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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Samuele e Marco al Vicente Calderon di Madrid
NEWS

Esperimenti in C: cinque sostituzioni a partita. Tavecchio: ''Terza serie a 36 squadre''

Firmato il provvedimento, per adesso in via sperimentale, che introduce la possibilità di ricorrere a due cambi in più in ogni partita. I break consentiti però saranno soltanto tre. Il presidente della Figc ha anche delineato il suo progetto di riforma del calcio: ''Serie A e serie B con 18 club, due gironi da 18 in serie C. Sarebbe la soluzione ideale per ripartire i fondi e scongiurare fallimenti e problemi finanziari''



E' ufficiale: da quest'anno in serie C le sostituzioni a partita in corso diventano cinque. Ogni allenatore, se lo ritiene opportuno, potrà quindi cambiare quasi la metà dei giocatori in campo, cominciare la gara con una formazione e arrivare al novantesimo con un undici completamente diverso. 

Il provvedimento, in via sperimentale, avrà vigore in tutte le manifestazioni della terza serie: campionato, coppa Italia, supercoppa, play-off e play-out. La particolarità, che renderà la procedura un po' più laboriosa, è un'altra: le panchine avranno a disposizione soltanto tre break di gioco per effettuare le cinque sostituzioni. E quindi per due volte, nell'eventualità, i calciatori dovranno essere cambiati a coppie.

Il documento che ufficializza la novità è stato firmato dal presidente federale Carlo Tavecchio e pubblicato ieri sul sito della Figc.

 

Tavecchio, nel corso di un'intervista alla Rai, ha anche delineato il suo progetto di riforma del calcio italiano: "A mio avviso, l’ideale sarebbe arrivare ad una serie A a 18 squadre, una B ugualmente a 18 e una serie C con due gironi da 18. Sarebbe un rapporto perfetto per il riparto dei fondi, la gestione autonoma e la patrimonializzazione delle società, ed eviterebbe certe figure che stiamo vivendo in questi anni, con fallimenti e problemi finanziari.

Col tempo ci possiamo arrivare, in un’ipotesi triennale. Gli organismi decisionali sono però in capo alle assemblee e non è facile che le dieci squadre della parte destra della classifica di A accettino di perdere due posti. Bisogna trovare meccanismi con cui arrivare a questo. Oppure bisognerà anche intervenire d’imperio".


scritto da: La Redazione, 22/08/2017





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