SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Tutta colpa di Eder, l'Italia 2, con la Spagna più no che sì, un tabellone da sopravvivenza
Senza il gol dell'oriundo contro la Svezia, gli azzurri avrebbero chiuso al secondo posto nel girone. E negli ottavi si sarebbero trovati di fronte l'Ungheria. Invece adesso l'orizzonte è nerissimo: lunedì ci tocca la Spagna, con Germania e Francia dietro l'angolo. Una missione quasi impossibile per una Nazionale che aveva problemi prima e che ce li ha anche adesso: dietro i titolari, ci sono solo rincalzi. La partita contro l'Eire, tra campo zolloso e piedi storti, ha detto proprio questo
TweetL'Italia2 ci ha ricordato da dove veniamo e, purtroppo, anche dove stiamo andando. Alla vigilia degli Europei avevamo problemi grossi per trovare una ventina di azzurrabili degni. E due settimane dopo i problemi non sono spariti. Anzi. Le seconde linee sono quello che sono: seconde linee per l'appunto. I Bernardeschi (teso come una matricola prima dell'esame, voto 5), gli Sturaro (record di controlli sbagliati, voto 5), ma anche i De Sciglio e i Darmian sono rincalzi ma titolari proprio no. Thiago Motta, felpato com'è (voto 5.5), per giocare bene ha bisogno che lì intorno vadano tutti a mille e invece ieri sera, tra il campo zolloso e i piedi storti, il gioco veniva fuori impacciato come nemmeno l'Arezzo di Giampietro, Livon e Castorina (voto 2 a quell'annata sciagurata). Poi aggiungiamo l'arrugginito Sirigu tra i pali (esitante nell'uscita decisiva e non solo su quella, voto 5) e les jeux sont faits.
Questo è quello che ha detto la battaglia contro l'Eire, una squadra di britanni assatanati che ha fatto quel che sa fare: palla su, ancate, spallate, denti digrignati e atteggiamento maschio (nel complesso voto 6.5 perché si vedeva che avevano sentimenti veri). Noi, con la qualificazione già in tasca e il primo posto pure, non eravamo cazzuti come gli avversari (voto 5 alla prestazione): è nel nostro dna illanguidirci quando non c'è il cacio. E poi in effetti c'era dentro gente che oggi come oggi non è il massimo dell'affidabilità.
Si sono salvati, udite udite, il povero Ogbonna (uno che ha fatto della svagatezza il suo biglietto da visita e che però nell'agone non si è tirato indietro, voto 6) e gli attaccanti, obbligati dallo sviluppo del match a una lunga serie di corpo a corpo con gli irlandesi e però mai remissivi. Benino Zaza, comunque apprezzabile Immobile, vivace Insigne nei venti minuti finali, con quel palo che certifica la sua dote naturale di spacca partite (voto 6.5). Il Ct lo tenga di conto.
Detto della proverbiale ubriacatura irlandese sugli spalti (di birra e di tifo, voto 8), il punto è: l'Italia è arrivata prima nel girone, ha vinto due partite con merito, ha perso la terza che non contava. Rispetto ai funesti presagi di Coverciano, è già qualcosa (voto 7 al cammino azzurro finora). Poi uno guarda il tabellone e scopre che lunedì ci aspetta il mefistofelico tiki taka della Spagna, se passiamo (ma è più no che sì) dovremmo trovare la Germania e se scorniamo pure i crucchi, voilà i francesci. Se sopravviviamo, saremo talmente cotti che la finale la perderemmo pure contro gli ungheresi... (voto 4 agli incroci dell'Europeo).
Inoltre i più attenti avranno notato che senza il gol del buon Eder alla Svezia, proprio alla fine, l'Italia sarebbe arrivata seconda nel girone e finita nella parte sinistra del tabellone. E invece della Spagna, ci sarebbe comparsa davanti l'Ungheria. Chissà se Conte ci ha fatto mente locale e in quale lingua ha imprecato...
scritto da: Andrea Avato, 23/06/2016
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