dieci anni di delusioni. L'entusiasmo dopo le due vittorie con undici gol segnati è alle stelle, oltretutto è il primo di cinque derby consecutivi quindi si entra nel vivo del campionato e la febbre sta salendo sensibilmente. La fiducia che la tifoseria ripone nei giocatori, nell'allenatore e nella dirigenza è massima. Questo legame è la vera forza di una piccola realtà che da diversi anni si sta consacrando una certezza del calcio professionistico, seppur con mille difficoltà. Rimanere in terza serie è il reale obiettivo da centrare, è il nostro scudetto. Da raggiungere magari prima possibile".

 

scritto da: Matteo Marzotti, 22/10/2015





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