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Trestina4 set15Pianese
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In libreria il romanzo di Andrea Scanzi. ''I migliori di noi'' e un viaggio tra i segreti di Arezzo

Ieri sera la presentazione al Circolo Artistico all'interno del Passioni Festival. Sul palco anche Tommaso Cerno, direttore de L'Espresso. Nel libro si racconta la storia di un'amicizia che resiste agli screzi e al trascorrere del tempo, dove la vera protagonista è la città con i suoi angoli più belli



Mi piace pensare che Arezzo, ''inconsapevolmente bella'', sia la vera protagonista del nuovo romanzo di Andrea Scanzi. Una presenza tutt'altro che di contorno: la città non rimane inerte sullo sfondo ma è dentro ognuna delle pagine, interagisce con Fabio e con Max, ne influenza gli stati d'animo. ''I migliori di noi'' è una storia ambientata appena fuori dalle nostre finestre, che prende vita e si alimenta grazie ad Arezzo, ''timida anche quando è sabato sera, costantemente terrorizzata dall’idea di divertirsi troppo''

E' qui che è nata, cresciuta e rifiorita una salda amicizia tra due cinquantenni, così salda da resistere agli screzi e al tempo che passa. Un'amicizia in cui, dopo un lungo addio, torna tutto come prima, grazie alla magica alchimia tipica di quei rapporti di fratellanza che sì, esistono veramente. 

 

Il romanzo è godibile perché Scanzi ha una scrittura armonica: si legge d'un fiato, strappa sorrisi divertiti e riflessioni malinconiche, in un'alternanza che conquista. Credo e spero che piacerà anche ai lettori di Udine e di Catania, ma per un aretino è diverso. Per esempio: ho abitato per un anno in Borgo Santa Croce, dove ho lasciato il cuore. E proprio davanti al mio portone c'era questa viuzza che s'inerpicava su. La vedevo ogni mattina che uscivo di casa, distrattamente passavo oltre e dimenticavo. Beh, uno dei personaggi del romanzo abita proprio lì, in Vicolo delle Terme. Ci sono stato l'altro giorno, ho imboccato quella salita e ho scoperto uno scorcio di città che (colpevolmente) non conoscevo. Merito di un libro, conferma del fatto che Arezzo cela mille splendidi segreti.

Ieri al Circolo Artistico ho moderato la presentazione di ''I migliori di noi''. C'era anche Tommaso Cerno, direttore del settimanale L'Espresso, al quale ho invidiato la profondità di analisi dimostrata. Ringrazio gli organizzatori del Passioni Festival e soprattutto Andrea Scanzi, che mi ha voluto sul palco. E' stata una serata molto piacevole e me la sono goduta doppiamente, da giornalista e da aretino.

 

I migliori di noi

Fabio non si è mai mosso dalla città in cui è nato, ha un figlio lontano e un lavoro che non è diverso da molti altri. Max è tornato da chissà dove e chissà perché. Non ha niente e nessuno. Eppure, per i due che si rincontrano dopo quasi trent’anni, è come non essersi mai lasciati: le corse notturne in bicicletta, la musica, il vino. I cani, quelli salvati e quelli salvatori. Le promesse. E le risate, appoggiati al banco del solito bar. Certe amicizie rinascono come niente, ma si portano dietro anche quello che si voleva dimenticare: gli strascichi di una partenza improvvisa e dolorosa, il senso di colpa per una brutta storia, un perdono mancato. Tra un amore che nasce e un altro che certo non muore, l’attesa di una diagnosi incerta è il momento perfetto per capire cosa si è preso il tempo. E cosa ha dato. “Perché mi hai lasciato solo per tutti questi anni? Eravamo i migliori. I migliori di noi. Tra fratelli figli unici, non si fa”. Un romanzo folgorante sull’amicizia e sull’amore, sul tempo che ci scivola addosso, sulle cose che lasciamo andare, e su quello che abbiamo salvato.

(Edito da Rizzoli, euro 17)


scritto da: Andrea Avato, 04/11/2016





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