SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Retrocessione dalla B e spettro fallimento. Il Como riparte con tante ansie e poche certezze
Alla scoperta degli avversari della prima giornata. Domenica al Comunale sarà di scena la squadra di Fabio Gallo, che ha rinunciato alla panchina del Santarcangelo per guidare i lariani. Il club è in esercizio provvisorio dopo la decisione del tribunale, ma ha potuto comunque iscriversi al campionato. La rosa è stata profondamente rivoluzionata e non è ancora completa, anche se alcuni elementi di valore ci sono: da Nossa a Briganti, da Fietta a Di Quinzio, da Le Noci a Chinellato. In organico anche l'ex amaranto Sperotto
TweetDomenica alle ore 16.30 ha finalmente inizio il cammino in campionato dell’Arezzo. L'avversario per questa prima giornata è il Como, compagine retrocessa dalla serie B.
Storia e Società. La società (di proprietà della S3C, srl che si occupa di edilizia, movimento terra e compravendita immobiliare, presieduta da Pietro Porro), dallo scorso 23 luglio è formalmente fallita. Il tribunale di Como ha accolto l'istanza di fallimento formalizzata dalla procura, adducendo a motivazione lo stato debitorio nei confronti di aziende pubbliche e private. Dopo il ricorso da parte dei legali del club, il Como è in esercizio provvisorio, sotto la direzione del curatore Francesco Di Michele. Ciò ha consentito di poter prendere parte al campionato.
Allenatore. A guidare la squadra è stato chiamato Fabio Gallo. L'ex tecnico dello Spezia Primavera aveva già fatto parlare di sé ad inizio estate. L’8 giugno aveva sottoscritto un contratto con il Santarcangelo, ma pochi giorni dopo ha rinunciato all'incarico, dimettendosi per accettare la corte del Como. Il tecnico, originario di Bollate, è stato un buon centrocampista in A con Brescia, Atalanta, Treviso e ha allenato anche la Primavera della “Dea”. Tra i grandi la sua unica esperienza è stata alla guida della Giacomense, dove è stato esonerato dopo poche giornate. Nell'estate del 2013 era stato ingaggiato dal Brescia per fare l'allenatore in seconda di Marco Giampaolo. Al raduno della squadra scattò la contestazione degli ultras bresciani, che gli rimproveravano alcune dichiarazioni fatte al momento del passaggio ai rivali storici dell'Atalanta nel 1995. A seguito di un incontro chiarificatore non andato a buon fine, Gallo rinunciò all'incarico.
Rosa. Dopo la stagione disastrosa dello scorso anno in B, intero campionato trascorso in fondo alla classifica, la rosa è stata profondamente rivoluzionata. Se ne sono andati giocatori come Ganz, Giosa, Ghezzal, Scapuzzi, Casasola, Cassetti, Basha e Scuffet e tra i pochi riconfermati figurano il portiere Crispino, Ambrosini, Fietta (promosso capitano), Marconi e Cristiani. Il direttore sportivo Gianluca Andrissi ha cercato di rinforzare l'organico con l’arrivo del portiere Zanotti dall’Atalanta (scorso anno diviso tra Melfi e Pro Patria), gli esperti difensori Nossa (’85 dal Lumezzane) e Briganti (’82 dalla Cremonese) ed il giovane Piacentini, scuola Milan. Per la fascia sinistra dal Carpi è arrivato l’ex amaranto Nicolò Sperotto, passato alle cronache per la famosa registrazione di Lucignano. In mediana sono stati tesserati Antezza dallo Spezia, Di Quinzio fresco di promozione con la Spal e il giovane Pessina (’97) dal Milan, anno scorso a Lecce e Catania. L’attacco è stato puntellato con il ritorno da Teramo del fantasioso ed esperto (’82) Le Noci, con Chinellato dal Cuneo ed è stato tesserato Bertani. L’ex Novara, il 10 settembre prossimo, rientrerà da una squalifica di 3 anni comminatagli per il calcio scommesse. Nelle ultime ore Andrissi, per aumentare il numero di giocatori a disposizione di Gallo, è riuscito ad ingaggiare il difensore De Leidi dal Cittadella e il centrocampista Peverelli, comasco doc, svincolato dopo l’ultima stagione al Tuttocuoio. La rosa è completata da alcuni ragazzi promossi dalle giovanili.
Formazione. Molto probabilmente il Como si schiererà con un ordinato 3-5-2. Crispino tra i pali, classe ’94, titolare nell’annata della promozione in B. Gran fisico, bravo nelle uscite alte.
Linea difensiva composta da Ambrosini (alla sesta stagione con i lariani, veloce e rapido nei primi metri), Nossa (coriaceo e bravo in marcatura) e Briganti (originario di Città di Castello, discreto in chiusura, che dovrebbe dettare i tempi al reparto).
Sugli esterni, a destra il riconfermato Marconi (buona gamba e intraprendenza) e sull’out mancino Sperotto, l’ex che in amaranto, per i fatti ormai noti, non è riuscito a dimostrare le sue qualità di corsa e grinta.
La linea mediana farà perno su Di Quinzio (buon piede, abile sui calci piazzati, che detterà i tempi alla manovra), affiancato da Fietta (grosso ritmo, inesauribile e bravo nei recuperi). L’ultima maglia se la giocheranno Pessina, che ha incrociato l’Arezzo due stagioni fa quando giocava nel Monza (al Comunale realizzò la rete del momentaneo vantaggio brianzolo), e Cristiani (tempista negli inserimenti senza palla).
In avanti certa la presenza di Le Noci, vera e propria garanzia in serie C (per lui all’attivo più di 120 gol, letale sui calci piazzati). In forse la presenza di Chinellato causa infortunio. Lo scorso anno per lui 12 reti a Cuneo (tra cui una doppietta al Bassano di mister Sottili), punta che fa del fisico la sua arma migliore, veloce nonostante la stazza e bravo nel gioco aereo. Se non recupera spazio a Cortesi, interessante classe ’97, lo scorso anno in Primavera tra Como e Cagliari con 17 reti.
Possibili alternative, tutte molto giovani, rappresentate da Piacentini e Scaglione in difesa, Antezza e Mandelli a centrocampo e dai nuovi De Leidi e Peverelli.
Pregi e Difetti. La squadra in Tim Cup (vittoria sul Montecatini e sconfitta a Frosinone) ha fatto intravedere una discreta organizzazione di gioco, con la ricerca dell’azione manovrata, che passa quasi esclusivamente per i piedi di Pessina o Di Quinzio. La fase offensiva sarà principalmente frutto delle giocate di Le Noci e si poggerà sulla fisicità di Chinellato, sempre se sarà della partita. La difesa del Como potrebbe soffrire la fisicità di Moscardelli e compagni e la superiorità numerica, dettata dai moduli delle due squadre, che l’Arezzo dovrebbe avere sulle fasce. I lanieri si presenteranno al Comunale con una rosa ancora incompleta, in cui mancano alcuni over anche se gli ultimi acquisti hanno in parte coperto la falla. Inoltre una prima parte di preparazione destabilizzata e disturbata dalle vicende societarie e la “ripartenza” dopo una retrocessione, mai facile soprattutto a livello mentale, fanno pendere la bilancia in favore degli amaranto.
Ultimo precedente. Risale al 6 dicembre 2014 quando i lanieri, guidati da Colella, si imposero per 1-0 con goal di Giosa.
scritto da: Mauro Guerri, 26/08/2016
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