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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Claudia nell'isola di Brac - Croazia
NEWS

La trasferta più insidiosa con 150 aretini al seguito. Tanti o pochi? Ma l'importante è tifare!

Gli amaranto giocano a Pistoia uno scontro diretto fondamentale per la classifica. Nonostante un viaggio tutt'altro che lungo, le presenze nel settore ospiti non saranno moltissime. Ma forse sono proporzionate al momento della squadra e all'obiettivo stagionale. Fatto sta che oggi sarà importante sostenere l'Arezzo e tornare a casa con un risultato positivo



i tifosi amaranto nell'ultima trasferta di SienaChe c’è da dire di Pistoiese-Arezzo di oggi? Forse basterebbe fare un copia-incolla di quello che abbiamo sostenuto nelle scorse settimane: tutte le volte diciamo che serve una vittoria e puntualmente non si vince mai; evidenziamo che manca cattiveria là davanti ma continuiamo a segnare col contagocce; ci arrabbiamo per gli episodi che condizionano le partite sempre a nostro sfavore, eppure la ruota non gira e ricadiamo sugli stessi errori. Inutile, quindi, stare a ribadire che potrebbe essere una partita decisiva, che una vittoria potrebbe darci lo slancio necessario per allontanarci dalla zona calda, superando in un sol colpo Santarcangelo e Rimini che hanno giocato ieri con la vittoria dei primi, eccetera eccetera. E che i tre punti aiuterebbero a mettere fiducia nel motore? Che ve lo dico a fare… Ce lo ripetiamo praticamente da inizio stagione ma la svolta non è mai arrivata, lasciando quegli strascichi, specialmente psicologici, che ogni volta ci allontanano dal bottino pieno anche quando sembra cosa fatta.

Allora è meglio cambiare discorso e, come tifosi, guardarci, un po’ allo specchio: a Pistoia oggi saremo 150 circa. Tanti, giusti o troppo pochi? Il dibattito sulle presenze allo stadio anima da sempre i commentatori del nostro sito, ma forse mai come in questo momento la sensazione è che le risposte possano essere molto discordanti. Qualcuno potrebbe infatti dire che, se si considera l’andamento non certo esaltante in campionato, è un numero che ci può stare, perché è frutto, per l’appunto, del momento poco brillante e di una sfiducia generale verso l’operato di chi scende in campo e soprattutto, di chi l’Arezzo lo possiede e lo gestisce. Inoltre, è una cifra che si può anche ritenere, tutto sommato, proporzionata al numero dei presenti alle partite in casa (1800 spettatori di media finora), pure questo dato non certo eccezionale, anche se in un’ipotetica classifica delle piazze con più spettatori ci troveremmo al sesto posto. Insomma, un Arezzo più vincente e convincente avrebbe sicuramente spinto molta più gente a seguire la squadra anche fuori casa. L’idea di passare un campionato intero col fiato sul collo dei playout non è certo confortante o stimolante.

 

settore ospiti a Pistoia nella sfida di serie D del 2014Di contro, però, come si fa a non pensare a quest’estate, quando tutti auspicavamo l’inserimento nel girone centrale per giocare tante sfide di campanile e riandare in trasferta in massa, complici le distanze più che dimezzate rispetto all’anno passato. Dove sono finiti tutti quelli che “finalmente si torna a Siena”? In casa dei bianconeri siamo andati in duecento, un po’ pochi considerata l’attesa per questa partita. Ora a Pistoia saremo ancora qualcosa meno, sebbene non si possa certo considerare un viaggio proibitivo. Per l’ultimo scontro in casa degli arancioni, in D, eravamo il doppio: addebitare questo calo, nonostante la categoria superiore, solo alle restrizioni risultanti dalla Supporter Card pare riduttivo. Al di là che ci possono essere mille validissime ragioni che impediscono di andare, l’impressione di fondo è che di gente realmente innamorata dell’Arezzo ce ne sia rimasta poca.

Prendendo spunto da una celebre frase di J.F. Kennedy, ogni tanto dovremmo, magari, chiederci cosa noi possiamo fare per il nostro Arezzo, non solo cosa l’Arezzo può fare per noi. Ed ecco che allora in questo periodo è ancora più vitale dare sostegno alla squadra: è nel momento del bisogno che serve incitamento e vicinanza. Poi, nel peggiore dei casi, si può criticare e contestare alla fine, ma l’importante è esserci, è far sentire che siamo con loro, che non li abbandoniamo. Un orario finalmente convenzionale (le fatidiche ore 15 di domenica spesso invocate dai più), la distanza accessibile, la partita (da catalogare come scontro diretto a tutti gli effetti) e l’iniziativa “porta un amico” avrebbero dovuto spingere più gente a unirsi al gruppo. Ma si sa, ad Arezzo siamo fatti così e via discorrendo. Chi ci sarà, sopperirà anche alle mancanze e compenserà con ancora più voce e più trasporto. E ora si parte, destinazione Pistoia. Per Arezzo e per l’Arezzo!

 

scritto da: Luca Amorosi, 06/12/2015





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