SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Settembre è finito, la Sud suona la sveglia. Tanta voglia di vincere e di non prendere gol
Il primo mese di campionato è andato in archivio tra sprazzi di gioco arrembanti e abbiocchi imprevisti. Anche Sottili ha esortato la squadra a tenere alta la concentrazione e la Minghelli oggi è carica al punto giusto: c'è la classifica da migliorare e qualche patema d'animo da risparmiarsi
TweetWake me up when September ends. Svegliami quando finisce settembre. I Green Day la scrivevano nel 2004, il nostro ultimo anno di grazia, ma resta attualissima per le faccende amaranto di questo inizio di stagione. Si sa, il primo mese di campionato si porta dietro incognite, meccanismi da oliare e giocate da imparare a mandare a memoria. La tendenza è quella di perdonare tutto, di vedere comunque il bicchiere mezzo pieno e di nutrire fiducia nel prosieguo del torneo: sarebbe grave il contrario. Sta di fatto che settembre è finito e quindi è giunta l'ora di svegliarsi, andando a imparare dagli errori commessi finora e limando quelle distrazioni di cui ha parlato il mister in conferenza stampa.
Gli amaranto finora sono stati tanto entusiasmanti quanto disattenti, tanto divertenti quanto amnesici, tanto sbarazzini quanto imbarazzati al momento di chiudere la strada agli attaccanti avversari. Forse è arrivato il momento di pensare a prendere un gol meno e non a farne uno in più, anche se l'anno scorso di questi tempi ci lamentavamo di una impostazione in campo e mentale che puntava proprio a questo. Solo che terminare imbattuti senza però gonfiare la rete cento metri più in là non sarebbe un gran passo avanti, anzi. Forse prediligere la fase offensiva in fin dei conti è solo una caratteristica inalienabile di questa squadra che però, ai primi di ottobre, bisogna ormai aver imparato a gestire e bilanciare, come in una reazione chimica perché la soluzione non esploda.
L'unica cosa che deve esplodere, in un tripudio di gioia, è la Curva Minghelli, durante la partita e al triplice fischio. Anche a Lucca ci sono stati momenti di esaltazione nel settore ospiti, conditi da quella eccitante convinzione di poter portare i tre punti a casa comunque, nonostante gli sprechi e il doppio svantaggio. Di certo quest'anno non ci annoiamo, solo che trovarsi a inseguire non è facile e alla lunga stanca.
Andiamo avanti noi, stavolta; incanaliamo la partita in binari più agevoli, senza dover sempre fare i salti mortali per riacciuffare le redini del match. Dai rossoneri di Lucca a quelli della seconda squadra di Piacenza cambia poco: sulla carta siamo superiori e dovremo dettare noi il ritmo, evitando abbiocchi, sieste e sonnellini che ben si addicono all'orario dell'incontro di oggi.
Oggi conta solo vincere per poi aspettare Alessandria-Cremonese di domani sera e vedere se possiamo ancora sognare qualche velleità di primato. Conta vincere per blindare la parte alta della classifica: quella che conta, cioè quella dei risultati sul campo, ma anche quella del tifo, confermando di essere tra le prime forze del girone anche in questo senso. Presenze allo stadio e posizione in classifica vanno a braccetto da sempre, con il secondo dato che condiziona molto il primo. È però vero anche che una tifoseria calda, appassionata, presente e vicina può aiutare a dare qualcosa in più, può propulsare quando la benzina è finita, può spronare a spendere l'ultima stilla di energia, può accompagnare la propria squadra ai piani alti.
Allora fiducia, è solo ottobre e c'è tanta strada da fare: lo stadio dev'essere pimpante anche oggi, come lo è sempre stato finora. La curva la vogliamo agguerrita e fiera come a Lucca. Per ora il tifo amaranto si è sempre fatto valere, così come l'undici in campo. Ora serve solo cambiare passo insieme. Una vittoria per gli ultras, gli ultras per un'altra vittoria: uno per tutti, tutti per uno. Oggi la Pro, poi Cremona e il Racing in casa fino alla trasferta di Livorno, dove vogliamo arrivarci con le ali spiegate, partendo da oggi. Oggi “ricomincio da tre”: non ci può essere altro film, non ci può essere altra trama. La sveglia è caricata, settembre è finito. Ora scusate, ma tra poco è già tempo di stadio, di curva, di cori: il nostro posto è lì. Forza magico Arezzo!
scritto da: Luca Amorosi, 02/10/2016
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