SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Rosa rivoluzionata, mal di trasferta, società in vendita. Non è lo stesso Siena dell'andata
Dopo la trionfale stagione scorsa, chiusa con la promozione in Lega Pro e lo scudetto dilettanti, il presidente Ponte è in procinto di passare la mano. A gennaio però ha dovuto tagliare il monte stipendi, cambiando e ringiovanendo l'organico. In panchina Carboni ha preso il posto di Atzori, ma nel girone di ritorno il rendimento della squadra è calato e le gare esterne hanno messo a nudo i limiti bianconeri. Domenica probabile 3-5-2 con l'ex Cori al centro dell'attacco
TweetL’Arezzo, dopo i tre 0-0 consecutivi contro Ancona, Teramo e Lucchese, si appresta ad affrontare al Comunale una delle partite più sentite dalla tifoseria, ovvero il derby contro il Siena, che con i suoi 38 punti precede di una lunghezza gli amaranto in classifica.
Storia e Società. La scorsa stagione, dopo il fallimento, il club è stato costretto a ripartire dai Dilettanti con il nome di Robur Siena, grazie al presidente Antonio Ponte e con Massimo Morgia in panchina. Stagione trionfale, conclusa con la vittoria del campionato e coronata con loscudetto di categoria. In questi ultimi mesi però Ponte, in rotta con i soci di minoranza, ha deciso di passare la mano e sembra prossima (si vocifera nel giro di pochi giorni) la cessione delle quote societarie ad Anna Durio. Dimostrazione dell’imminente passaggio è stata la nomina a Direttore generale dell'avvocatessa Alessandra Amato, persona di fiducia della futura proprietà. La Durio, tra l’altro presidentessa anche del Rapallo-Bogliasco, che giuda assieme al figlio Federico, fa parte di una cordata di imprenditori che vorrebbe nel giro di pochi anni riportare il Siena in serie A. Avvicendamento societario che, se non si concluderà nei prossimi giorni, dovrebbe andare in porto entro giugno.
Allenatore. Rispetto alla gara d’andata non siede più in panchina Atzori, bensì l’aretino ed ex amaranto Guido Carboni, fratello del più celebre Amedeo. Ex attaccante, soprattutto in terza serie, è stato chiamato sulla panchina senese agli inizi di dicembre, al termine di un anno di inattività dopo l’esonero di Benevento. Nelle ultime settimane è finito nell’occhio del ciclone della critica e dei tifosi dopo alcuni risultati negativi, soprattutto per la clamorosa eliminazione nella semifinale di coppa Italia contro il Foggia (all’andata vittoria per 5-2, al ritorno in Puglia sonora sconfitta per 6-1).
Rosa. Nel mercato di riparazione la rosa è stata ampiamente modificata, sfoltita e ringiovanita: se ne sono andati Bindi ed Avogadri al Pisa, il giovane Guglielmi al Frosinone, D’Ambrosio al Bassano, Bonazzoli al Cittadella, Libertazzi all’Ancona, Sacilotto è tornato in Brasile, mentre con l’Arezzo c’è stato lo scambio Cori-Mendicino. Sono arrivati il portiere Bacci dal Pisa, il difensore Beye dal Novara, i centrocampisti Minotti dal Como e il brasiliano Saba dai greci del Kalloni, in avanti Fella dal Bassano, Rozzi dal Lanciano e Cedric, via Roma, dai rumeni del Voluntari, tutti giocatori nati dopo il ’90.
Formazione. Carboni dovrebbe riconfermare l’undici, schierato con il 3-5-2, che prima di Pasqua ha pareggiato per 0-0 contro il Pisa.
In porta ci sarà Montipò, proprietà Novara, che nonostante la giovane età (clase’ 96), si sta dimostrando estremo difensore affidabile e di sicuro rendimento, con ottimi riflessi tra i pali anche se non impeccabile nelle uscite.
