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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
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Arezzo, ci siamo. Prima l'Olbia, dopo i play-off: ricominciare a vincere, ritrovare l'abitudine

Il conto alla rovescia è quasi terminato: gli spareggi per la serie B sono vicini e lì, nelle partite più importanti della stagione, conteranno la testa e le gambe. Bisognerà correre tanto ma soprattutto correre bene, essere concentrati ma senza farsi ossessionare dal peso del risultato. Poi la qualità dei singoli e l'oganizzazione di gioco faranno la differenza. Gli amaranto hanno dimostrato che possono coltivare ambizioni. E una bella prestazione sabato sarebbe il viatico migliore per il 14 maggio



Corradi, Erpen e Foglia salutano i tifosi amaranto a ViterboScene da finale di campionato. Alla faccia della sbandierata maggior competitività introdotta con l’allargamento dei play off, infatti, nei tre gironi (dove più dove meno) si assiste a partite assolutamente incolori come quella dell’Arezzo a Viterbo o dai risultati sorprendenti (come ben evidenziato con dovizia di numeri ed informazioni nel pezzo di ieri del direttore). E’ evidente che le squadre ormai certe di far parte del “gioco dell’oca” con tappa finale Firenze si siano organizzate per tarare la preparazione, far rifiatare i giocatori, non mettere a repentaglio le caviglie in vista del forsennato finale previsto dai soloni federali. Credo che sarebbe stato diverso se la formula fosse stata sempre quella dello scorso anno, con meno posti a disposizione e la necessità di lottarseli fino alla fine, ma tant’è; vuolsi così con quel che segue e poiché aspettarsi che questi dati inducano a riflessione equivale ad esercizio di pura utopia, teniamoci questo finale scialbo e continuiamo ad aspettare il 14 maggio quando si ricomincerà a fare sul serio.

 

Questo diventa un momento nel quale il ruolo dello staff tecnico (allenatore, ma anche preparatore atletico e direttore sportivo) diventa fondamentale. C’è da dosare bene la quantità e la qualità del lavoro inerente la parte atletica e (forse soprattutto) quella mentale nell’avvicinamento alla fase clou. Dovrebbe fare caldo (prima o dopo arriverà, nonostante questo ultimo colpo di coda dell’inverno) e tutti avranno nelle gambe molte partite. Non basterà correre, bisognerà anche correre bene, ovvero non sprecare energie e cercare di finalizzare con razionalità il gioco. L’aspetto psicologico poi può diventare decisivo. La concentrazione dovrà essere massima ma senza diventare ossessione per il risultato perché questo potrebbe essere anche più dannoso di una precaria condizione atletica.

 

il presidente Ferretti in tribuna sabato scorsoSul piatto della bilancia peseranno le qualità dei singoli e la capacità di organizzare la manovra sul campo, ma sarà importante anche una certa dose di leggerezza mentale; quella che ti fa trovare le giocate vincenti con apparente facilità, quella che non ti fa pesare il pallone come un macigno. Per usare una formula che fece la fortuna di Mitterand ai tempi della sua campagna elettorale per la presidenza francese, bisognerà avere la “force tranquille”, un compendio di convinzione, sicurezza nei propri mezzi, serenità. L’Arezzo ha tutti i numeri per dire la sua. Nei confronti diretti non ha mai sfigurato (anzi), il gruppo è compatto, la gente segue la squadra come da anni non accadeva. Siamo tutti pronti per questa nuova avventura. Difficile, snervante, ansiolitica ma affascinante. Si torna a giocare per qualcosa di importante e non ci può adesso essere spazio né per rimpianti né per recriminazioni. I bilanci si fanno alla fine. In tutto questo non dispiacerebbe una presa di posizione forte da parte dei vertici societari che indicasse come ,anche dalla poltrona di comando, ci si appresta a vivere questo momento. Già si rincorrono voci di mercato su Gemmi (lesto e convincente nello smentire) e presto spifferi ci saranno su altri come è normale in questa fase della stagione. Allora un intervento del presidente (auspicabilmente di sostegno alla prossima battaglia con conferma di ambizioni) darebbe un senso in più a tutta questa attesa.

 

Nel frattempo si avvicina l’Olbia e, dato che a forza di pensare al 14 maggio e seguenti, ci siamo ritrovati scalzati dal Livorno sula terza piazza, occorrerà ritrovare compattezza e vittoria. Intanto perché il successo in casa manca da un mese e mezzo, poi perché la svagatezza in mezzo al campo piace poco a tutti noi. L’avversario arriverà caricato da due successi di fila e con la voglia di salvarsi, quindi non regalerà niente. Ma noi di motivi e di voglia dobbiamo mettercene di più; dal riscatto dell’infelice andata, alla salvaguardia di quel flebile vantaggio sul Padova ( a proposito, sarebbe scontro da brividi e di alto livello fin da subito), alla caccia al gol numero 17 del Mosca. Ricominciamo a vincere, per ritrovare l’abitudine e tenercela stretta per un mese ancora.

 

scritto da: Paolo Galletti, 04/05/2017





Arezzo a Badia al Pino. Sabato ultima con l'Olbia

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