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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

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Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
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Davide, Nicola e Niccolò all'Emirates Stadium di Londra
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Orgoglio Amaranto, quindici giorni per capire. "Non servono soldi, ma partecipazione popolare"

L'assemblea dei soci del comitato si è riunita ieri sera: all'ordine del giorno c'era la ricapitalizzazione necessaria per mantenere le quote sociali nell'Us Arezzo. Occorrono 11.800 euro per restare in possesso del 2 per cento, ma sul tavolo esiste pure l'opzione di conservare solo l'un per cento o addirittura di cessare l'attività. La decisione definitiva tra due settimane. Il presidente a Block Notes aveva detto: ''E' necessario chiarire se abbiamo forza economica e se esiste ancora la volontà di andare avanti''



Orgoglio Amaranto, quindici giorni di fuocoVenerdì, ore 14 - L'Assemblea dei Soci del Comitato Orgoglio Amaranto si è riunita ieri sera nei locali della sede, in via Crispi 58/2, per discutere del bilancio dell'Us Arezzo e delle prospettive di ricapitalizzazione. Dopo una breve presentazione del bilancio della scorsa stagione, chiusa in perdita, e delle varie possibilità che si presentano ai Soci e al Comitato, è iniziato il dibattito, nel corso del quale molte idee sono venute fuori e sono state portate alla votazione finale. Il voto dei Soci, all'unanimità, ha stabilito che il Comitato Orgoglio Amaranto si prenderà altri 15 giorni, fino al 15 febbraio 2016, prima di decidere sul punto ieri all'ordine del giorno. Ma non è un rinvio.

 

Orgoglio Amaranto è nato nel 2010, a seguito della mancata iscrizione della squadra al campionato di Lega Pro, da parte della proprietà di allora. Il ruolo del Comitato fu essenziale per la ripartenza del calcio ad Arezzo, anche se il ruolo fondamentale venne giocato, ovviamente, dal nuovo Presidente Marco Massetti. Nel corso degli anni a venire, Orgoglio Amaranto ha più volte aiutato o stimolato, grazie e in forza del suo 2%, la proprietà che in quel momento deteneva le quote di maggioranza dell'Us Arezzo, fino ad arrivare ad oggi e agli ottimi rapporti con l'attuale proprietà e dirigenza. Nel momento della rifondazione dell'Arezzo nel 2010, come anche negli altri momenti bui e difficili che ci sono stati nel corso di questi anni, il tifoso aretino ha potuto contare sulla presenza del Comitato, che in alcun casi ha addirittura anticipato alla società la liquidità che serviva per andare avanti. Il progressivo miglioramento della situazione economica della società, unito al ritorno nel calcio professionistico e alla solidità e sicurezza economica che la presidenza Ferretti sta garantendo, hanno però fatto dimenticare agli aretini quali siano stati i motivi di fondazione e di esistenza di Orgoglio Amaranto. Il progressivo allontanamento e disinteresse dei tifosi e della piazza, unito alle spese enormemente aumentate dal ritorno fra i professionisti, che tutto il mondo sportivo aretino auspicava, mettono oggi Orgoglio Amaranto di fronte alla necessità, per mantenere il suo 2%, di ricapitalizzare cifre non nelle possibilità economiche attuali del Comitato.

 

Ecco quindi questi quindici giorni di tempo, votati all'unanimità dall'Assemblea dei Soci di ieri sera, che devono avere un duplice scopo. Il primo, ovvio, di reperire i fondi mancanti per la ricapitalizzazione. Ma sarebbe solo un palliativo, perché quello che serve, ad un Comitato come Orgoglio Amaranto, è vedere la risposta della piazza e godere della partecipazione dei tifosi. Se Arezzo risponderà “presente”, il Comitato sarà comunque in grado di ricapitalizzare. Ma se all'appello di questi quindici giorni saranno in pochi a rispondere, Orgoglio Amaranto dovrà prendere atto che alla piazza, della presenza del Comitato, non interessa più. Arezzo deve quindi farsi avanti, è il momento. Questo è il caso in cui contano molto più i numeri che le cifre.

