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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
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Riccioli si fa sentire a Firenze: ''Play-off da cambiare subito. E non toglieteci altri over''

Il direttore generale amaranto ha partecipato ieri all'assemblea dei club che ha preceduto il sorteggio per i quarti di finale: ''La formula degli spareggi per la B è penalizzante sia sul piano sportivo che amministrativo. Non è giusto che squadre arrivate a centroclassifica e società inadempienti abbiano gli stessi diritti di club virtuosi. Inoltre non è pensabile ridurre ulteriormente le rose né i contributi della mutualità: l'Arezzo ha investito più di due milioni di euro''. In caso di tagli, possibile sospensione dell'attività agonistica. Unanimità sul ritorno al vecchio nome: la Lega Pro si chiamerà serie C



il dg amaranto Andrea RiccioliC'era anche il dg Andrea Riccioli all'assemblea dei club a Firenze che si è svolta ieri. L'Arezzo è fuori dai play-off e il sorteggio se l'è bevuto come un calice amarissimo, ma l'argomento resta in cima alla lista delle priorità. L'eliminazione contro la Lucchese, ancorché limpida sul piano tecnico, ha messo in luce le incongruenze di una formula che penalizza all'eccesso le squadre più meritevoli durante l'annata regolare.

 

''Ho fatto presente a tutti - ha detto Riccioli - che i play-off così strutturati non hanno senso. Punto primo: non c'è meritocrazia sul piano sportivo. Una squadra che chiude a metà classifica non può avere lo stesso diritto di ambire alla B di una squadra che è arrivata seconda. Se davvero si vuole allargare la base di partecipazione agli spareggi fino alle decime in graduatoria, allora bisogna introdurre una forbice che riporti un po' di razionalità. Si sono giocate partite tra formazioni separate da venti punti, non è giusto né logico.

Punto secondo: società penalizzate durante la stagione per inadempienze varie, che non sono in regola con i pagamenti, non possono accedere ai play-off e magari eliminare società virtuose che non hanno saltato una scadenza. Il presidente Gravina ha capito che bisogna cambiare sistema e dalla prossima assemblea si lavorerà per modificare le regole. Su questo c'è massima condivisione''.

 

Quello dei play-off non è stato l'unico tema toccato ieri. C'è anche la normativa sugli over che tiene banco, con la proposta di Gravina di ridurre il tesseramento, fin dalla prossima stagione, a 14 giocatori nati prima del 1995.

''L'Arezzo non è d'accordo - ha spiegato Riccioli. Abbiamo dei contratti da rispettare e molti altri club sono nella nostra stessa condizione. Inoltre non è questo il metodo migliore per alzare la competitività e la qualità del torneo, né possiamo pensare che vengano tagliati i contributi della legge Melandri. Quest'anno una decina di club ha investito fino a un milione e 200mila euro, una quindicina fino a due milioni e tutti gli altri, compreso l'Arezzo, sopra i due milioni. Il tutto a fronte di contributi dalla A e dalla B che variavano tra i 500mila e i 700mila euro''.

L’assemblea ha ritenuto non accettabile l’ennesimo taglio sulle risorse derivanti dalla mutualità e ha deliberato di sospendere qualsiasi tipo di attività agonistica della stagione 2017-2018, se non dovessero essere definite linee guida e progetti di prospettiva del sistema calcio, che rispettino il grande impegno e sacrificio profusi da tutte le società della Lega Pro per assicurare migliori condizioni di sostenibilità. 

 

Approvata all'unanimità la delibera per il cambio del nome: la Lega Pro tornerà a chiamarsi serie C. ''Siamo nati come serie C – ha detto Gravina – siamo identificati da tifosi ed appassionati con il nome originario, che è identità''.

 

scritto da: La Redazione, 26/05/2017





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