SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
E' un Ancona da battaglia: difesa tosta, talenti in attacco. E l'88% del club è dei tifosi
Avversario ostico per gli amaranto. La squadra di Cornacchini viene da due vittorie consecutive, è terza in classifica e fino ad oggi ha incassato soltanto 5 gol. In estate la maggioranza delle quote sociali è stata acquisita dal trust Sosteniamolancona, che porta avanti il progetto di azionariato popolare. Lombardi e Casiraghi gli elementi più temibili. L'ultimo precedente nel 2008: l'Arezzo perse in casa per 2-0 e Cuoghi ci rimise la panchina
TweetTurno casalingo impegnativo per gli amaranto, che ospiteranno l’ostico Ancona, squadra che occupa con 16 punti il terzo posto in classifica, in coabitazione con il Pisa, distanziato di 4 lunghezze dalla capolista Spal.
Questa estate il club marchigiano è entrato nella storia del calcio italiano: è la prima società di calcio di proprietà dei tifosi, infatti l’88% delle quote del club appartengono all’associazione Sosteniamolancona, che porta avanti il progetto di azionariato popolare. L'iscrizione alla Lega Pro è stata garantita dalla vecchia proprietà Marinelli, che garantirà le fidejussioni e il sostegno economico alla squadra per i prossimi tre anni.
Sostenibilità, settore giovanile e partecipazione sono alla base della nuova società. A presiedere il club è stato chiamato Fiorello Gramillano, ex sindaco di Ancona, tessera numero 1 dell’associazione: era stato lui a creare il tavolo da cui è nata nel 2010 Sosteniamolancona, all'indomani del fallimento che ha costretto i dorici a ripartire dall’Eccellenza.
Il Team Manager Daniele Gianfelici e il Direttore Sportivo Domenico Sfrappa hanno deciso di rinnovare e ringiovanire profondamente la rosa dopo l’ottimo sesto posto della stagione scorsa. Via giocatori esperti come il portiere Aprea, Camillucci, Tulli, Paponi, Tavares e gli ex amaranto Dierna, Cangi e Rafa Bondi, puntando su una rosa decisamente più verde.
In panchina è stato riconfermato, per la terza stagione consecutiva, Giovanni Cornacchini, ex attaccante di Milan e Perugia, in precedenza alla guida anche di Sansepolcro e Città di Castello, vincitore con i dorici del campionato di serie D nella stagione 2013-14 e fresco di rinnovo fino al 2018.
Cornacchini ha costruito una formazione camaleontica capace di cambiare modulo e uomini di partita in partita e nell’arco dei 90 minuti, senza che la squadra perda di competitività. I biancorossi in questo inizio di stagione hanno giocato con una linea difensiva a tre oppure a quattro, ma probabilmente ad Arezzo si schiereranno con un solido 4-2-3-1, schema utilizzato nella maggior parte delle trasferte fino ad ora affrontate.
In porta ci sarà il classe ’95 Lori, riconfermato dalla scorsa stagione, che si è guadagnato i “galloni” di titolare dopo l’infortunio di Polizzi, con il quale in questo scorcio di campionato si era alternato a difesa della porta. Per sopperire a questo infortunio, nei giorni scorsi è stato tesserato l’ex amaranto Simone David, 12 presenze sotto la gestione Mezzanotti-Chiappini.
La difesa priva di capitan Mallus, che sconta la terza di quattro giornate di squalifica, vedrà centralmente Konaté, giovane ivoriano in prestito dall’Empoli, affiancato dal più esperto Radi, classe ’82 ex Barletta e Gubbio, autore del rigore del vantaggio domenica scorsa contro il Savona. A destra sarà ballottaggio tra Parodi, proprietà Torino, alla seconda stagione sul Conero, e Cazzola, scafato difensore ex Bari, Perugia e Varese, mentre sull’out opposto ci sarà Pedrelli, cresciuto nell’Inter, reduce dall’esperienza portoghese con la maglia dell’Olhanense, da poco rientrato da un fastidioso infortunio. In caso di difesa a tre potrebbe essere accentrato Parodi o arretrato Paoli, in un reparto che come alternative ha i giovani Di Sabatino e Di Dio, scarsamente utilizzati in questo inizio stagione.
La cerniera davanti alla difesa sarà formata da Paoli, classe ’88, alla terza stagione con l’Ancona, giocatore che detta i tempi alla squadra, bravo anche nel lavoro sporco, e da Hamlili, origine marocchina, arrivato dal Forlì. E' un giocatore un po’ lezioso, ma in netta crescita di condizione e personalità. Potrebbero avvicendarsi con i due titolari Sassano, ex Trapani, in gol contro il Teramo o il classe ’96 Adamo, scuola Roma.
La batteria dei trequartisti sarà composta da Bambozzi, motorino perpetuo, che spesso arretra a centrocampo per dar man forte ai compagni trasformando così il modulo in un 4-3-3; da Casiraghi, ex Gubbio, giunto ad Ancona dal fallimento del Parma, probabilmente il giocatore con maggiore qualità della rosa di Cornacchini, autore di 2 gol in campionato contro Carrarese e Maceratese; da Lombardi, destro naturale, proprietà Lazio, giunto nelle Marche dopo la non felice esperienza di Trapani, capocannoniere della squadra con tre reti (Aquila, Lucchese e Savona), estremamente talentuoso ma discontinuo nel rendimento.
In attacco ballottaggio tra Bussi, arrivato quest’estate dopo le 12 reti con la maglia del Gualdo Casacastalda e il riconfermato Cognini, proprietà Carpi, giocatore di sostanza, forte fisicamente , autore fino ad oggi di una rete contro la Lucchese. Potrebbero essere della partita i giovani Maiorano, scuola Inter, e Veloci, vivaio Genoa.
L'Ancona, assieme alla Maceratese, si può annoverare tra le sorprese di inizio stagione. Ad Arezzo ci arriva con due vittorie consecutive alle spalle, conquistate contro Lucchese e Savona. Non disdegna il possesso palla, quadrata tatticamente, solida in difesa (solo cinque le reti subite), viene data in grande forma fisica. Cornacchini in questo inizio stagione ha stupito gli addetti ai lavori per la duttilità tattica, però predica calma e domenica nel dopo partita ha svelato il segreto della sua squadra: “correre e basta, senza porsi obbiettivi o limiti”.
Ottimo il rendimento in casa, con 10 punti conquistati e solo un gol subito; lontano dal Conero l'Ancona ha raccolto 2 vittorie con Prato e Lucchese e altrettante sconfitte contro Pisa e Carrarese. Per mettere in difficoltà i biancorossi, l'Arezzo dovrà pressare alto e indurre in errore i centrocampisti, tagliando i rifornimenti a Casiraghi e Lombardi, che nonostante la giovane età rappresentano i pericoli maggiori.
La sfida ritorna al Comunale dopo 7 anni: l’ultimo precedente risale al 13 aprile 2008, quando i marchigiani, che a fine stagione sarebbero saliti in B, si imposero per 2-0 con reti di Piccoli e Mastronunzio, in una gara segnata dall’errore dal dischetto, dopo pochi minuti, di Martinetti. Quella sconfitta a tre giornate dal termine del campionato portò all’esonero di Cuoghi in favore di Fraschetti.
scritto da: Mauro Guerri, 30/10/2015
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