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Non solo lance d'oro e Buratto. La Giostra è anche aggregazione: ''Qui le migliori energie della città''

Sabato scorso in Comune si è tenuto un incontro fra tutte le anime della manifestazione, a ribadire ancora una volta l'importanza sociale del Saracino soprattutto tra i giovani. L'assessore Gamurrini: ''tanti gruppi legati ai quartieri e al mondo cavalleresco offrono divertimento e sani insegnamenti di vita''. La testimonianza di un mebro dei Musici: ''amicizie vere che dureranno per sempre''



Dietro la Giostra del Saracino, al di là delle due edizioni di Giugno e Settembre, ci sono molte realtà. Tra queste troviamo il Gruppo Musici, l’Associazione Sbandieratori, l’Associazione Signa Arretii e i comitati giovanili all’interno dei quattro quartieri. Ognuna di queste, oltre a prepararsi per la piazza, organizza nel corso dell’anno eventi e molte iniziative a cui partecipano in maniera assidua una gran parte di ragazzi.

 

Proprio per questo il vice sindaco e assessore alla Giostra, GianFrancesco Gamurrini, ha organizzato un incontro che si è tenuto sabato nella sala Giostra del Saracino di palazzo comunale. Erano presenti il sindaco Alessandro Ghinelli, il presidente dell’Istituzione Giostra del Saracino Franco Scortecci, l’assessore Lucia Tanti, i membri dell’associazione Signa Arretii, che comprende fanti e valletti del Comune, con il presidente Stefano Giustini, del gruppo Musici della Giostra del Saracino con il presidente Mario Nocentini e dell’Associazione Sbandieratori con il presidente Ugo Coppini.

Al centro della conferenza i giovani e i motivi che li portano a partecipare a queste importanti esperienze associative, spiega Gamurrini: “in una società sempre più orientata verso le nuove tecnologie e i social network, la Giostra rilancia e ci mette la faccia, quella non virtuale, ma come si dice anima e corpo. Entrare a far parte di questi gruppi è completamente gratuito e consente anche di girare il mondo e fare esperienze uniche. L’incontro ha coinvolto anche i rettori e i comitati giovanili dei quattro quartieri che, da alcuni anni, sono diventati dei catalizzatori delle migliori energie aretine, svolgendo il ruolo di veri e propri centri di aggregazione per ragazzi”.

 

I giovani infatti grazie a queste associazioni possono imparare a suonare la chiarina o il tamburo, a marciare, a maneggiare la bandiera, indossano i vestiti storici della propria città o del proprio quartiere e crescono in contesti sociali sani e stimolanti, coltivando i valori dell’amicizia, della condivisione e del rispetto dell’altro.

Una testimonianza è quella di Michele Peruzzi, quartierista di Porta Crucifera e da undici anni all’interno del Gruppo Musici: “da buon aretino la passione per la Giostra mi è stata tramandata da mio padre, che è stato nel Consiglio di Porta Crucifera e che ha svolto ruoli come membro della magistratura e viceregista, e da mio nonno Ubaldo, che fu sia consigliere di Porta Crucifera che uno dei primi allievi del maestro William Monci, fondatore del Gruppo Musici. Durante l’anno ci troviamo due volte alla settimana per le prove, poi nella settimana di Giostra indossiamo tutti i giorni i costumi e suoniamo tutto il nostro repertorio, uno sforzo che il gruppo affronta in maniera professionale. Consiglio a molti giovani di far parte del mondo della Giostra, ti trovi in un gruppo che segue gli stessi ideali e le stesse credenze con persone completamente diverse e di differenti fasce d’età. Questo ti aiuta nei rapporti interpersonali, perché ti insegna il rispetto per te e per gli altri, si formano amicizie vere che ti porterai avanti all’interno e al di fuori del gruppo”.

 

scritto da: Giulia Basagni, 01/12/2015





La forza aggregativa del Saracino

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