SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Gol, pali, gioia sfrenata, la maglia azzurra. La storia di Daniele Crescenzo
Il centrocampista romano e romanista (il suo idolo è De Rossi, il modello è Brighi) ha già segnato 5 volte in maglia amaranto, centrando 6 legni. Finora è stato uno dei più positivi, al punto che è uno di quegli under che giocherebbe anche se la regola sugli under non ci fosse. Il titolo nazionale Allievi con la Tor Tre Teste, l'Eccellenza a 16 anni, l'arrivo in amaranto, la nostalgia di casa. E adesso le prime apparizioni con la Nazionale under 18
TweetCinque gol segnati e sei legni colpiti. Daniele Crescenzo è un bomber aggiunto, una punta in più che si inserisce da dietro e la mette dentro. Nato a dicembre del ’93, centrocampista tuttofare, un po’ mediano e un po’ mezz’ala, recuperatore di palloni e finalizzatore, è uno di quegli under che giocherebbe titolare anche se la regola degli under non ci fosse. Non ha centimetri in abbondanza ma ha cattiveria agonistica, quella che all’Arezzo è mancata in qualche partita chiave.
Qualità e quantità, una bella castagna da fuori area, movimento senza palla: sono le caratteristiche che gli hanno consentito di mettere in porta gol pesanti, dopo un intero girone di andata in cui prendeva pali e traverse o i portieri gli facevano il miracolo. Poi a Sansepolcro si è sbloccato con un diagonale di destro e si è arrampicato sulla rete di recinzione. Di là c’era Rubechini, squalificato, che per festeggiare in egual modo si è aperto la mano. Lui invece ha beccato solo il giallo per gioia smodata. Col Castello ha concesso il bis, ribadendo in rete una traversa di Cissé. Ed è corso ad abbracciare Fabio Tocci, l’allenatore della Juniores che gli fa quasi da tutor. Crescenzo è così, gioca in apnea e quando segna, scarica l’adrenalina. A Monte San Savino, dopo il tiro dell’1-0, fece il gesto della mitraglia ai tifosi di casa che poco prima l’avevano preso a male parole. Apriti cielo, venne fuori un casino gigante. Lui non si è mai pentito, anzi la foto di quell’esultanza a pollici e indici spianati l’ha messa come immagine-profilo sui social network. “Hanno insultato me e tutti i miei parenti” disse a caldo. E oggi, sicuro, la pensa ancora allo stesso modo. Con lo Spoleto ha aperto le marcature un’altra volta e ha preso a calci il cartellone della pubblicità, mentre Mencarelli lì accanto se la rideva, non solo per avergli fatto l’assist. Poi c’è il gol di domenica, il pareggio al 95esimo, la maglia sfilata di dosso e la corsa sfrenata sotto la tribuna (dei tifosi amaranto però). E Bucchi e Bacis e gli altri a tirarlo per la collottola, perché c’erano rimasti pochi secondi e bisognava provare a vincere. Ma Crescenzo era in trance agonistica e va beh, poteva restare lucido, però a 18 anni ci sta. E poi fare gol e andare fuori di testa è la sensazione più bella del mondo.
Nato nel quartiere Primavalle, cresciuto nell’Aurelio, tre stagioni fa è passato alla Nuova Tor Tre Teste. Insieme a Pucci e Bozzoni ha vinto il titolo nazionale Allievi. E l’anno scorso, ancora minorenne, ha messo insieme 29 presenze e 2 gol in Eccellenza. Martucci l’ha soffiato alla Nocerina, che lo voleva per la Primavera. E Martucci ci ha parlato a lungo durante la sosta di Natale, perché Crescenzo voleva mollare. Nostalgia di Roma, nostalgia della famiglia, stare ad Arezzo era diventata più dura del previsto. E’ un’età particolare quella, servono punti di riferimento. Il pallone lo è, anche se dopo le partite c’è sempre la vita reale da vivere.
Adesso per lui, tifoso romanista che ha De Rossi come idolo assoluto e Matteo Brighi come calciatore modello, è arrivata la convocazione con la Nazionale dilettanti under 18. Oggi amichevole a Macerata, settimana prossima il torneo Roma Caput Mundi, con l’inno di Mameli prima delle partite. Una grande soddisfazione, forse ancor più grande che togliersi la maglia e urlare a squarciagola per un gol.
articolo pubblicato sul Nuovo Corriere Aretino
scritto da: Andrea Avato, 07/03/2012
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Commento 2 - Inviato da: Moderato, il 07/03/2012 alle 12:03
Ma oggi mi sbaglio o sono a Coverciano anche due ragazzini della Juniores? si tratta di Parigi e Morello mi pare.
Commento 3 - Inviato da: il ferro, il 07/03/2012 alle 12:49
lo dico dall'inizio. anche se non fosse under chi lo leva dai titolari questo....gioca con testa e palle. sembra un veterano. poi però gli manca "mammaroma"......te se adotta noi!!
E L'AZZURRO è L'AZZURRO(anche se è il colore di quei conigli dei savoia) MA SE CE LO ARDANNO ROTTO.....poi ce prestano de rossi quello vero....ce serve più a noi che all'under 18.....
Commento 4 - Inviato da: il ferro, il 07/03/2012 alle 12:51
...ah,e a regola doveva essere in doppia cifra coi gol.
mi fa strano che per la gente della tor tre teste(giornalisti e altri che scrivevano sui blog locali) il gioiellino era bozzoni......che magari esploderà prima o poi,ma che per ora si becca la juniores....
Commento 5 - Inviato da: taxiamaranto, il 07/03/2012 alle 13:06
Complimenti giovane amaranto,hai la grinta giusta i piedi buoni,e se quando segni ti esalti e esalti la maglia amaranto.......fai proprio bene,bravo Crescenzo.
Commento 6 - Inviato da: il ferro, il 07/03/2012 alle 21:32
ma infatti giocano insieme perchè i due ruoli sono diversi......
Commento 1 - Inviato da: bravoo, il 07/03/2012 alle 11:52
Nulla da dire o gia detto piu di una volta...baby con i fiocchi..con caratteristiche originali...fara starda..e ad arezzo a avuto un rendimento alto e costante...grande daniele....