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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
il saluto di Riccardo
NEWS

Una vittoria nelle ultime nove giornate e rischio play-out. Il Prato non può più sbagliare

La squadra di De Petrillo sta attraversando il peggior momento della stagione: in casa non fa risultato pieno dal 5 dicembre e il margine di vantaggio sulla zona calda della classifica si è assottigliato a un solo punticino. La società, gestita da decenni dalla famiglia Toccafondi, ha confermato la fiducia all'allenatore, che anche domani dovrebbe giocare con il 4-3-1-2. In attacco il punto di forza è Regolanti, vecchio pallino di Capuano. Ultimo precedente nel 2003: vinse l'Arezzo per 3-1



Alessio De Petrillo, allenatore del PratoSeconda trasferta consecutiva e nuovo derby in vista per l’Arezzo, che domani sera al LungoBisenzio affronterà il Prato: 24 punti in classifica, una sola lunghezza di vantaggio nei confronti della zona play-out.

 

Storia e Società. Il club è gestito dalla famiglia Toccafondi, prima con il padre Andrea (ben 35 anni al timone), presidente del cda di Koinè Spa, azienda leader nel mercato del trasporto italiano e internazionale, e poi con il figlio Paolo, ex portiere di buon livello, che nel 2014 ha sostituito il genitore alla presidenza. 

In contemporanea con il cambio al vertice della società, è stato siglato un accordo triennale di collaborazione con l’Inter che prevede il trasferimento dei giovani del vivaio nerazzurro in Lega Pro con la maglia del Prato.

Inoltre lo scorso novembre è stato firmato l'accordo tra l'amministratore delegato dell'azionariato popolare Orgoglio Pratese, Mirko Cecconi, e il presidente Paolo Toccafondi, riguardante l'acquisizione del 5% delle quote della società biancazzurra da parte del trust.

 

Allenatore. Dopo quattro stagioni Vincenzo Esposito ha lasciato la panchina dei lanieri, per passare dietro la scrivania come coordinatore unico del settore tecnico. Per sostituirlo è stato scelto Alessio De Petrillo, classe '67, che in passato ha guidato tra le altre Sansovino, Pontedera, Gubbio e Alessandria. Il mister, nativo di Pisa, ultima esperienza in D a Foligno, è tornato in panchina dopo una stagione di inattività: è pragmatico e apprezzato soprattutto per il suo stile calmo e paziente.

 

Rosa. Il mercato di gennaio ha portato alcune novità interessanti: sono arrivati a vestire la maglia azzurra i terzini Catacchini, nativo di Città di Castello, reduce dalla retrocessione col Forlì e recentemente dalla brevissima esperienza nelle file del Sansepolcro, e Euguelfi, arrivato dalla Cremonese via Inter. Il reparto arretrato è stato ulteriormente puntellato dall’innesto di Lucarini, proprietà Genoa, a Prato dopo l’esperienza poco felice con la Lupa Castelli. Per rafforzare il reparto avanzato sono stati acquistati Moncini dal Cesena e Giuliano Regolanti, obbiettivo estivo dell’Arezzo, cartellino del Frosinone, nella prima parte del campionato a Matera.

Al netto di questi arrivi, se ne sono andati l’aretino Grifoni, approdato alla Juve Stabia, l’esperto Chiricò accasatosi al Foggia, Kouakou alla Primavera dell'Inter e Aladje Gomes passato all’Ischia.

 

Bentancourt contro Ghinassi nel match di andataFormazione. De Petrillo dovrebbe restare fedele al suo 4-3-1-2 con in porta il probabile rientro di Rossi, ex Lupa Roma, molto reattivo, che aveva perso il posto da titolare in favore del giovanissimo Bardini (’96), il quale nelle ultime apparizioni, specialmente a Ferrara, si è dimostrato insicuro e non del tutto esente da colpe nei gol incassati.

Linea difensiva con a destra Catacchini, giocatore arcigno, buona gamba ed ottima esperienza in categoria, mentre sull’out opposto ballottaggio tra i giovani Eguelfi (fisico compatto, discreta corsa e capacità di spinta sulla fascia) e Benucci, scuola Juve, abile al cross, più a suo agio in fase offensiva. La coppia centrale dovrebbe vedere Ghinassi, roccioso, deciso e preciso negli interventi, e Ghidotti (’85), il più esperto e leader del reparto arretrato, bravo in marcatura e nel gioco aereo.

A centrocampo capitan Cavagna agirà da play che unisce quantità e qualità, da cui partono le azioni offensive dei lanieri. Ai suoi lati ci saranno il danese Knudsen, dinamico a grintoso, discreto al tiro, una rete all’attivo, e Corvesi, mezz’ala di gran temperamento, ottima corsa e buon dribbling.

Tra le linee, vista la quasi certa assenza di Capello, classe ’95 e 9 reti realizzate, agirà Gabbianelli, mancino proprietà Inter, buona tecnica e ficcanti verticalizzazioni.

In avanti la coppia formata da Ogunseye, italo-nigeriano, un gol in stagione, fisico possente, temibile in campo aperto e Regolanti, arrivo di gennaio, già a segno due volte in quattro partite, mancino, veloce, abile al tiro e bravo dalla distanza.

Le alternative sono rappresentate da Boni e Lucarini in difesa, Serrotti e Gaiola in mediana e Moncini in attacco

 

Pregi e Difetti. La squadra aveva chiuso discretamente il 2015, ma nel nuovo anno ha perso continuità di gioco e risultati, subendo addirittura cinque sconfitte consecutive e raccogliendo solo 4 punti in sette partite. Probabilmente i lanieri sono nel momento peggiore della loro stagione, ma sono obbligati a fare punti perché la zona rossa della classifica si è avvicinata pericolosamente ed un ulteriore passo falso potrebbe risucchiarli nella zona play-out. Il Prato viene dalla pesante sconfitta contro la Spal per 4-1 e non vince in casa addirittura dal 5 dicembre, quando si impose per 2-1 sul Tuttocuoio.

Davanti ai suoi tifosi ha raccolto 13 punti, frutto di 3 vittorie, 4 pareggi e altrettante sconfitte (Ancona, Carrarese, Pisa e Siena) realizzando 8 reti e subendone 9: ironia del destino, lo stesso numero di reti realizzate e subite dall’Arezzo in trasferta.

Squadra diligente e lineare, pericolosa su palla inattiva, cerca di giocare a calcio concedendo troppo agli avversari, va in difficoltà se attaccata in velocità, causa la stazza dei suoi centrali difensivi, sottotono nelle ultime uscite.

 

Ultimo precedente. Risale al 7 settembre 2003, seconda di campionato della trionfante stagione con Somma in panchina, quando gli amaranto si imposero per 3-1 con doppietta di Serafini e magia di Gelsi su punizione, con momentaneo pareggio azzurro di Bernardi.

All'andata l'Arezzo vinse per 1-0 grazie al rigore di Capece.

 

scritto da: Mauro Guerri, 26/02/2016





Spal-Prato 4-1, le immagini della partita

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