Linea difensiva composta da Beye (rapido, che non disdegna far ripartire la manovra palla al piede), Portanova (capitano con oltre 450 partite nei professionisti, temperamento focoso, pericoloso anche in fase offensiva) e Celiento (espulso all’andata, bravo di testa e tignoso in marcatura).
Sugli esterni a destra Pellegrini, alle prese con piccolo malanno fisico, poco utilizzato in stagione, buon piede e discreta corsa, mentre sull’out opposto dovrebbe agire Masullo, lo scorso anno protagonista a Teramo, discreta intensità, maggiormente a suo agio in fase di copertura.
In mediana difficile dal primo minuto l’impiego di Bastoni, reduce da un infortunio. A dettare i tempi di gioco ci sarà Nadir Minotti, scuola Atalanta, arrivato a gennaio dal Como, buoni tempi di gioco, discrete verticalizzazioni, non rapidissimo. Ai suoi fianchi lo slovacco Lukáš Opiela, piede educato, moto perpetuo del centrocampo senese e uno tra Burrai, giocatore tecnico e di personalità, o l’esperto La Vista, classe ’79, ex Bari, temibile in special modo sui calci piazzati.
In avanti il grande ex Sacha Cori, affiancato molto probabilmente da Mastronunzio, rientrato lo scorso ottobre dopo 3 anni di squalifica: scafato, pericoloso in aerea di rigore. Non è da escludere l’impiego dall’inizio del giovane Yamga. Il francese classe ’96, proprietà Chievo, 4 reti all’attivo, è giocatore dotato di possente fisico e ottima progressione.
Le alternative principali sono Paramatti e Ficagna in difesa, Boron sugli esterni, Saba e Torelli in mediana, De Feo e Rozzi in avanti.
Pregi e Difetti. Partita per disputare un campionato da protagonista (l'obiettivo erano i play-off), la squadra ha avuto un inizio con troppi pareggi che ha zavorrato il cammino. I bianconeri non sono mai stati effettivamente dentro la lotta per gli spareggi promozione. Ringiovanito al mercato di gennaio, abbassando anche il tetto stipendi, il Siena è solido in difesa (anche se nelle ultime trasferte i numeri sono clamorosamente peggiorati), temibile su palla inattiva (all’andata il gol di Sacilotto nacque su un'uscita sbagliata di Baiocco, in seguito a punizione dalla mediana), non trascendentale in attacco. I bianconeri appoggeranno la manovra offensiva soprattutto su Cori, che dovrà aprire spazi per l’inserimento dei compagni. Come l’Arezzo, in avanti il Siena ha sofferto la mancanza di un vero bomber di razza, ma ha mandato in rete ben 18 giocatori diversi.
Per mettere in difficoltà i bianconeri, bisognerà puntare sul ritmo, perché a centrocampo ci sono giocatori bravi tecnicamente, ma poco dinamici, che potrebbero soffrire gli inserimenti degli interni amaranto. Il Siena in stagione ha avuto un andamento con alti e bassi, senza una continuità importante di risultati, e nelle ultime sette giornate è apparso in calo, ottenendo una vittoria, due pareggi (entrambi in casa contro Spal e Pisa) e ben quattro sconfitte (tutte in trasferta con Carrarese, Rimini, Maceratese e Lupa Roma, con 12 gol al passivo).
Ultimo precedente. L’ultimo derby in campionato tra le due squadre risale al 22 novembre 1998, quando gli amaranto, neopromossi e guidati da Serse Cosmi, si imposero per 2-0 grazie ai gol di Corrado Pilleddu ed al rigore di Andrea Caverzan.
All’andata la partita si concluse sull’1-1 con vantaggio senese di Sacilotto e pareggio amaranto firmato Tremolada, mentre in coppa, nel novembre scorso, il Siena espugnò il Comunale grazie al gol di Paramatti.
scritto da: Mauro Guerri, 01/04/2016
Tweet