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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Filippo degli Arezzo Ovunque
NEWS

Basta rimpianti, oggi si gioca. Cuore in campo, batticuore sugli spalti: insieme si può vincere

Non c'era stato tempo per gustarsi a fondo la vittoria nel derby con il Siena. E non ce n'è nemmeno adesso per masticare amaro dopo la sconfitta di Alessandria. Stasera l'Arezzo torna in campo contro un avversario poco fascinoso come il Tuttocuoio: la squadra deve tirare fuori l'orgoglio, il pubblico deve rispondere presente. E allora le possibilità di successo aumenterebbero in modo consistente



la curva Minghelli oggi può spingere la squadra alla vittoriaChe peccato. È questa l'espressione più abusata, tra quelle politically correct, dopo l'1-0 patito ad Alessandria. Peccato perché venivamo, finalmente, da una vittoria che puntualmente sfuggiva dalle mani quando allo stadio si presentava il pubblico delle grandi occasioni e che attendevamo da anni contro i bianconeri del Siena. Peccato perché se esistesse un “entusiasmometro”, questo avrebbe registrato soglie sopra i livelli di guardia intorno alle 20.30 di sabato 10 settembre e nei giorni successivi. Peccato perché quasi non c'è stato il tempo di lasciar decantare in bocca il dolce sapore della vittoria sugli acerrimi rivali che è stata la volta della trasferta in Piemonte, in casa della corazzata del girone, con tutti i rischi del caso che difatti hanno trovato piena concretezza in uno score finale che ci penalizza oltremodo e che fatichiamo ad accettare, vista la buonissima prova della squadra specialmente nel primo tempo.

 

In un colpo solo, insomma, è arrivata la prima sconfitta stagionale e la prima partita senza gol segnati, a spezzare la trama di un campionato che iniziava a piacerci parecchio e a gettare acqua sul fuoco vivo dei nostri cuori. Ma tant'è, non si torna indietro e come non c'era tempo per crogiolarsi sull'orgasmica vittoria in rimonta nel derby, non ce n'è ora per disperarsi per l'appiccicosa sconfitta del turno infrasettimanale. Un'altra giornata di campionato è alle porte ed è necessario concretizzare il buon gioco messo in mostra anche al cospetto della capolista tornando subito a rimpinguare la casella dei gol fatti: se lo scontro al vertice di mercoledì ci ridimensiona, infatti, lo fa solo in termini di punti e posizione in classifica. La squadra, per il resto, ha dimostrato di aver assimilato meccanismi di gioco ben precisi, soprattutto quando c'è da farsi vedere dalle parti dell'estremo difensore avversario, e di saperli riproporre anche contro compagini più attrezzate. Non è successo niente, dunque. Avanti Arezzo, gioca come sai, non fermarti mai, attacca più che puoi e pungi senza pietà!

 

la coreografia dei tifosi amaranto ad AlessandriaC'è poi un'altra cosa da verificare oggi: quanto la sconfitta di mercoledì abbia semmai ridimensionato pensieri, umori e baldanza del pubblico. Col Siena la curva era quasi piena, i cori partivano roboanti, l'aria era frizzante e l'euforia, ai gol di Erpen e al fischio finali, si potevano sentire sulla propria pelle d'oca. Oggi invece c'è il Tuttocuoio, nome senz'altro meno affascinante; si gioca a un orario che combacia quasi alla perfezione con il cosiddetto derby d'Italia (un motivo ci sarà pure) tra Juventus e Inter; ci sono previsioni meteorologiche che sembrano invitare al divano, allo streaming e alla pay-tv. In un certo senso, oggi è una prova del nove sia per chi scende in campo sia per chi sale sugli spalti. L'Arezzo deve dimostrare di saper ripartire subito nella sua corsa alle posizioni di testa; deve ricordarsi che il Tuttocuoio ha un punto in più e giocare, intanto, per superarlo; deve tornare al gol e mostrare la capacità di scardinare una squadra che verrà a lasciare a noi il gioco agendo di rimessa; deve, infine, provare a concludere a porta inviolata per la prima volta quest'anno.

 

Dall'altra parte della barricata, noi dobbiamo continuare sulla buona strada dell'affluenza del derby e della presenza viva e per nulla scontata della trasferta ad Alessandria, senza farci prendere dallo sconforto tipico delle nostre parti; dobbiamo trasmettere ai giocatori la nostra voglia di punti e di gol; dobbiamo soprattutto dimostrare che Arezzo non c'è solo nelle partite di cartello o quando la squadra avanza a vele spiegate. Gli amaranto hanno trovato uno scoglio e si sono incagliati per la prima volta: urge una spinta per farli ripartire. E chi lo farà, se non noi? Quando, se non oggi? Dove, se non allo stadio? Ma soprattutto come, se non con voci, mani, cori, sciarpe, bandiere e due aste? Dico a loro e dico a noi: forza ragazzi! In campo cuore, in curva batticuore!

 

scritto da: Luca Amorosi, 18/09/2016





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