SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Non è una partita come le altre. Assenze, mercato, incertezze societarie: Capuano non sorride
L'allenatore nella consueta conferenza stampa settimanale non aveva l'umore dei giorni migliori: preoccupano infortuni e squalifiche oltre al valore della Spal, prossimo avversario in campionato. Ma in ballo ci sono anche i punti interrogativi sulla prossima campagna acquisti e alcuni nodi da sciogliere per la vita del club. Da Ferretti ci si attende adesso un intervento che fughi tutti i dubbi
TweetNon è una partita come le altre. Uno perché arriva la capolista, che vanta numeri da far tremare le vene dei polsi. Due perché l'Arezzo non vince dal 17 ottobre e l'astinenza comincia a pesare. La squadra non ha mai sbracato, ha commesso errori ed è incappata in amnesie fatali, ma non si può dire che sia allo sbando. Anzi, nonostante le assenze che continuano ad accavallarsi, per ora ha mantenuto un certo equilibrio nelle prestazioni. Mai convincente fino in fondo, mai in balia delle onde: una linea di galleggiamento che vale il +1 sui play-out ma che non garantisce notti tranquille fra sette guanciali.
Anche Capuano annusa nell'aria l'odore acre del pericolo. La conferenza stampa di stamani è filata via molto più sbrigativa e rapida del solito, in un clima che non era di tensione ma che tradiva una fibrillazione sotto traccia. L'allenatore avrà mille difetti ma intuisce quando il vento soffia alle spalle e quando invece spira contrario. Affrontare la Spal senza Monaco in difesa, Feola a centrocampo e Defendi in attacco, qualche mugugno lo crea. Se poi mancano anche Vinci e Brumat, la faccenda si complica. E se Pugliese, l'unico cambio in mediana, ispira più dubbi che certezze, mentre per Bentancourt bisogna confidare che il gol di Pistoia abbia fatto accendere la lampadina, il quadro che ne viene fuori non è incoraggiante. Capuano non molla, ma quando non indugia nella dialettica e non folleggia con le parole, non è bel segno. Fatto sta che il settimanale botta e risposta con i giornalisti è andato in archivio con la sensazione che l'umore non fosse dei migliori.
E' chiaro che se dopodomani l'Arezzo dovesse giocare con il Savona, sarebbe diverso. Invece la Spal difende e attacca come una fisarmonica e, dettaglio non proprio secondario, pare trovarsi meglio fuori piuttosto che in casa. La partita non è impossibile, ma non è agevole. E Capuano lo sa. Come sa che al mercato dovrà intervenire in profondità, tant'è che stamani ha detto: ''non saranno una o due prestazioni a spostare i giudizi, so cosa dobbiamo fare''. In pratica chi dovrà mettere i vestiti in valigia è già stato individuato e non è troppo complicato intuirne i nomi, mentre più impervia è la strada che porta ai nuovi ingressi in rosa. Quanto si può spendere? Quanto si può investire? Quanto si può programmare?
E qui si arriva all'altro punto, che riguarda le prospettive generali di una società con troppi fronti aperti. C'è un bilancio da presentare, una ricapitalizzazione da mettere in piedi, un socio di minoranza da gestire, investimenti da calendarizzare per l'imminente campagna acquisti e magari anche per la prossima stagione, contratti da rinnovare in prospettiva futura e un senso d'incertezza generale da fugare in modo chiaro e netto. Ferretti su questo deve battere un colpo alla svelta, perché anche l'allenatore, baluardo di tutto l'organigramma, non può fare da frangiflutti in eterno. Se poi, come si mormora, il vicepresidente gli rinfaccia pure di aver rovinato la carriera al figlio, si capisce perché Capuano abbia il sorriso spento. Dargli torto sarebbe impossibile.
scritto da: Andrea Avato, 11/12/2015
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