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Sentite Ranocchia: ''Ad Arezzo nonnismo pesante da Carrozzieri, Abbruscato e Mirko Conte''

In una lunga e intensa intervista al Corriere della Sera, l'ex difensore amaranto ha raccontato il suo momento difficile con l'Inter e ha ripercorso le tappe più importanti della sua carriera. Dedicando un pensiero inatteso al suo triennio trascorso al Comunale



un giovanissimo Ranocchia con la Primavera amaranto«Sono retrocesso dalla serie B alla C con l’Arezzo di Conte. Ho iniziato a giocare negli anni del nonnismo pesante in spogliatoio, mentre ora è quasi sparito. I persecutori? Carrozzieri, Abbruscato e Mirko Conte nell’Arezzo, avevo 17 anni e come se non bastasse andavamo a giocare in campi terribili: l’Arezzo era la squadra più a nord del girone. Poi ho vinto un campionato di serie B col Bari, sempre di Conte. Ho giocato in nazionale. Ho vinto una Coppa Italia con l’Inter, nel 2011. Sono stato indagato per scommesse e sono stato assolto. Sono stato capitano dell’Inter…».

 

Parole di Andrea Ranocchia. Stamani, in una lunga e intensa intervista a Tommaso Pellizzari, sul Corriere della Sera, l'ex difensore amaranto ha raccontato il suo (difficile) momento personale a Milano. E, in maniera sorprendente, ha rivelato retroscena aretini che nessuno avrebbe immaginato.

 

Ranocchia arrivò ad Arezzo nell'estate del 2005, dopo il fallimento del Perugia. Giocò un anno in Primavera, prima di fare il salto in prima squadra. Classe '88, era giovanissimo ma sembrava un veterano. Tutti gli pronosticavano la serie A e la Nazionale, previsioni che poi si sono avverate. Totale ad Arezzo: 24 presenze in B con un gol a Crotone, 34 in C1. Quindi il Genoa, con una plusvalenza di tre milioni e mezzo per il presidente Mancini. Poi l'Inter. 

Mai erano venute a galla situazioni estreme come quelle che ha ricordato il giocatore in quest'intervista. All'esterno era filtrata l'immagine di un ragazzo coccolato e stimatissimo, sia dagli allenatori (Conte, Sarri, De Paola, Cuoghi, Fraschetti) sia dai direttori sportivi (Pieroni e Fioretti). E con i compagni i rapporti sembravano buoni.

 

Con Abbruscato e Carrozzieri, oltretutto, Ranocchia non ha mai condiviso veramente lo spogliatoio: nel 2005/06 lui era nelle giovanili e gli altri due nella prima squadra di Gustinetti. Però qualche incrocio durante gli allenamenti c'è stato di sicuro. Con Mirko Conte invece sì: due campionati fianco a fianco.

Adesso si attendono reazioni riguardo un'accusa, quella di ''nonnismo pesante'', che non passerà inosservata.

 

scritto da: Andrea Avato, 13/10/2016





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