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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
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vessilli amaranto ad Anfield Road - Liverpool
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Piacenza grandi numeri: sette vittorie di fila e rimonta play-off. Taugourdeau regista di classe

Gli emiliani, reduci da una promozione a suon di record dalla serie D, hanno messo insieme una striscia incredibile di risultati, risalendo fino al sesto posto della classifica. Società solida grazie alla aziende del presidente Gatti e con un allenatore vincente come Franzini in panchina: in più la rosa è stata rinforzata al mercato di gennaio, specialmente in attacco con gli arrivi di Romero e Nobile. Domani sarà ancora 3-5-2 con il francese (già 10 gol in stagione) in cabina di regia



gli emiliani sono reduci da sette vittorie consecutive in campionato (foto PiacenzaCalcio)Trasferta impegnativa per l’Arezzo, che domani al ''Garilli'' sarà ospite del Piacenza. Gli emiliani, 52 punti totalizzati fino ad ora, occupano la sesta posizione in classifica, a quattro punti di distanza dagli amaranto.

 

Storia e Società. I biancorossi sono reduci dalla vittoria della serie D (record di punti, ben 96 e di vittorie, 30) ottenuta lo scorso anno, che li ha riportati in Lega Pro dopo il fallimento del 2012. Uno dei principali artefici della rinascita è stato il presidente Marco Gatti, che assieme al fratello Stefano ed al Comitato Salva Piace (presieduto dall’ex sindaco Reggi, che all’asta aveva rilevato il marchio, il sito e il materiale tecnico e sportivo), ha evitato che il club scomparisse. La famiglia Gatti è proprietaria della Steel acciai e della TTP, aziende specializzate nella produzione degli acciai speciali per l’industria meccanica e petrolifera. Nel 2015 il Piacenza era stato vicino ad una clamorosa fusione con la Pro Piacenza, saltata in dirittura d’arrivo a causa di alcuni dirigenti della Pro, contrari a questa unione. Gatti in settimana ha polemizzato pesantemente con gli organi federali a causa della multa inflitta alla società dopo la partita di Como: “Sono allibito, è una decisione vergognosa della Lega, che forse ci ha preso per un bancomat”.

 

Allenatore. In panchina siede Arnaldo Franzini, artefice della promozione dei record. Classe ’68, piacentino di Vernasca, nella sua carriera già quattro promozioni all’attivo: due in Lega Pro, una in serie D e una in Eccellenza. Prima dell’esperienza in biancorosso, aveva condotto i cugini della Pro Piacenza ad una storica promozione in terza serie e ad una miracolosa salvezza ottenuta partendo dal -8 in classifica. Allenatore pratico, preparato tatticamente, carismatico, è considerato da critica e tifosi il vero “top player” della squadra.

 

Arnaldo Franzini, allenatore dei biancorossiRosa. La società nel mercato di riparazione ha agito con oculatezza e intelligenza, cercando di rafforzare una rosa che sta facendo bene. Le partenze di Agostinone (Lecce), Barba (passato ai cugini della Pro) e Titone (sceso in D a Matelica), sono state sopperite dagli acquisti di Masullo (Siena), Nicolò Pozzebon (Groningen, via Juve), Tulissi (Modena), Bertoli (Brescia), Nobile (Abano) e soprattutto Romero (Feralpi, strappato ad una folta concorrenza). In precedenza, a novembre, era stato ingaggiato l’esperto portiere Pelizzoli, mentre a febbraio è stato tesserato l’ex Napoli Andrea Dossena, svincolato dopo l’esperienza al Chiasso.

 

Formazione. Franzini rischia di dover fare a meno degli infortunati Abbate e Pelizzoli, usciti anzitempo nella sfida di domenica scorsa a Como. Il Piacenza dovrebbe comunque schierarsi con un solido 3-5-2.

In porta, se Pelizzoli non recupera, ci sarà Miori.

Terzetto difensivo formato da Castellana (arcigno, con buona gamba), Silva (bravo in anticipo) e Pergreffi (mancino, forte nel gioco aereo). Se recupera Abbate, a lascargli il posto sarà Castellana.

Sugli esterni a destra Sciacca (intraprendente e bravo in fase offensiva) e a sinistra Dossena (esperto ed intelligente tatticamente).

A centrocampo la manovra passerà per i piedi del play Taugourdeau (bravo sui piazzati, pericoloso al tiro, 10 reti in stagione). Ai suoi fianchi capitan Matteassi (leader e anima della squadra, grande carica agonistica) e Saber Hraiech (dinamica mezzala italo-tunisina, che abbina alla quantità una discreta tecnica).

In avanti Romero (statuario centravanti di due metri, possente fisicamente, bravo di testa) e Nobile (tecnico e molto mobile).

Le alternative sono Masullo, Colombini e Di Cecco in difesa, La Vigna, Cazzamalli e Bertoli in mediana, Franchi, Razzitti e Tulissi in avanti.

 

il francese Taugourdeau contro Grossi nel match di andataPregi e Difetti. Il Piacenza, assieme alla Giana Erminio, è da considerarsi senza dubbio tra le più liete sorprese del torneo. In questo momento probabilmente è la squadra più in forma dell’intera Lega Pro, reduce da una striscia incredibile di sette vittorie consecutive, con 2 soli gol subiti e ben 17 realizzati. Da neopromossa ha inanellato una serie di ottime prestazioni ed egregi risultati (delle 7 vittorie, su tutte, brilla quella nel derby del Po, contro la Cremonese, per 3-0), che l'hanno portata a ridosso delle posizioni di vertice. Franzini ha forgiato un ottimo collettivo, sempre molto umile e nell’ultimo periodo con quel pizzico di sana malizia, che ha fatto sì di riuscire a portare dalla propria parte gli episodi chiave.

Il Piacenza gioca un calcio piacevole, cerca le giocate in ampiezza e sfrutta bene le corsie esterne. È formazione esperta, senza timori reverenziali, affronta a viso aperto tutti gli avversari. Il centrocampo si sta distinguendo rispetto altri reparti per quantità e qualità. Spicca su tutti Taugourdeau, che con prestazioni sempre sopra la media, si sta imponendo come uno dei migliori nel suo ruolo di tutta la terza serie. La difesa nell’ultimo periodo è sembrata sempre ben disposta e registrata mentre l’attacco, grazie soprattutto al contributo dei nuovi (Nobile e Romero su tutti), sta facendo vedere cose importanti. Nel secondo tempo di Como però, nonostante la doppia superiorità numerica, i biancorossi hanno palesato eccessivi problemi nel gestire la partita e si è avuta la sensazione, nonostante il risultato, che la squadra sia un po’ in calo fisico.

Se si vanno a guardare i numeri, Piacenza ed Arezzo hanno gli stessi gol segnati (42) e le stesse reti subite (30). Al ''Garilli'' gli emiliani hanno fatto un discreto cammino: 8 vittorie (la più recente l’1-0 alla Carrarese), 3 pareggi e 4 sconfitte (l’ultima datata 23 dicembre, per mano della Lucchese, per 2-1). Le reti realizzate sono 20, mentre 13 quelle subite.

 

Ultimo precedente. Risale al 9 dicembre 2006, campionato di serie B, quando i padroni di casa guidati da Iachini si imposero sull’Arezzo di Sarri, per 1-0, con goal di Daniele Cacia su calcio di rigore. All’andata invece gli amaranto di Sottili si aggiudicarono l’intera posta in palio per 1-0 grazie ad un gol di Solini ad inizio partita.

 

scritto da: Mauro Guerri, 31/03/2017





Como-Piacenza 1-2, le immagini della partita

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