SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Quella volta che i tifosi invocarono tutti i santi... Cremona, campo tabù e le famose tre T
Soltanto due vittorie amaranto allo ''Zini'': una nel 2006 in una freddissima serata infrasettimanale (rigore di Raimondi) e una, inutile, ai play-off del 2010 (doppietta di Chianese), con gli aretini in trasferta che inventarono una coreografia molto particolare. Per il resto un pari e tutte sconfitte nella città che viene ricordata per tre simboli conosciutissimi: turòn, turàss e tetàss...
TweetE come epitaffio. Cremona, stadio “Giovanni Zini”. Primo luglio 2009 – 30 maggio 2010. Qui giace l'Arezzo che conquistò gli spareggi e perse senza giocare. La differenza tra vittoria e sconfitta è un attimo, l'Arezzo non lo colse mai.
Prendo spunto da un vecchio zibaldone, che si può sempre leggere a questo link. Sei anni fa la partita contro i grigiorossi segnò la fine dell'Associazione Calcio, il canto del cigno di una società rinata nel '93 e che diciassette campionati più tardi chiuse i battenti. All'improvviso. Il teatro dell'ultimo atto fu proprio lo stadio ''Zini'', che consegnò agli almanacchi una vittoria a dir poco beffarda. 2-1 per l'Arezzo con doppietta di Vincenzino Chianese: tutto inutile, visto lo 0-2 di sette giorni prima. Addio play-off, addio serie B, addio tutto. Pochi mesi dopo andammo a giocare a Sesto Fiorentino, in D, e beccammo 2-0. Così, tanto per.
I tifosi aretini in quella calda giornata lombarda avevano preparato una coreografia insolita, sventolando vessilli pieni di raccomandazioni dedicati a tutti i santi del Cielo. C'era Santa Bandiera Amaranto, Santa Voce della Curva, anche Sant'Arbitro Cornuto. Un tentativo estremo di esorcizzare la ria sorte, che però non andò a buon fine.
Tutto ciò per dire che Cremona è uno di quei posti dove non è mai girata bene. A parte il 2-1 sopracitato, c'è un colpaccio datato 2006, in B, con un rigore di Raimondi in una serata freddissima e infrasettimanale. In campo il vecchio Gus schierò pure Max Vieri.
Per il resto, solo mazzate: 1-0 in B nel 1982/83, gol di Vialli. 1-0 l'anno dopo, gol di Montorfano. Miracoloso 0-0 nel 1985/86. 2-0 nel 1986/87, gol di Chiorri e Bongiorni. 2-1 nel 1987/88, gol di Citterio e Avanzi solo ammorbiditi dal sigillo di Nappi. Poi saltiamo al 2009/10: 5-1 per loro e Arezzo in maglia inguardabilmente verde. Fino al 3-1 di due stagioni fa, ultimo confronto diretto fra le due squadre (cucchiaio di Erpen per il momentaneo 1-1).
Quella di dopodomani è una partita che farà storia a sé, anche se la tradizione il suo peso ce l'ha. Ma non c'è solo l'aspetto tecnico e tattico da considerare. C'è pure un'altra curiosità interessante con cui rimandiamo a domani le news di formazione.
T come turòn, turàss, tetàss. Cremona è conosciuta come la città delle tre T. Turòn sta per torrone, il dolce tipico del posto, del quale è rinomata la prelibatezza. Turàss sta per torrazzo, il campanile della cattedrale, famoso quanto il torrone. Tetàss invece sta per tette, perché sembra che a Cremona le donne abbiano storicamente dei seni fiorenti. Ovviamente ho voluto verificare di persona la veridicità delle tre T. Del torrone, in effetti, ci sono pubblicità a ogni angolo di strada. Il torrazzo l'ho visto con i miei occhi. Mi mancava la terza T, poi sono arrivato allo stadio e la hostess che distribuiva la formazioni ha dissipato ogni dubbio. Le tre T esistono veramente.
scritto da: Andrea Avato, 07/10/2016
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