SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Un'infinità di aneddoti e dolci ricordi. L'Arezzo per qualche ora è tornato indietro nel tempo
L'età dell'oro del calcio aretino rivissuta al Centro Affari insieme ai protagonisti di trent'anni fa. La popolarità di Terziani, il carisma di Angelillo, il cuore amaranto di Neri: un amarcord che difficilmente verrà dimenticato. Il racconto di una serata dedicata al Calcit e che ha rimesso fianco a fianco Tovalieri e Pellicanò, Mangoni e Malisan, Butti e Carboni, riaprendo l'album delle cose belle
TweetAngelillo, Neri, Terziani: fianco a fianco a ricordare gli anni d'oro dell'Arezzo. Con tanti altri protagonisti di quella che è stata definita ''l'età dell'oro'' del nostro calcio. Emozionante.
La serata organizzata da Stefano Turchi, il tifoso che raccoglie cimeli amaranto e custodisce milioni di ricordi, ha toccato il cuore. Un amarcord gustoso e struggente, impreziosito da qualche oggetto da collezione che verrà esposto nelle teche del museo allo stadio, quando tra qualche mese sarà finalmente pronto: storiche maglie da gioco, i palloni di una volta, perfino la Coppa Italia semipro vinta nel 1981. Un trofeo di piccole dimensioni e di immenso significato.
Al Centro Affari si sono riabbracciati Pellicanò e Butti, Mangoni e Malisan, Zandonà e Carboni, Sili e Giacinti, Quercioli e Sereni. Ma fare l'elenco sarebbe un esercizio inutile: chi ha potuto partecipare, ha rivisto con i propri occhi i protagonisti amaranto di trent'anni fa, quando la maratona era sempre piena, la tribuna era divisa in due parti e la curva sud era stata appena costruita.
Sandro Tovalieri, così diverso e così uguale a quando giocava, ha presentato il suo libro: ''Cobra. Vita di un centravanti di strada''. Un concentrato di gioie e dolori per uno degli attaccanti più discussi e talentuosi che sono passati dal Comunale.
I riflettori sono stati puntati in gran parte su Antonio Valentin Angelillo. Era tanto tempo che non compariva in pubblico, ma ieri sera è salito sul palco e, a dispetto del fisico sofferente, ha dimostrato la solita acuta lucidità. Gli hanno chiesto di Higuain, del record di gol in serie A, della promozione dell'82, della campagna acquisti per la B, di Gritti e Traini: e lui ha risposto snocciolando dettagli e retroscena. Il carisma, quello non si perde mai.
Narciso Terziani si è preso vagonate di applausi: resta l'uomo che più di tutti ha saputo interpretare gli umori della gente, la sua gente. I successi di quegli anni portano la sua firma, ma soprattutto i giocatori di quegli anni lo conservano nel cuore. E una serata del genere, con l'intermezzo della cena a favore del Calcit, ha ribadito che certi legami non si spezzano.
Il Dg dell'Arezzo attuale, Andrea Riccioli, ha regalato a Terziani e Angelillo due maglie con il nome stampato dietro. Una scena semplice ma toccante, accompagnata dal ricordo di chi non c'è più: ex calciatori, ex dirigenti, ex giornalisti che hanno vissuto anni amaranto molto intensi e che oggi ne staranno parlando tra di loro seduti su qualche nuvoletta sopra San Cornelio.
E' stata anche rievocata la prodezza di Neri contro il Campobasso. Come dimenticarsene. Con un'appendice simpatica: il tifoso autore della dedica lungo via Vittorio Veneto, alla fine delle interviste è andato da Menchino a presentarsi. Poco prima il sindaco Ghinelli aveva pubblicamente dichiarato che la scritta non verrà cancellata. Il vecchio capitano, l'uomo della rovesciata dei sogni, ha sorriso divertito. Poi ha salutato tutti con la maglia di Orgoglio Amaranto addosso, consegnando la serata all'album delle cose belle da tenere a memoria.
scritto da: Andrea Avato, 14/09/2016
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