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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Pistoia, 14 giugno 1998 - foto ricordo per la promozione in C1
NEWS

Uno scatto d'orgoglio oppure diventa dura. Il precedente di Fraschetti: tre partite, 9 punti

Nel 2008 l'allenatore della Berretti venne catapultato in prima squadra a tre giornate dalla fine, dopo l'esonero di Cuoghi. E fece bottino pieno, anche se quell'Arezzo aveva più qualità rispetto a oggi e non era in parabola discendente. Per Bucaro metterci le mani sarà più complicato, però il gruppo deve dare una risposta di personalità. Dopo ciò che è successo, un'altra prestazione sotto tono a Ferrara renderebbe drammatica la situazione ambientale



gli amaranto in allenamento a La NaveA Fraschetti l'impresa riuscì, anche se rimase fine a se stessa. E non per colpa sua, chiamato a guidare la prima squadra nelle ultime tre giornate del 2008. Catapultato dalla Berretti alla C1, conquistò 9 punti: 3-1 a San Giovanni Valdarno, 2-0 in casa alla Massese, 3-2 a Potenza

Quell'Arezzo lottava per i play-off ma restò fuori dalle prime cinque per uno dei più complessi e clamorosi casi di barbarie regolamentare. Alla vigilia dell'ultima giornata, la giustizia sportiva restituì 2 punti al Pescara. Il Martina, per protesta contro la Figc a causa di vertenze in corso da mesi, non si presentò in campo e il Perugia vinse 3-0 a tavolino. Per stabilire chi fosse la quinta della graduatoria, si consultò la classifica avulsa e gli amaranto vennero esclusi.

 

Ma la coda polemica c'entra poco con l'attualità. C'entra invece che è possibile, anche in brevissimo tempo, ridare un minimo di tonicità a uno spogliatoio in crisi di risultati e di energie nervose. Il parallelo finisce qui, perché l'Arezzo del 2008 non era in parabola discendente come questo (Cuoghi saltò per la sconfitta interna contro l'Ancona) e aveva in organico gente come Ranocchia, Conte, Chianese, Rivas, Martinetti, Bondi, Togni e Miglietta.

L'Arezzo di oggi è invischiato in una crisi più subdola, tant'è che le giornate senza vittoria sono sette, le sconfitte consecutive sono tre e le prestazioni sono andate peggiorando da venti giorni in qua. Metterci le mani per Bucaro sarà più complicato di quanto fu per Fraschetti all'epoca.

 

Fabio Fraschetti oggi allena il Cuneo in Lega ProE' pur vero che l'aria di festa che si respira a Ferrara potrebbe stordire per primi quelli della Spal. Rimembrando Arezzo-Varese del 2004 e la noia di novanta minuti in cui si aspettava solo che l'arbitro fischiasse tre volte, può starci che sabato venga fuori una partita un po' così. Un primo tempo compatto e concentrato, da parte degli amaranto, può diventare il preludio a un risultato buono per entrambe le squadre.

Ma sono solo discorsi su carta, perché poi in campo serve altro. Al di là dello champagne dentro lo spogliatoio, la Spal avrà anche l'entusiasmo di chi vede il traguardo, la fregola del vincitore. Senza contare i quintali di qualità a disposizione di Semplici in ogni reparto.

 

Mai come stavolta serve un briciolo di orgoglio, uno scatto di personalità. Dopo venti giorni di encefalogramma piatto, di contestazioni feroci, di esoneri e polemiche, la squadra non può non reagire. Consegnarsi nuovamente all'avversario senza colpo ferire aprirebbe scenari drammatici dal punto di vista ambientale.

Ed è su questo che Bucaro, presumibilmente, batterà il chiodo. Ordine tattico, attenzione, approccio convinto: i primi minuti saranno decisivi per indirizzare la gara. Sperando che Tremolada ritrovi il gol dopo oltre due mesi e che torni a galla quella solidità, per mesi punto di forza, che non può essersi sbriciolata da un giorno all'altro. 

 

scritto da: Andrea Avato, 21/04/2016





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