SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Settore giovanile, passione popolare, orgoglio romagnolo. Ecco tutti i segreti del Cesena
Il club bianconero, in oltre settant'anni di storia, ha avuto solo cinque presidenti. Tutti cesenati. Il senso d'appartenenza è molto forte, così come la programmazione riguardante il vivaio: il giovanissimo Petrelli è stato appena ceduto alla Juventus per un milione di euro e nella rosa della prima squadra ci sono 22 calciatori di proprietà. Mister Drago domani schiererà i suoi con il 4-3-1-2: Capelli e Moscardelli ex di turno
TweetSecondo turno di Tim Cup con gli amaranto impegnati nella difficile trasferta del Dino Manuzzi, contro il Cesena.
Al timone dei romagnoli, dal 2013, è tornato Giorgio Lugaresi, imprenditore edile, già presidente negli anni 2000, che ha ereditato la presidenza da Igor Campedelli. La società con la precedente gestione era incappata in una preoccupante crisi debitoria, che l’attuale dirigenza sta ripianando. Per questo è stato ceduto per circa 5 milioni di euro il talentuoso Sensi al Sassuolo e addirittura è stato sacrificato, per la cifra record di un milione, il gioiellino Elia Petrelli (2001), centravanti dei Giovanissimi, passato alla Juve. Nonostante questo, molto probabilmente, sarà sacrificato un altro pezzo da novanta tra Djuric (il maggior indiziato, visto l’interessamento del Cagliari), Ciano, Ragusa o Rodriguez, come dichiarato da Lugaresi: “la stagione è garantita, ma dobbiamo abbattere il debito. Senza le scorie ereditate dalla passata gestione, oggi saremmo a posto. Invece ci servono altri soldi”.
Il compito spetterà a Rino Foschi, navigato dirigente, che dopo aver lasciato Palermo è tornato ad essere il direttore dell’area tecnica dei romagnoli. Nonostante tutto il Cesena sta continuando ad avere un settore giovanile fra i primi in Italia, che negli anni ha lanciato giocatori come il “Condor” Agostini, Marco Nappi, Ruggiero Rizzitelli, Sebastiano Rossi, Massimo Ambrosini, Davide Biondini e il “nostro” Emanuele Giaccherini. Questa lungimiranza è dimostrata e rafforzata anche dal fatto che la rosa attuale è composta da ben 22 giocatori su 27 di proprietà.
Società e squadra hanno sempre avuto un rapporto intenso, un grande attaccamento ed un forte senso di appartenenza con il territorio ed i propri tifosi, dimostrazione che in oltre 70 anni di storia ci sono stati solo 5 presidenti, tutti cesenati. Inoltre dal 2013 l'associazione di tifosi "Cesena Per Sempre" è parte del CDA, rendendo il Cesena, più che una semplice società, quasi una “grande famiglia”.
La giuda tecnica è affidata sempre a Massimo Drago, ex allenatore del Crotone, sulla panchina dei romagnoli anche la scorsa stagione, chiusa al 6° posto in classifica con la sconfitta casalinga ai play-off ad opera dello Spezia.
L’obbiettivo di mister e società è quello di disputare un campionato di vertice e per questo la campagna acquisti condotta dai bianconeri, al netto dei problemi, è di primordine: sono arrivati giovani interessanti come Schiavone (Livorno) e Vitale (Lanciano), entrambi proprietà Juve, Filippini (Pro Vercelli, via Lazio), Rigione (dopo il fallimento del Lanciano) e Panico (prestito biennale dal Genoa). Oltre a loro in Romagna è sbarcata gente di categoria come Balzano (Cagliari) e Perticone (Trapani) e giocatori in cerca di rilancio come il difensore Ligi (Bari) ed il portiere Michael Agazzi, reduce dalla promozione in Premier League, come dodicesimo, con il Middlesbrough.
Nei promossi giorni dovrebbero aggiungersi alla truppa di Drago anche il fantasista Laribi (Sassuolo) e il centrocampista Cinelli (Chievo, ex Cagliari), che andranno a rafforzare un organico già molto competitivo, che vede tra gli altri l’ex amaranto Capelli, Cascione, Garritano, Konè ed i sopracitati Djuric, Ciano, Ragusa e Rodriguez.
Il precampionato dei bianconeri è stato ottimo, con prestazioni di livello, bel gioco e vittorie: Forlì (4-1), Santarcangelo (2-1) e soprattutto quella nel trofeo Lugaresi contro la Fiorentina, 2-0, firmato dalle reti di Ragusa e Djuric.
Mister Drago dovrebbe schiarare i suoi con un propositivo 4-3-1-2 con Agazzi in porta, in difesa a destra Balzano, a sinistra Falasco, mentre centralmente in ballottaggio per due maglie ci sono Ligi, Rigione, Perticone e Capelli, con quest’ultimi favoriti. Linea mediana composta da Cascione, Schiavone e Konè, tra le linee Ciano. In avanti al fianco di Ragusa dovrebbe partire Rodriguez. Pronti a subentrare a partita in corso Vitale, Djuric e Garritano.
Sulla carta quella con il Cesena è una partita proibitiva, vista la differenza di categoria, la maggior caratura tecnica dei romagnoli ed il fattore campo. Questa sfida deve rappresentare però un bel banco di prova per gli amaranto, per vedere a che punto è la tenuta difensiva, se la preparazione atletica e la forma fisica sono migliorate e se le idee tattiche di Sottili sono state assimilate.
In campo ci saranno ex da una parte e dall’altra: per i padroni di casa Capelli (in amaranto nella stagione di Conte e Sarri), per gli amaranto Moscardelli (40 presenze e 15 reti in Romagna nel 2007/08), ma sarà soprattutto la partita del cuore di Alex Sirri, cesenate doc, nato a Forlimpopoli, centro a pochi chilometri da Cesena.
scritto da: Mauro Guerri, 06/08/2016
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