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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Stefano al Camp Nou di Barcellona
NEWS

Il centro sportivo amaranto a Le Caselle: più di un'idea. Campini, siamo punto e a capo

In questi giorni è stata depositata un'istanza di fallimento per l'Ut Chimera, la società che da anni gestiva gli impianti di via Golgi. All'Arezzo quella struttura (terreno in erba, terreno sintetico, campi da calcio a 7 e calcio 5, bar, ristorante) interessa moltissimo ma serve anche una sponda dal Comune, visto che la trattativa con i proprietari dell'antistadio è fallita per l'ennesima volta



gli impianti sportivi dell'Ut ChimeraE' un periodo nero per l'Union Team Chimera, la società dilettantistica con sede e campi sportivi in zona Le Caselle. Ieri ha preso a circolare l'indiscrezione di un'istanza di fallimento depositata presso il Tribunale, che poi ha trovato riscontro.

Da tempo si vociferava delle difficoltà economiche del club, anche se i risultati agonistici sono sempre stati buoni. La passata stagione, infatti, i Giovanissimi A provinciali hanno vinto il campionato e la prima squadra ha conquistato la promozione in Seconda Categoria dopo un tiratissimo spareggio contro la Tuscar.

 

L'Union Team Chimera era nata dalla fusione di San Leo e Pratantico nei primi anni 2000 e lì sono cresciuti giocatori come Stefano Rubechini e Alessandro Padelli, lì hanno lavorato tecnici come Roberto Bacci, Paolo Beruatto e l'indimenticato Giovanni Pozza.

Si tratta di una struttura e una società che dal 2010 ad oggi si è legata e poi lasciata a più riprese con l'Arezzo, ospitando le giovanili amaranto (come accaduto l'anno scorso) e a fasi alterne anche la prima squadra.

Questo nuovo scenario potrebbe avere sviluppi inattesi riguardo la questione logistica. L'Arezzo, come noto, ha partecipato al bando per avere in concessione il "Bruno Nespoli" del Villaggio Dante. Quell'impianto consentirebbe di risolvere il problema legato ad allenamenti e forse partite di alcune delle squadre giovanili. Ecco perché, insieme all'Arezzo Calcio Femminile, è stata presentata la domanda al Comune, con allegato un progetto di investimenti pari a 60mila euro. Una cifra che permetterebbe la gestione della struttura fino al 2025.

 

Adesso però all'orizzonte c'è un'altra ipotesi. Con l'istanza di fallimento depositata nei confronti dell'Union Team Chimera, l'impianto de Le Caselle potrebbe tornare libero. E all'Arezzo quel complesso sportivo interessa eccome: ci sono due terreni da gioco (uno in erba naturale, uno in erba sintetica) entrambi provvisti di tribune, un campo da calcio a 7, un campo da calcio a 5, bar e ristorante, oltre a spogliatoi e locali adibiti a sale riunioni, segreteria, uffici vari.

Realizzare lì il centro amaranto rappresenterebbe la quadratura del cerchio, evitando anche di sfrattare la Tuscar dal Villaggio Dante, con tutte le difficoltà annesse per quel club che lavora da sempre con i giovani. La società amaranto si aspetta una sponda, nei limiti del possibile, da parte del Comune, visto che per l'ennesima volta la mediazione tentata con i proprietari dell'antistadio è naufragata. L'Arezzo aveva presentato un ventaglio di proposte per la gestione del ''Lebole'' e dello ''Zampolin'', ma non c'è stato nulla da fare. E i campini, dove adesso c'è l'erba alta un metro, tenuti in condizioni pessime, sono destinati a restare inutilizzati. 

 

l'antistadio in condizioni pessime

 

scritto da: La Redazione, 06/07/2016





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