SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Quella volta che... a Osimo non c'era un posto per mangiare
7 gennaio 1996, gli amaranto di Cosmi vanno a giocare nelle Marche col solito, numeroso gruppo di tifosi al seguito. La partita finisce bene: 3-1 grazie alla doppietta di Battistini e alla punizione di Mattoni, coi sostenitori locali che esultano solo per pochi minuti dopo il momentaneo pareggio. Grandi ricordi di quel giorno: la bandierine biancorosse dei calci d'angolo e una città che sembrava disabitata la domenica mattina, senza nemmeno un bar aperto per farsi un panino
TweetStagione 1995/1996, quella del rilancio, della rinascita dell’Arezzo, della magnifica cavalcata durata una stagione e terminata con la vittoria del Campionato Nazionale Dilettanti. L’ex campione del mondo Francesco Graziani guidava la società, e come timoniere scelse Serse Cosmi. Partiamo dal presupposto che all’epoca ero molto piccolo, ma ricordo ugualmente le immagini delle partite dell’Arezzo; la stagione precedente gli amaranto giocarono a Ponte San Giovanni una delle prime gare del torneo, e i padroni di casa della Pontevecchio acciuffarono il pari nel finale. L’allenatore corse lungo tutto il lato lungo del campo per andare a far festa coi suoi ragazzi, perché la piccola società umbra era riuscita a strappare il pari al blasonato Arezzo, ma questo gesto di gioia a me rimase un po’ antipatico sul momento. Quell’allenatore era Serse Cosmi appunto, e l’unica cosa che sapevo di lui all’epoca era questo episodio appartenente stagione precedente. Poi con i fatti e le parole, il rapporto con Cosmi è diventato quello che tutti sappiamo, ed è partito tutto proprio dalla stagione del suo approdo ad Arezzo. Bello anche il racconto di Pierfrancesco Battistini (bomber di quell’anno) su Amaranto Story, che descrive l’aspetto di Cosmi vestito “da pirata” e sdraiato su un divano durante il mercato del calcio dilettantistico a Perugia. E’ bellissimo anche il racconto della serata precedente al big match del Comunale contro il Sansepolcro, passata da allenatore e giocatori al luna park sui go – kart. Nei racconti e nei ricordi di quella stagione, si sente tantissimo lo spirito di gruppo che portò alla vittoria finale, uno spirito quasi “ruspante”, ma estremamente adatto al clima della categoria. Molte volte in passato giocatori o allenatori spocchiosi, o eccessivamente rigidi, non si sono calati nella parte e non hanno ottenuto i risultati desiderati, mentre una persona come Cosmi, abituata ai campi di periferia, alle battaglie nei luoghi più improbabili, servì da collante per tutto il gruppo. E per parlare di luoghi improbabili, la trasferta di Osimo del 7 gennaio 1996 fu una delle più particolari. Osimo è un paese di circa 30.000 abitanti, nel quale sono stati firmati i “Patti di Osimo” nel 1975, riguardanti la definitiva demarcazione dei confini tra Italia e Jugoslavia, quindi non sarà Milano, ma un minimo di rilevanza storica ce l’ha. Il problema è che all’epoca, dopo il viaggio in automobile, arrivati in paese in tarda mattinata non abbiamo trovato un posto per pranzare: ristoranti, bar, tavole calde, niente. Sinceramente non mi è mai capitato di trovare un intero paese sbarrato, sembrava quasi disabitato, non so se per un’abitudine dell’epoca o per paura di atti di vandalismo dati dall’invasione di tifosi aretini.
Io e tutta la mia famiglia eravamo quasi scioccati da questo fatto, perché non ci capacitavamo di come tutto fosse chiuso; alla fine siamo ridotti a dover mangiare un panino comprato in un bar aperto non so per quale miracolo, in piedi vicino a dei cassonetti all’ingresso del locale. Sembra un’invenzione ma è così, e a me questa cosa è rimasta impressa tantissimo, molto più del campetto nel quale si disputava la partita, della piccola tribuna che ci ospitava. Inoltre i tifosi amaranto al seguito erano anche molti (mi sembra sui 500) e mi domando se qualcuno si è ritrovato nelle nostre stesse condizioni o se tutti si erano premuniti coi pranzi al sacco. Fortunatamente la partita andò bene, molto bene, perché vincemmo per 3-1 con una doppietta di Battistini intramezzata dal gol di Mattoni, e tra i tanti sostenitori amaranto l’entusiasmo era altissimo. Dopo il nostro vantaggio l’Osimana, che indossava una casacca giallo rossa a strisce verticali, pareggiò scatenando l’euforia dei propri tifosi. Ovviamente come in ogni campo che visitavamo in quella stagione, i giocatori avversari disputavano la partita della vita e davano l’anima, e anche i tifosi si scaldavano particolarmente anche perché era sempre cospicuo anche il numero di aretini al seguito, e gli screzi verbali erano abbastanza marcati. In quell’occasione, a spegnere gli animi degli spettatori marchigiani, ci pensarono prima Mattoni e poi di nuovo Battistini, per il 3-1 definitivo. Della partita ricordo poco altro, vista la giovanissima età, se non che mi persi il gol del pareggio dell’Osimana perché andai in bagno, e che i paletti delle bandierine del calcio d’angolo erano bianco rosse. Prima e ultima volta che le viste.
scritto da: Daniele Turchini, 07/03/2012
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Commento 2 - Inviato da: Toni, il 07/03/2012 alle 14:51
Ricordo un albero in mezzo al nostro settore....
Commento 3 - Inviato da: il ferro, il 07/03/2012 alle 18:10
io mi ricordo un freddo bussone e diverse litigate......i marchigiani in genere sono sempre piuttosto rognosi.
comunque fatti un giro a arezzo la domenica mattina di un 7 gennaio qualsiasi.....se trovi un ristorante aperto è un miracolo. se te va bene trovi un kebab(bono,eh).....o una pasticceria,ma bar e ristoranti il 7 gennaio di domenica.......non è solo nella piccola Osimo....
Commento 4 - Inviato da: Amaranta, il 07/03/2012 alle 20:38
Io non ci sono stata, peccato!!
Commento 5 - Inviato da: Andrea Avato, il 08/03/2012 alle 10:31
PER TONI (2)
E' vero!!!!
Commento 1 - Inviato da: Andrea Avato, il 07/03/2012 alle 13:54
Io di quel giorno ricordo che una bottigliata volò da un settore all'altro della tribuna, divisa tra tifosi locali e tifosi ospiti. Ogni volta che si giocava nelle Marche, era rumba. Nel filmato di Amaranto story, i gol di Osimo sono da 16m15s a 16m 49s