SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Pro Piacenza, salvezza possibile. In casa i rossoneri vanno forte. E Pesenti è a quota 10 gol
Per l'Arezzo è il primo confronto diretto in Emilia con la società del presidente Burzoni, nata nel 2013 dopo la quarta fusione della sua storia. L'allenatore Fulvio Pea, che a livello giovanile ha fatto incetta di titoli, ha plasmato una squadra che dà il meglio proprio al ''Garilli'': l'ultimo ko interno è datato 27 novembre nel derby cittadino. Il centravanti è il vero punto di forza: per adesso ha segnato quanto Polidori e Moscardelli
TweetGli amaranto, con l’obbiettivo di consolidare la seconda posizione e magari recuperare qualche punto sull’Alessandria, domenica saranno ospiti della Pro Piacenza. I rossoneri con 29 punti occupano la quattordicesima posizione in classifica, a +4 sulla zona play-out.
Storia e Società. Fondata nel 1919, nel corso della sua storia quasi centenaria ha effettuato ben quattro fusioni (1974, 1997, 2010 e 2013) con altrettanti sodalizi della zona piacentina. L’ultima in ordine di tempo, quando il club che militava in terza categoria, ha concretizzato l’unione con l'Atletico BP Pro Piacenza, allora in serie D. Il primo campionato della nuova squadra si concluse con la storica promozione in Lega Pro. Dal 2016 la guida della società è affidata ad Alberto Burzoni, che in estate ha rilevato la presidenza da Domenico Scorsetti. E' titolare della BFT Burzoni, tra l’altro anche sponsor della squadra, azienda specializzata nella realizzazione di prodotti per la lavorazione di acciai, leghe resistenti al calore e ghise. Nel 2015 la società era stata vicina ad una clamorosa fusione con il Piacenza, saltata in dirittura d’arrivo a causa di alcuni dirigenti della Pro, contrari a questa unione.
Allenatore. La guida tecnica è sempre affidata a Fulvio Pea. Il mister nella sua carriera ha lavorato al fianco di tecnici importanti come Simoni, Mazzarri, Mourinho e Benítez, poi è diventato primo allenatore con Sassuolo, Padova e Juve Stabia. Classe ’67, originario di Casalpusterlengo, a livello di settore giovanile, in special modo con la Primavera, ha vinto tutto quello che si poteva vincere: Scudetto, Supercoppa e Coppa Italia con la Sampdoria, Viareggio e Champions under 18 con l’Inter. Grazie a lui hanno spiccato il volo verso la A giocatori come Destro, Poli, Regini, Obiang e Crisetig. Carismatico, passionale, è bravo soprattutto nel far crescere i giovani a sua disposizione.
Rosa. Il direttore sportivo Riccardo Francani in sede di mercato è stato attivo già da fine ottobre. Per rafforzare la rosa e per portare esperienza al servizio di Pea sono stati ingaggiati gli attaccanti Musetti (ex Parma) e Nicola Pozzi (ex Samp, scorso anno a Vicenza). Alla riapertura della campagna trasferimenti invece gli acquisti hanno riguardato difesa e centrocampo. Sono arrivati i centrali Belotti (Caratese) e Manganelli (Teramo) e il terzino Bianco (Benevento). Per la mediana si è registrato il ritorno di Barba (proprietà Pescara, che arriva dai “cugini” del Piacenza). Di contro hanno lasciato la maglia rossonera Piana (Alessandria), Cavalli (Como), Negro (rientrato alla Pro Vercelli) e Ferrara (Sambenedettese).
Formazione. La Pro dovrebbe affidarsi al 4-4-2, modulo utilizzato con continuità nelle ultime giornate. A parte il lungo degente Lorenzo Marchionni, Pea avrà tutta la rosa a disposizione.
In porta ci sarà l’esperto Fumagalli (anche lui ottimo para rigori).
In difesa sugli esterni Calandra a destra, mentre a sinistra agirà Bianco. Il reparto sarà guidata da capitan Bini (grossa prestanza fisica e bravo di testa), affiancato da Belotti (arcigno in marcatura).
Mediana affidata ai giovani Pugliese e Barba. Il primo, ex amaranto, è giocatore di gamba etemperamento, mentre Barba è ordinato in fase d’impostazione.
Sulle fasce agiranno Aspas (grossa corsa) e l'altro ex Bazzoffia (pericoloso in campo aperto).
L'attacco poggerà sulle spalle di Pesenti. Amico fraterno del Gallo Belotti, è forte fisicamente e dotato tecnicamente, autore di 10 reti in campionato. Al suo fianco dovrebbe agire Musetti, centravanti moderno, che ama svariare sul fronte offensivo.
Le alternative sono Cardin, Manganelli, Sall e Sanè in difesa, Girasole, Gomis e Rossini in mediana e Pozzi, Cassani e Martinez in attacco.
Pregi e Difetti. La squadra è partita con un unico obbiettivo, la salvezza, che per il momento sta conquistando senza troppi patemi. Qualcuno, dopo i buoni risultati dell’ultimo periodo, stava cullando sogni play-off, ma la sconfitta di domenica a Pontedera, ha riportato tutti con i piedi per terra. Formazione che con il mercato di gennaio e prima con gli innesti di Musetti e Pozzi è stata “invecchiata” per evitare gli errori di gioventù che nella prima parte di stagione sono costati alcuni punti importanti.
La difesa dei rossoneri è reparto solido (nelle ultime tre partite ha subito solo un gol), che però soffre le giocate in velocità. La mediana è muscolare, maggiormente abile a giocare di spada più che di fioretto, ficcante nel ribaltare l’azione. L'attacco ruota intorno alla fisicità di Pesenti, che alla soglia dei trent’anni, ha trovato la giusta maturità.
Negli ultimi due mesi la Pro ha anche trovato una certa regolarità di risultati che fanno ben sperare mister e società per il finale di stagione. Diventa pericolosa se trova spazio in contropiede e se riesce ad appoggiarsi con regolarità su Pesenti, che oltre in fase realizzativa, è bravo ad aprire spazi per i compagni del reparto offensivo. L’Arezzo, per far sua l’intera posta, dovrà far valere soprattutto la superiore qualità tecnica.
La squadra di Pea al Garilli ha costruito la maggior parte delle sue fortune raccogliendo 21 dei 29 punti totali. Il ruolino di marcia vede 6 vittorie (la più recente l’1-0 sul Renate nell’ultima uscita casalinga), 3 pareggi e 4 sconfitte (l’ultima datata 27 novembre nel derby col Piacenza), con 15 reti fatte e 10 subìte.
Ultimo precedente. Non esistono precedenti tra Pro Piacenza ed Arezzo in terra emiliana. La gara di andata vide gli amaranto imporsi per 1-0 grazie ad un gol di Erpen nel finale di partita.
scritto da: Mauro Guerri, 17/02/2017
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