 

Sono varie le forme di aiuto e di risposta all'appello del Comitato:

- tesseramento: può essere effettuato online, direttamente dal sito www.orgoglioamaranto.com, scaricando l'apposito modulo ed effettuando il versamento in contanti o tramite bonifico bancario sul conto corrente del Comitato (IBAN IT23Y0760114100000004311863)

- contributo libero: effettuando un versamento sul conto corrente del Comitato (IT23Y0760114100000004311863)

 

Sia il tesseramento che in contributo libero potranno essere effettuati tutti i giorni, dalle ore 9 alle ore 19.30, al Tabacchi di Piazza San Donato, consueto punto vendita dei biglietti per le partite, ed anche in occasione delle due prossime gare casalinghe dell'Us Arezzo, sabato 30 gennaio contro il Tuttocuoio (ore 15) e sabato 13 febbraio contro il Savona (ore 17.30). Il Comitato Orgoglio Amaranto allestirà delle apposite postazioni nella zona della biglietteria dello stadio, all'inizio di viale Gramsci, dove chi interessato potrà recarsi per sottoscrivere la tessera, e dare al Comitato non solo la forza economica, ma le motivazioni e le ragioni, per proseguire la propria attività.

 

Per chi si chiede a cosa serva oggi Orgoglio Amaranto c'è una sola risposta: il 31 maggio 2010 nessuno poteva immaginare che Piero Mancini non avrebbe iscritto la squadra al campionato di Lega Pro, tre mesi dopo, a Sesto Fiorentino in serie D, senza Orgoglio Amaranto l'Arezzo non avrebbe mai giocato.

 

il comitato è nato nell'estate del 2010Giovedì, ore 11 - Il momento più delicato per Orgoglio Amaranto. Nato nell'estate del 2010, il comitato è arrivato a un punto di svolta: proseguire nella sua attività per un progetto di azionariato popolare oppure chiudere i battenti.

Stasera alle ore 21.30, presso la sede di via Crispi, è convocata una decisiva assemblea dei soci. Gli iscritti dovranno prendere una decisione riguardo la ricapitalizzazione delle perdite per l'esercizio 2014/15. Per mantenere il 2 per cento delle quote sociali dell'Us Arezzo, è necessario versare 11.800 euro.

Ciò significa che nella stagione scorsa il bilancio della società amaranto si è chiuso con il segno meno per 590mila euro. Il capitale sociale però verrà ricostituito e il bilancio della stagione in corso avrà un aspetto decisamente più leggero, grazie all'incremento delle entrate pubblicitarie (300mila euro circa) e ai contributi della legge Melandri per l'utilizzo degli under (altri 300mila euro circa).

 

Il presidente di OA, Roberto Cucciniello, lunedì sera a Block Notes ha spiegato nel dettaglio la situazione: ''L'assemblea è sovrana e deciderà in completa autonomia. O troviamo i soldi per mantenere il 2 per cento oppure potremmo decidere di dimezzare le quote sociali in nostro possesso e restare con un simbolico ma significativo un per cento. La terza opzione è quella di concludere la nostra esperienza. E più che l'aspetto economico, sarà decisivo capire se c'è ancora la volontà popolare di andare avanti, la forza di credere nelle finalità che ci sono proprie. OA è nato per tutelare l'Us Arezzo da nuovi fallimenti, nessuno vuole sostituirsi alla proprietà. Il comitato è formato da gente che va allo stadio da una vità, che ci andrà sempre e che non ha tornaconti personali: ma serve una partecipazione più ampia, altrimenti è impossibile andare avanti''.

 

All’ordine del giorno ci sono discussione e delibera su:

– bilancio Sociale dell’U.S. Arezzo;
– ricapitalizzazione necessaria per mantenere le quote sociali;
– sopravvivenza del comitato.

 

L’assemblea sarà aperta solo a chi risulta già in regola con il tesseramento per la stagione 2015/2016. Sarà comunque possibile, per chi fosse interessato, effettuare o rinnovare il tesseramento prima che l’Assemblea abbia inizio.

 

scritto da: Andrea Avato, 29/01/2016





Il giorno più delicato per Orgoglio Amaranto

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