SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Cenetti + Barison, il mercato è cominciato bene. I meriti di Gemmi e le aspettative dei tifosi
I primi due acquisti testimoniano chiarezza di idee, tempismo e ambizioni per la seconda parte di campionato: l'Arezzo, se riuscirà a rinforzare la rosa e trattenere i migliori, potrà dire la sua per le prime posizioni di classifica. Il direttore sportivo sta parlando con i fatti e questo va nella direzione auspicata dal pubblico, che continua a sperare in una stagione di vertice e in una serie di risultati positivi, a cominciare dalla trasferta di Siena del 22 gennaio
TweetSi potrebbe cominciare con la citazione della numerosa serie di proverbi che ravvisano in un buon inizio il viatico per un miglior proseguimento, ma li conosciamo (quasi) tutti e quindi li diamo per sottintesi e li teniamo a far da sfondo all’avvio del calciomercato invernale dell’Arezzo. Infatti il direttore Gemmi s’è mosso con apprezzabile tempismo, portando a casa due acquisti necessari a puntellare le falle nello scafo amaranto. Significativo e lodevole il fatto che si sia partiti dalle operazioni in entrata, dando sostanza alle parole pronunciate dopo la partita con la Carrarese. Obiettivo: migliorare la rosa, il che può significare anche: crediamoci ancora fino in fondo a questa stagione. Vedremo come si completerà la delicata fase che prelude alla ripresa del calcio giocato (in quel di Siena, mica scherzi...) ma voci e sensazioni sono ad oggi positive.
Va dato atto al direttore dell’area tecnica che dopo qualche uscita non proprio gradevole nei primi giorni della sua esperienza in città (quel paragone con la Feralpi Salò che fece sobbalzare più d’uno), si è dimostrato persona solida, capace e di parola. Giunto ad innescare la miccia di una diatriba latente tra il presidente Ferretti e l’allenatore Capuano, ha saputo mantenere anche in quei mesi non facili la barra dritta e un profilo basso mediaticamente ma attento e concreto, puntando soprattutto sul lavoro. Ha acquisito la fiducia della proprietà (cosa non facile) e la stima dell’ambiente, dimostrandosi uomo di calcio sia nella costruzione dell’organico per questa stagione che nella gestione dei momenti difficili, quando ha fatto scudo rispetto ai malumori esterni ed ha saputo intervenire laddove era necessario, fino a decidere di scendere anche in panchina per seguire meglio e più da vicino umori ed equilibri del gruppo. Insomma, ad oggi a quest’uomo bisogna riconoscere la non comune qualità di cercare sempre di dare seguito coi fatti alle parole spese. Non è poco e da queste parti poi si tratta di virtù sommamente apprezzata.
Insieme con il management indigeno, il lento e difficile lavoro di ricucitura con l’ambiente sta proseguendo in maniera positiva e se i risultati verranno a sostegno, il processo potrà accellerare ancora. Certo l’opera è ancora lungi dall’essere completa. Se oltre a quella di Sirri troveranno conferma le uscite di Milesi e Rosseti e forse di qualche under (magari in prestito), ci sarà da sistemare adeguatamente la rosa in modo da ripartire subito col piede giusto. Questo è un passaggio fondamentale, visto che fin da subito ci attendono partite determinanti per il futuro della stagione e che non possiamo assolutamente permetterci otto settimane di “prove”, giacchè due mesi dopo il 22 gennaio dovremo già avere un’idea di quello che ci attenderà nel rush finale: se una lotta gomito a gomito per il secondo posto (ed altro osar non vo'...) o una navigazione di medio cabotaggio preparandoci alla lotteria dei playoff da una qualunque delle nove posizioni utili (con ridefinizione probabile della tabella della preparazione).
Un segnale in questo senso arriverà anche da chi verrà a vestire la gloriosa casacca amaranto. L’arrivo di gente come Lisuzzo o Schiavi, mantenere il gruppo dei “richiestissimi” fino a giugno, sarebbero l’indicazione precisa di una volontà aziendale e tecnica che punta al vertice. Saranno giorni importanti i prossimi, a prescindere dalla sfida con quelli d’oltretrasimeno che non si farà. Saranno ancora giorni d’attesa, da passare a spulciare i giornali ed i siti di notizie sul mercato. Fa piacere vedere che c’è la consapevolezza di rappresentare un nome che nella storia del pallone a questi livelli rappresenta qualcosa di importate. Poi tornerà il grande giudice, quello che non ammette errori e che è inappellabile. Dobbiamo arrivarci con la determinazione giusta e la convinzione nei nostri mezzi. Ripartire e vincere, senza altre scelte. Noi ci siamo stati e ci saremo. La società pare finalmente convinta di provarci, a Sottili ed ai suoi metterci la grinta e la voglia che ci aspettiamo.
scritto da: Paolo Galletti, 12/01/2017
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