SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Il pessimismo della ragione, l'ottimismo della speranza, l'arringa di Moscardelli alla sud
Quattro vittorie nelle ultime quattordici giornate, due sconfitte casalinghe consecutive, il terzo posto sfuggito e il piazzamento come miglior quarta anche: l'Arezzo ai play-off ci arriva male, assuefatto a un tran tran di prestazioni sbiadite come quella di ieri. Però la partita con la Lucchese avrà tutto un altro contorno e la squadra ha dimostrato di possedere le qualità per fare bene. Il capitano, dopo la sconfitta contro l'Olbia, si è preso una grossa responsabilità e per questo merita una settimana di credito assoluto: perché adesso vincere è troppo importante
TweetSe c'era un sistema sfibrante e catatonico per preparare i play-off, l'Arezzo l'ha imbracciato in pieno. Negli ultimi tre mesi di campionato la squadra ha dilapidato un patrimonio di punti accumulato con fatica e merito ed è riuscita, nell'ordine, a perdere il terzo posto, a perdere il piazzamento come miglior quarta, a nebulizzare l'entusiasmo che si era creato nell'ambiente e ad assuefarsi a un tran tran di prestazioni sbiadite e incolori.
Come sempre, al di là delle opinioni, sono i numeri a fare fede: 14 partite, da febbraio a oggi, e soltanto 4 vittorie, cui vanno aggiunti 5 pareggi e ben 5 sconfitte, due delle quali rimediate in casa una di seguito all'altra contro Prato e Olbia. L'Arezzo ha conquistato 15 punti nelle prime 5 giornate del girone di ritorno e appena 17 nelle successive 14. La flessione è netta e incontestabile e avvolge tutti i dati, anche quelli dei gol segnati (13 appena) e dei gol subìti (14, uno a partita).
Gli amaranto si presentano ai play-off con un rendimento tutt'altro che esaltante e soprattutto con un'involuzione marcata dal punto di vista mentale dopo Pasqua. Zero reazione dopo il gol del 2-1 del Prato, rendimento piatto a Viterbo, qualche sprazzo e di nuovo zero reazione dopo il gol dell'Olbia. Sono parametri significativi e testimoniano la classica spina staccata, cioè il peggiore dei mali che una squadra può avere.
Se poi si passa ad analizzare il rendimento dei singoli, il quadro non migliora granché, perché non c'è nessuno che arriva agli spareggi in formissima, neanche Moscardelli che ha tirato la carretta per settimane intere. Borra, Muscat, Sabatino, Bearzotti, il Foglia del primo tempo di ieri sono quelli più vivaci, ma gli altri devono recuperare in fretta la brillantezza psicologica d'inizio stagione, quando l'Arezzo (seppure in modo altalenante) dava di sé un'immagine molto migliore.
E proprio da lì, da quello che è stato seminato in autunno e inverno, bisogna ripartire. ''I play-off sono un'altra storia'' è un mantra che ci ripetiamo tutti da diverso tempo, ma nulla succede per caso. Questa settimana sarà fondamentale per impostare un certo tipo di lavoro, per caricare le batterie e ripescare quelle energie che ultimamente sono rimaste sotto traccia. Altrimenti lo gara secca con la Lucchese, ancorché protetta dal doppio risultato a favore, non sarà diversa da quelle con Prato o Olbia.
Se la ragione spinge da una parte, verso qualche preoccupazione incalzante, la speranza (fondata su presupposti concreti) alimenta un fondato ottimismo. Ed è giusto che squadra e pubblico si presentino al via con una buona dose di fiducia, perché le qualità l'Arezzo ce l'ha eccome, perché i colpi per andare avanti fanno parte del dna di diversi giocatori e perché l'atmosfera sarà completamente diversa. Ieri a fine partita si è registrato l'unico scampolo di ardore agonistico da diverso tempo in qua: Moscardelli ha ''arringato'' la curva e ha preteso l'applauso dei tifosi per tutta la squadra nonostante la sconfitta. Il Mosca ha tirato la corda un bel po', da capitano verace, e si è preso una grossa responsabilità. Proprio per questo si merita sette giorni di credito assoluto: vincere con la Lucchese è troppo importante.
scritto da: Andrea Avato, 07/05/2017
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