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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

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Poggibonsi4 set15Grosseto
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Presidenza Lega Pro. L'Arezzo vota Pagnozzi, ma vince Gravina: ''sì al ritorno a 60 squadre''

A Firenze è stato eletto il successore del commissario Tommaso Miele, il cui mandato scade a fine mese. Il club amaranto ha sostenuto il candidato lotitiano, che però si è fermato al palo. Sconfitto anche il renziano Marcheschi, presente al Comunale alla partita con la Spal e fotografato a bordo campo insieme a Ferretti. Nel programma del vincitore, considerato vicino ad Abete, ''un importante rinnovamento, playoff allargati'' e più soldi dai diritti televisivi



Gabriele Gravina nuovo presidente della Lega ProGabriele Gravina è il nuovo presidente della Lega Pro. E' stato eletto poco fa a Firenze dall'assemblea dei club di terza serie. Gravina ha conquistato al secondo scrutinio 31 voti, mettendosi alle spalle gli altri due candidati e cioè Raffaele Pagnozzi (13 voti) e Maurizio Marcheschi (7 voti). Due le schede nulle.

Il suo mandato partirà dal primo gennaio. A fine mese infatti decade il commissario Tommaso Miele, che a sua volta aveva preso il posto di Mario Macalli, squalificato a fine aprile ed esautorato dopo 18 anni di presidenza della Lega.

 

62 anni, laureato in giurisprudenza e docente universaitario, Gravina è considerato un dirigente vicino a Giancarlo Abete, ex presidente Figc e attuale numero 2 dell'Uefa. Presidente del Castel di Sangro negli anni '80 e '90, ha fatto parte delle delegazioni azzurre ai Mondiali del 2006 e alle Olimpiadi di Pechino del 2008.

Stamani, intervistato da TuttoLegaPro, aveva lanciato questo appello al voto: ''Penso che i presidenti della Lega Pro debbano votare per me perché sono uno che conosce la struttura, sono del sistema, non sono stato paracadutato dall’esterno, non porto in dote pozioni magiche ma solo idee, contenuti e voglia di realizzare un importante rinnovamento, attraverso un percorso di grande coraggio ma soprattutto con tanta passione. Senza dimenticare uno degli scandali della Lega Pro, unico campionato che mostra online le sue partite senza recepire ricavi.''.

 

Battuti quindi gli altri due candidati: il lotitiano Pagnozzi, al quale è andato il voto dell'Arezzo, e il renziano Marcheschi, che dieci giorni fa era in tribuna al Comunale per la prtita con la Spal e che aveva parlato a lungo con Ferretti durante il pregara, stazionando a bordo campo. Proprio Claudio Lotito, oggi presente alle votazioni, è secondo molti il grande sconfitto di questa votazione, visto che per mesi ha tentato di salvare Macalli e ora si è ritrovato in minoranza, abbandonato dalle società del sud, dopo aver fatto il bello e il cattivo tempo in Lega Pro fino a destare i sospetti della Procura di Napoli.

 

Punto cardine del programma di Gravina è la ''valorizzazione del brand e la promozione dell'immagine. Una volta creata una base solida di risorse certe possiamo dedicarci a quelle indirette, fortemente condizionate dalla grande incertezza degli interessi strategici e commerciali dei network su un mercato in tendeziale contrazione. In sostanza ho capito che i presidenti hanno bisogno di idee concrete e non di teorie''.

Gravina ha promesso una Lega con più partecipazione dei club, comitati territoriali, un consiglio direttivo realmente governativo, decadenza alla prima sfiducia, ritorno a 60 squadre, playoff allargati, più spettacolo e dignità. Adesso dovrà pedalare.

 

Marcheschi (con la sciarpa celeste) a colloquio con Ferretti prima di Arezzo-Spal

 

scritto da: La Redazione, 22/12/2015





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