SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Lupa Roma, in difesa è un vero disastro: 48 gol al passivo. E la testa è già ai play-out
La società del presidente Cerrai sta vivendo un'annata tribolata, con la staffetta Cucciari-Maurizi in panchina e un rendimento al di sotto delle aspettative. La squadra balla dietro e concretizza poco davanti, anche se al mercato di gennaio è stata cambiata e rinforzata con gli innesti di Belkaid, Volpe, Perrulli e dell'ex Fofana. Unico precedente in Coppa Italia di serie D: a Fiumicino si imposero gli amaranto ai calci di rigore
TweetDopo la sconfitta con il Siena, l’Arezzo prova a riprendere la sua corsa nella trasferta di Aprilia contro la Lupa Roma, che con i suoi 21 punti occupa il penultimo posto in classifica.
Storia e Società. Il club è guidato da Alberto Cerrai, imprenditore nel ramo informatico e della videosorveglianza (proprietario dell’azienda informatica 7One Solution). Presidente dal 2011, nell’estate 2013, dopo una promozione ed una salvezza in D, ha traslocato la sede sociale da Frascati all'Axa, quartiere periferico di Roma, cambiando anche denominazione in A.S.D. Lupa Roma.
Allenatore. Sulla panchina dei laziali non siede più Agenore Maurizi, esonerato a fine dicembre, nonostante alcuni buoni risultati, a causa di una serie di divergenze sorte tra il mister e il presidente Cerrai. Al suo posto è stato richiamato Alessandro Cucciari, dimessosi a fine ottobre, ex centrocampista di Perugia e Samp, il nocchiero della storica promozione in Lega Pro, bissata dalla tranquilla salvezza ottenuta nella scorsa stagione.
Rosa. Nel mercato di riparazione la società non è stata a guardare perfezionando gli ingaggi di Mohamed Fofana (attaccante, ex amaranto, dal Lanciano), dei centrocampisti Zappacosta dal Martina, Belkaid dalla Maceratese, Ferrari e Alessandro Volpe dalla Lupa Frascati. Inoltre sono stati tesserati Anedda, portiere svincolatasi dalla Carrarese, e Sembroni, arrivato dagli svizzeri del Chiasso, ma su tutti quanti spicca il ritorno dalla Salernitana dell’esterno offensivo Perrulli, ex Ascoli, Perugia e Vicenza. Hanno lasciato la società Lorenzo Cerrai, figlio del presidente Alberto, passato alla Maceratese; Quadri, che ha rescisso il suo contratto per poi passare alla FeralpiSalò, mentre sono scesi in D Massella, Bezziccheri, Cane, Locci e Cascone.
Formazione. Cucciari potrebbe schierare i suoi con un aggressivo 3-4-3, utilizzato spesso nei precedenti incontri casalinghi.
Anedda in porta, fisico possente, maggiormente a suo agio tra i pali che fuori.
Pacchetto difensivo formato da Pasqualoni (giovane cresciuto nel vivaio, veloce e bravo in anticipo), Fabbro (ex Avellino, uomo d’esperienza del reparto, soffre se preso in velocità) e Sfanò (lo scorso anno in eccellenza al Colleferro, mancino, bravo di testa).
In mediana è certa l’assenza dell’ex Udinese Gaetano D’Agostino (in gol su rigore all’andata). Le chiavi del gioco saranno affidate all’esperto Volpe, giocatore navigato in categoria, preciso in costruzione, affiancato da Zappacosta, maggiormente a suo agio in fase d’interdizione. A destra agirà Daffara, buona corsa e discreto senso della posizione, mentre a sinistra ci sarà Malaccari, grossa carica agonistica, apprezzabile al cross.
Gli esterni offensivi saranno Perrulli, il giocatore di maggior qualità della rosa di Cucciari, dinamico, dotato di un buon piede, pericoloso su palla inattiva, e Cristiano (se recupera da un fastidio muscolare), discreto fiuto del gol e pericoloso da fuori.
In avanti in tre in lotta per l’ultima maglia da titolare: l’ex Fofana, grande fisicità, forte in progressione; Tajarol, lottatore nato, nonostante un fisico tutt’altro che possente, due segnature in stagione, che non sembra nella sua migliore annata; Leccese, argentino classe ’82, capocannoniere dei laziali con 3 reti, fisico prestante, temibile nel gioco aereo.
Le alternative sono Sembroni in difesa, Belkaid e Ferrari in mediana e Ricci in attacco.
Pregi e Difetti. Il mercato invernale ha rivoluzionato ed anche rinforzato la compagine laziale, che con la testa probabilmente è ormai proiettata ai play-out (9 i punti di vantaggio sul Savona ultimo ed altrettanti di ritardo dal Rimini, prima squadra fuori dagli spareggi) dove cercherà di raggiungere la salvezza. Concetto espresso anche nel dopo partita di Carrara da mister Cucciari: "A questo punto è molto complicata la salvezza diretta, anche se nelle partite che ci rimangono dobbiamo fare il massimo per prepararci al meglio ai play-out".
I numeri della squadra sono impietosi: con 48 reti subite è la peggior difesa dell’intero girone e con 22 segnature, l’attacco, è tra i meno prolifici del campionato. La squadra soffre sulle palle inattive e se viene presa in velocità, mentre i numerosi errori sotto porta e la mancanza di concretezza sono il maggior difetto degli avanti laziali.
Il penultimo posto in classifica rispecchia le difficoltà stagionali della Lupa, che sia con Cucciari, che con Maurizi è apparsa spesso priva di cattiveria agonistica e di cinismo. Comunque, nonostante una posizione non proprio ottimale, è formazione che cerca sempre di giocare a calcio, che ha raccolto durante l’anno molto spesso più complimenti che punti. Nelle ultime quattro sfide casalinghe ha raccolto 2 vittorie (Teramo e Siena), un pareggio e una sconfitta (ad opera della capolista Spal), ma se si guarda il cammino tra le mura amiche dell’intera stagione, i numeri sono decisamente peggiori: 3 vittorie, 3 pareggi e ben 8 sconfitte.
Ultimo precedente. La partita si giocherà ad Aprilia, allo Stadio ''Quinto Ricci'', impianto da 2500 posti circa, utilizzato vista l'inadeguatezza del campo di Fiumicino, dove si è giocato l’unico precedente tra le due squadre in terra laziale: 11 dicembre 2013, quarti di finale di Coppa Italia di Serie D. Gli amaranto, allora guidati da Mezzanotti, si imposero ai rigori: decisivo l’errore di Morini e la rete di Essoussi, dopo che i tempi regolamentari si erano conclusi sull’1-1 grazie alle reti di Tajarol e dello stesso Essoussi dagli undici metri.
All’andata la partita si concluse sull’1-1 grazie alle reti di Cori e D’Agostino su calcio di rigore, in una partita che vide anche l’espulsione di Panariello.
scritto da: Mauro Guerri, 08/04/2016
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