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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Andrea, Roberto e Davide in un pub di Dublino
NEWS

Lo zibaldone della trasferta di Pagani. Pugni, sirene, scorte e premi Nobel

Lo zibaldone della trasferta di Pagani, dove tutto quello che è accaduto fuori dal campo sembra finzione e invece non lo è.



in fuga da Pagani con la scorta Lo zibaldone della trasferta di Pagani, dove tutto quello che è accaduto fuori dal campo sembra finzione e invece non lo è.
A come autostrada. Casello di Nocera-Pagani, pedaggio 23 euro e 80. Metto 20 euro, poi mancano gli spiccioli. Siamo in tre in macchina ma nessuno ne ha a sufficienza. Si potrebbe cercare meglio dentro il portafogli, solo che gli altri due hanno fretta di andare a pranzo. “Paga con dieci euro” mi dicono. Purtroppo seguo il consiglio. E la macchinetta mi dà il resto in monete da 50, 20 e 10 centesimi. Sembrava una slot machine.
B come bomba. Un botto clamoroso, i muri della sala stampa che tremano. Esco fuori e dalle scalinate che portano alla tribuna, scorgo in lontananza tifosi che si menano e sassi che volano, in mezzo a urla e tonfi sordi, come di vetri che si rompono. E quel botto ancora nelle orecchie. Scene brutte, con degli amici che sai essere là in mezzo e l'impossibilità di adoperarsi per far cessare quel casino.
C come carabinieri. Impacciati, assenti, numericamente scarsi, travolti dagli eventi. In tribuna stampa non c'erano, a scortare i tifosi dell'Arezzo verso il pullman erano in tre di numero, a redigere un solerte, dettagliato, sgrammaticato e poco credibile comunicato stampa, forse erano di più. Forse.
E come Eziolino Capuano. Contro l'Arezzo non vince mai, però fa tanto casino. Eppure, protestate pure, a me Capuano sta simpatico.
F come fragole. Dopo l'antipasto e una buona frittura, ordiniamo le fragole. Ce le portano tutte intere. Forse mangiate a morsi rendono di più, o forse in quella zona la frutta è buona tutta, fatto sta che se ce ne avessero servito un altro chilo, l'avremmo fatto fuori in due balletti.
Caracciolo e Chianese non se le mandano a direG come gol. E se l'Arezzo avesse segnato un gol all'ultimo minuto?
H come hostess. Se Dio vuole, qualche ricordo positivo resterà in memoria. Una bionda e una castana, jeans attillati e tacco alto. Entrambe attrezzate, se mai lo volessero, per pubblicizzare i noti wonderbra, hanno rifornito la tribuna di pasticcini e bicchierini di limoncello. Ho sperato di incrociarle nell'intervallo o a fine partita, ma si erano volatilizzate. Un vero peccato. Chissà come si chiamavano...
I come impazzimento. I tifosi dell'Arezzo, conosciuti ai quattro angoli del pianeta come barbari della peggior specie, sono impazziti improvvisamente, tutti insieme, al momento di abbandonare lo stadio di Pagani. Come si legge nel dettagliatissimo comunicato stampa dei militi di Nocera, i facinorosi hanno, nell'ordine: aggredito due addetti alla sicurezza, provocando loro varie contusioni; danneggiato un'autovettura Opel Agila; aggredito tre carabinieri con bastoni e pietre, causando anche a loro altre dolorose contusioni; ingaggiato una fitta sassaiola con i tifosi locali; danneggiato una Lancia Y con il lancio di oggetti dal pullman. Tutto ciò senza alcun motivo. La zona di viale Armando Diaz è stata immediatamente posta in quarantena dalle autorità sanitarie: si teme che il virus dell'impazzimento possa diffondersi tra la popolazione a una velocità tripla dell'influenza suina!
M come Massimo Gianni. E' un amico prima che un collega, gli voglio bene perché è un bravo ragazzo e mi mette sempre di buon umore. Quando ho sentito il trambusto provenire dalla sala stampa accanto al mio box, ho subito pensato: “vai, c'è Massimo di mezzo”. E così era, purtroppo. E' assurdo che ti mettano le mani addosso mentre tu stai facendo solo il tuo lavoro. Però lui, nonostante tutto, stoicamente ha ripreso il collegamento e ha commentato la partita fino alla fine. E durante il viaggio di ritorno il suo cellulare squillava in continuazione come quello di Obama.
