SERIE D GIRONE E - 1a giornata
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In libreria ''Il Can de' Svizzeri''. Storie e personaggi di Arezzo nei racconti di Giorgio Ciofini
Dopo il Can da l'agli e il Can de' Betto, questo volume conclude la personalissima Tre 'ccani dell'autore, che ha voluto dedicare alla città e alla sua gente un omaggio letterario scritto in un aretino contaminato d'italiano. Presentazione domani alle 17.30 alla Mondadori di via Roma
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Insomma, questo è il canto del cane dell’autore che, coi cani tipici, la pianta qui. A differenza dei primi due, il terzo è un quadrupede per così dire storico, che fu in carne e ossa, di Arezzo. I meno giovani certo ricorderanno quel molosso napoletano, che occupava di sé una buona parte del negozio degli Svizzeri al canto dei Bacci, cui le mamme d’allora portavano i bambini che non ubbidivano: “Guarda che se non fai il bravo, ti faccio mangiare dal can de’ Svizzeri!” - era la minaccia ricorrente, che educò “i citti” nati nel primo dopoguerra.
Il Can de’ Svizzeri faceva paura perché era un cane diverso, che l’aretini non avevano mai visto. In qualche modo in queste paure si specchiano i tempi, che fanno da sottofondo e da cornice ai cento nuovi aretini di oggi e di ieri, e alle tante storie tipiche della città e dei dintorni, che l’autore ha voluto fissare per i posteri. Con questa piacevole fatica Giorgio Ciofini conclude la sua Tre ‘ccani del sito, che altro non è che un omaggio alla città e alla sua gente.
Inutile aggiungere che il Can dei Svizzeri, come i due predecessori, abbaia un “aretino contaminato d’italiano”, l’unica lingua che i cani di cui si tratta conoscono. Come i precedenti il volume è arricchito dalle belle illustrazioni di Roberta Paggini e sarà presentato alla libreria Mondadori (di fronte ai portici di via Roma) domani, venerdì 18 novembre, alle ore 17,30. Condurrà l’incontro il giornalista Andrea Avato, presenti l’autore e l’autrice dei ritratti.
scritto da: La Redazione, 17/11/2016
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