SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Da parte i brutti pensieri, c'è un solo obiettivo in testa per stasera: battere il Livorno!
La curva Minghelli ha invitato i tifosi a lasciar perdere la storia della trattativa tra Ferretti e Nuccilli, spronando il pubblico a sostenere l'Arezzo in una partita che pesa moltissimo per l'alta classifica. E' solo il campo che conta ed è ora che la squadra torni a essere brillante, sfrontata e spietata come qualche settimana fa. La scomparsa di Nello Municchi, dirigente ai tempi della presidenza Terziani
TweetEra il 2006 quando usciva il singolo “Lascia stare” di Samuele Bersani. “Lascia stare tutto quello che non vedi”, cantava il cantautore riminese. Qualche verso più sotto, quella stessa canzone dice “se vuoi vittoria avrai vittoria”. Be', chiaro il messaggio, no? Lo hanno detto anche i gruppi della Sud: lasciamo stare Ferretti, lasciamo stare la trattativa con Nuccilli e lasciamo stare percentuali, quote, migliaia di euro, rogiti e notai. “È inutile fissarsi, andare con lo sguardo tra le pareti e i muri che hai davanti”. Perché è proprio un muro quello che il patron sembra voler erigere ogni volta che ci sono domande scomode o richieste di chiarimenti, ogni volta che servirebbe invece consolidare il rapporto con i tifosi e la stampa. E allora lasciamo stare e pensiamo solo al campo. Non vuol dire non monitorare ciò che accade fuori, punto che ha evidenziato anche il comunicato dei gruppi, ma significa individuare delle priorità e al momento ancora è solo il campo ciò che conta.
Ad Arezzo arriva niente meno che il Livorno e basta già questo per solleticare le farfalle dello stomaco e le sinapsi della mente. Non è una partita come le altre, così come non lo è il momento che stanno attraversando entrambe le squadre. Per queste ragioni, ci sono tutti gli ingredienti per assistere a un incontro da thriller. Noi dal canto nostro non vogliamo perdere e non possiamo permetterci di farlo, anzi, vogliamo vincere e uscire dal nostro fortino con lo scalpo del “nemico”. La prima sconfitta in casa con la bestia (nera) grigiorossa ha fatto male, perché era bello sentirsi parte di una roccaforte inespugnabile, una sorta di avamposto amaranto imperforabile, coi tifosi che dalla Sud come arcieri scagliano frecce verso chi prova ad assediarci.
Lasciamo stare, allora, anche la perdita dell'imbattibilità interna, perché i numeri sono sempre dalla parte della Curva Minghelli e degli amaranto. Ripartire, però, è diventato essenziale: dopo quattro partite senza un pasto completo, la fame è atavica. Fame di vittorie, di calcio e di pochi discorsi. Facendo parlare i due-aste che si ergevano maestosi nei paraggi di Roma, ora servono bocche cucite per nutrire quel pensiero stupendo di battere il Livorno in un derby “caliente”. Bocche cucite fuori dal campo e durante la settimana, ma non in curva, dove i tifosi dovranno vomitare decibel per aiutare i ragazzi a superare il momento e a conquistare tre punti da aggiungere alla collezione annuale dei derby col lieto fine. Insieme si può!
Si può tornare a essere la squadra brillante, sfrontata e spietata che ha piegato in serie Como, Carrarese, Siena, Alessandria e Tuttocuoio. Si può tornare a non prendere gol ridando il sorriso al buon Borra e alla linea difensiva. Si possono alzare di nuovo le braccia al cielo dopo novanta minuti di guerra, sudore, fatica, passaggi, sponde, tiri, colpi di testa, scivolate, scatti. Si può tornare ai tre punti, tutto ciò che serve davvero. Tre punti che spazzino via le ultime quattro giornate più o meno deludenti, che diradino le nubi che si sono addensate in questa settimana interlocutoria, che rifocillino un serbatoio dell'entusiasmo con la spia della riserva accesa. Tre punti per tornare terzi da soli e dire no alla Giana, che si è messa in testa pensieri proibiti quasi come lo erano i nostri di riacciuffare i grigi di Alessandria. Ma i tre punti van voluti, perché la canzone di Bersani dice anche “se vuoi sconfitta avrai sconfitta”. Ovvio, nessuno vuole perdere, ma non basta non voler perdere. Serve voler vincere e c'è un bel po' di differenza. Che derby sia, allora, con questa mentalità. Alò Arezzo!
Ps - Ieri è venuto a mancare Nello Municchi, imprenditore che aveva investito i suoi soldi e la sua passione anche nell'Us Arezzo. Era stato accompagnatore della squadra all'inizio degli anni '70 e poi dirigente durante la presidenza Terziani. I funerali si svolgeranno lunedì prossimo alle ore 15 nella chiesa di Santa Croce. Alla famiglia Municchi le condoglianze da parte di tutta la redazione.
scritto da: Luca Amorosi, 11/03/2017
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