SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
La Postierla di Pozzolo
La Postierla di Pozzolo (detta anche di Pozzuolo o Pozoli) é una piccola e suggestiva entrata inclusa nel settore nord delle antiche mura.
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Le postierle (o pusterle) non erano vere e proprie porte cittadine, ma ingressi secondari che intervallavano le porte principali.
La zona dove si trova l’accesso ha un alto valore archeologico, in quanto vi furono ritrovati resti di una cinta in laterizi di epoca romana. Il nome “Pozzolo” deriva forse da una fonte o pozzo che si trovava subito fuori dalla cerchia muraria, raggiungibile uscendo proprio da questa apertura.
Secondo alcuni studiosi era stata una delle porte del perimetro costruito tra la fine del XII e gli inizi del XIII secolo, poi divenuto accesso secondario con le grandi mura volute dai Tarlati nel 1319. Con la realizzazione della nuova cinta medicea tra il 1538 e il 1556, che in quell’area ricalcava grosso modo la precedente, la piccola entrata fu murata e alla sua destra venne realizzato il baluardo del Torrione, uno dei sette bastioni del nuovo sistema difensivo cittadino.
La pusterla rimase occlusa fino alla Seconda Guerra Mondiale, quando per esigenze militari fu riaperta. Finito l’evento bellico, fu sistemata anche la scalinata che conduce in Piazza San Domenico.
Agli inizi degli anni Cinquanta la strada che, staccandosi da via Tarlati arriva al piccolo ingresso, fu battezzata erroneamente via di Porta San Biagio. In realtà quest’ultima, oggi celata, si raggiungeva da quella che oggi è via Pietramala (la strada che passa dietro al ristorante messicano Mexcal).
Fino al 1983/84, periodo di riapertura della vicina Porta Stufi, la Postierla di Pozzolo rimase l’accesso a nord più utilizzato, anche se la zona risultava abbastanza marginale per la città, che si era sviluppata prepotentemente verso sud.
Con la realizzazione del percorso meccanizzato di Porta Stufi e dei parcheggi di via Pietri, inaugurati nel 2004, questa parte di Arezzo è stata rivitalizzata, diventando in breve tempo il passaggio più utilizzato dai turisti, che giungono comodamente e in breve tempo nel cuore del centro storico. La pusterla è stata messa in collegamento con le scale mobili dal camminamento intitolato ad Anna Maria Maetzke, soprintendente ai Beni Artistici, Ambientali, Storici e Demoetnoantropologici di Arezzo, prematuramente scomparsa nel 2004.
Da segnalare, a destra della graziosa postierla, il cippo che ricorda il sacrificio del tenente belga Jean Mauritz Meuret, ucciso il 15 giugno 1944 dalle milizie tedesche mentre tentava di liberare alcuni partigiani aretini incarcerati, tra i quali Sante Tani, Medaglia d’oro al valore militare alla memoria. Il monumento, in pietra arenaria, raffigura un libro incorniciato dalle parole "Giustizia, Libertà e Umanità".

scritto da: Marco Botti, 26/06/2009
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