N come nemmeno uno. Quanti di quei valorosi difensori della causa amaranto, che all'andata presero a male parole Capuano in tribuna, costringendolo a cambiare postazione tre volte, sono venuti a Pagani domenica? Quanti di quei coraggiosi assaltatori del fortino nemico, si sono presentati a Pagani per dare prova del loro animo integerrimo e riscuotere il credito accumulato? Nemmeno uno. I classici leoni da circo.
P come premio Nobel per la medicina. Assegnato al medico dell'ospedale di Pagani, il quale ha diagnosticato agli automobilisti della Lancia Y di cui sopra uno stato ansioso da aggressione, patologia della quale i più grandi luminari del mondo ignoravano l'esistenza. Fino a due giorni fa.
Q come quarto. L'Arezzo chiuderà, salvo sorprese, al penultimo posto della griglia play-off. Per andare in finale dovrà vincere almeno una delle due partite e comunque segnare un gol in più dell'avversario, presumibilmente il Crotone. Considerando come sono andate a finire in questi anni gli scontri diretti con i calabresi, si profila un festival del gol. Speriamo di divertirci.
Mancini e Vigna si abbracciano a fine matchR come rosa. Quella che portava all'occhiello Piero Mancini, il quale ormai si è calato alla perfezione nel ruolo di presidente-accompagnatore-tifoso. La settimana scorsa, dopo aver seguito la partita dalla panchina, aveva salutato la Minghelli da lontano. A Pagani si è seduto di nuovo vicino a Cari, quindi è andato insieme ai giocatori fin sotto il settore ospiti, abbracciandosi con i calciatori, che ormai chiama affettuosamente i ragazzi. Ai play-off, se le cose fileranno lisce, potrebbe stupire tutti esultando senza freni come Tardelli a Madrid nell'82.
S come sirena. Incolonnati nel piazzale interno dello stadio: il pullman della squadra, il pullmino dei magazzinieri, l'auto del presidente Mancini e la nostra Clio presa a nolo. Davanti e dietro, camionette dei carabinieri. Prima di partire, un milite dell'Arma scende dalla macchina per controllare la situazione. Apre lo sportello e la sirena blu dal tettuccio rotola per terra. Ci guardiamo e non diciamo niente, ma pensiamo la stessa cosa: e questi ci dovrebbero scortare?
T come Taccola e Terra. In campo hanno fatto scintille e il capitano della Paganese, dopo la doccia, era ancora contrariato. Nel piazzale dello stadio accusava Terra di avergli dato del morto di fame e non riusciva a mandarla giù. 39 anni Taccola, 31 Terra. Ma quando c'è di mezzo un pallone si continua a litigare come dei ragazzini.
U come uscita sotto scorta. Le forze dell'ordine, dopo il casino scoppiato tra i tifosi, decidono che possiamo abbandonare lo stadio. Ci incolonnano nei pressi del cancellone, piazzano alcuni mezzi davanti, altri dietro, poi aprono e via a sirene spiegate. Un casino della Madonna per qualche chilometro, fino all'imbocco dell'autostrada. Un casino anche un po' esagerato, perché alla resa dei conti non ci ha considerato praticamente nessuno. Era meglio se la scorta l'avevano fatta ai tifosi.
V come velata minaccia. Intervallo della partita, Massimo Gianni racconta al responsabile della sala stampa la dinamica del fattaccio e chiede se ci siano in giro i carabinieri per sporgere denuncia. Lì accanto c'è anche un signore attempato, sui 60 anni, non molto alto, col baffetto e il vestito gessato, un anellone al dito e un mozzicone di sigaro in bocca. Guarda Massimo di sbieco e dice: “I carabinieri non ci stanno in questo paese”. Pausa. “Sono tutti morti”. Il tono è raggelante. Il responsabile della sala stampa, allibito pure lui, lo ha fatto allontanare.
Z come zibaldone. Prossimo appuntamento, Crotone. Dove ci sarà in ballo la finale play-off. Non so se mi spiego.

scritto da: Andrea Avato, 12/05/2009