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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
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Ciabu a San Siro prima di Milan-Arezzo
NEWS

L'Arezzo e Moscardelli avanti insieme. Gol, carisma, professionalità: una storia con il lieto fine

L'opzione per il rinnovo di contratto del capitano verrà esercitata. L'accordo di massima tra le parti già c'è, anche perché la società lo considera un giocatore decisivo oltre che un cardine dello spogliatoio e lui si sente l'uomo giusto al posto giusto nel momento giusto. Il bomber è un romantico del calcio, senza procuratore, con una casa sul Trasimeno e l'obiettivo di battere il record personale di gol. A 37 anni la sua seconda giovinezza è tutta amaranto



Davide Moscardelli, 37 anni e 14 gol in campionatoMoscardelli resterà ad Arezzo. A prescindere dalla categoria, da come finirà la stagione, dalla carta d’identità e da tutto il resto. La società vuole tenerlo perché è un giocatore decisivo e un cardine dello spogliatoio, lui vuole rimanere perché qua si sente l’uomo giusto al posto giusto nel momento giusto.

E’ un romantico del calcio il Mosca: per come sta in campo, per come vive la partita e gli allenamenti, per quello che trasmette ai tifosi, che lo amano ad Arezzo come lo hanno amato a San Giovanni, a Trieste e a Rimini, a Piacenza e al Chievo, a Bologna e a Lecce. E’ un romantico per il look ovviamente, con quella barba che gli penzola dalla faccia e che lo rende un personaggio trasversale, quasi d'antan, simpaticamente riconoscibile.

Moscardelli non ha un procuratore. Da qualche anno i suoi affari li tratta in prima persona e pure questo è un dettaglio che lo distingue dalla maggioranza dei colleghi. A luglio, quando con il Lecce era già finita e la Juve Stabia gli stava addosso, decise lui di risalire l'Italia e firmò con l'Arezzo: una stagione più opzione per la seconda. 

 

A 37 anni, il capitano sta vivendo una seconda giovinezza. Ha segnato 14 gol, 8 dei quali decisivi, la metà di classe pura, da applausi. Ha deciso da solo le partite contro Carrarese, Livorno e Pistoiese al Comunale. Ha ribaltato la trasferta di Prato e se non ci fossero stati quegli ultimi, esiziali quindici minuti, avrebbe messo il marchio anche sulla gara di Cremona. In carriera è arrivato massimo a 16 gol in campionato: toccando ferro, può battere il suo record.

Il Mosca ha la fascia al braccio e tutte le responsabilità che ne conseguono sulle spalle. Chi si aspettava il classico mammasantissima venuto a svernare e a raccogliere gli ultimi spiccioli, si è dovuto ricredere in fretta. Chi pensava che fosse un internauta attento solo a like e followers, è rimasto deluso. Moscardelli è social nel modo giusto, goliardico senza esagerare. Posta e twitta ma con giudizio. E quando parla, non sbaglia una virgola. I compagni lo stimano anche, anzi soprattutto per questo.

 

il bomber amaranto nel giorno della presentazione in ritiroLe due espulsioni rimediate contro Livorno e Viterbese sono sigillate dentro un cassetto: incidenti di percorso condonati da ciò che era successo prima e da quello che è venuto in seguito. Anche i migliori possono sbagliare e Moscardelli, dopo il rosso all'Ardenza, tirò fuori dal cilindro la rovesciata di Prato. Dopo il rosso numero due, tornò e fece doppietta alla Carrarese. Rispondere sul campo è peculiarità dei giocatori veri.

 

Sulla base di tutto questo, l'Arezzo e Moscardelli andranno avanti insieme. Il giocatore ha casa sul lago Trasimeno e qua sta benone. Se sarà ancora Lega Pro, farà da guida al gruppo che dovrà puntare di nuovo al salto di qualità. Se invece gli spareggi dovessero portare la sorpresa della B, tanto meglio. Il Mosca ha energie e motivazioni per confrontarsi con una categoria che gli manca dal 2010.

Con la società i rapporti sono idilliaci. E' vero che 37 primavere sono tante, che a quest'età la luce si spegne all'improvviso, che il canto del cigno è un epilogo che tocca anche ai più bravi, ma l'Arezzo è convinto di trovarsi in una botte di ferro, soprattutto per la professionalità di un giocatore che alla qualità unisce uno spiccato senso del dovere.

L'accordo di massima per rinnovare il contratto già c'è. Manca l'ufficialità ma nessuno ha fretta, anche perché il torneo è nella fase cruciale e le ultime giornate decideranno classifica e griglia play-off. A meno che non si faccia avanti la Roma, la squadra del cuore di Moscardelli, si va verso il lieto fine di una storia in cui sentimenti e valutazioni tecniche si fondono alla perfezione.

 

scritto da: Andrea Avato, 30/03/2017





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