SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Nonostante tutto, vince Santo Spirito. Cicerchia, ennesimo V. Porta del Foro lotta ma s'arrende
I cavalli in quarantena alle scuderie, la febbre di Elia, i disturbi alle carriere: eppure il quartiere gialloblù ha trovato la forza per ribaltare i pronostici e conquistare la 32esima lancia d'oro dedicata a Giuseppe Pietri. La Chimera abbandona la piazza con tanto orgoglio ma con un'altra sconfitta, mitigata dal V splendido di Vernaccini. Solo IV + IV per Sant'Andrea. Colcitrone si ferma al III + IV
TweetTutti a dire che i giostratori ormai sono professionisti, che si allenano tutto l'anno, che lavorano mesi e mesi sui cavalli per trovare le traiettorie giuste sotto il Buratto e poi arriva una notte così che ribalta lo scibile intero.
Santo Spirito vince la sua 32esima lancia d'oro (dedicata a Giuseppe Pietri, il compositore che ha musicato l'inno d'Arezzo) nonostante un virus equino abbia costretto il quartiere a mettere tutte le scuderie in quarantena. Roba di quindici giorni addietro, a ridosso del Saracino, con animali raccattati in fretta e furia qua e là. Vince nonostante la febbre a 38 di Elia Cicerchia, assente negli ultimi due giorni di prova causa influenza e debilitato anche stasera.
O trattasi di clamorosa casualità oppure di assoluta qualità giostresca. La tesi buona, ovviamente, è la seconda. La Colomba ha piegato la resistenza fiera di Porta del Foro, capace di arrivare agli spareggi e però condannato di nuovo alla sconfitta.
Il giallocremisi Andrea Carboni ha aperto la piazza dopo una settimana di colpi perfetti in allenamento: ma in gara è diverso e ha stampato la lancia sul IV. Sant'Andrea ha mandato al pozzo Enrico Vedovini: l'obiettivo era mettere gli avversari sulla rincorsa e invece è uscito un altro IV. Filippo Fardelli ha provato a sparigliare le carte, fermandosi sul III che ha zavorrato Colcitrone. Poi è toccato a Elia Cicerchia: nona Giostra per lui e ottavo centro pieno.
Santo Spirito davanti a tutti e ipoteca sulla vittoria. Ma la Chimera non è più il quartiere materasso di qualche anno fa: difatti Andrea Vernaccini ha estratto dal cilindro una carriera splendida, stampando la lancia sul V. Il successivo di IV di Stefano Cherici ha sancito il primo verdetto: Sant'Andrea fuori. Subito dopo è arrivato il secondo responso: IV di Alessandro Vannozzi e anche Porta Crucifera al palo. Gianmaria Scortecci ha avuto il match point ma non è andato oltre il IV, con disturbi sopra le righe sia al pozzo che durante la corsa verso l'automa.
Agli spareggi Porta del Foro ha lasciato a terra Vernaccini e rimesso in sella Carboni, sperando in un V come quello di settembre 2015. Non è andata così: il gommino è finito troppo in là e ha sporcato la parte del II. Per Cicerchia, a quel punto, è stato un gioco da ragazzi mettere il sigillo sulla vittoria, incurante della lizza occupata dai quartieristi giallocremisi, dai minuti di attesa prima della carriera, dai disturbi dei rivali. Il III finale gli ha abbassato la media ma gli ha arricchito il palmarès. E ai Bastioni è cominciata la festa. Forse inattesa, quindi più bella.
scritto da: Andrea Avato, 18/06/2016
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