SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Gemmi ha scelto Pavanel. A Verona era il mago del vivaio. Esordiente in C. Ama il 4-3-3
Il nuovo tecnico amaranto è reduce da un quinquennio con le giovanili dell'Hellas: alla guida della Primavera ha raggiunto due traguardi storici per i gialloblù come la finale del torneo di Viareggio e i play-off di campionato. Cinquant'anni a dicembre, ha allenato le prime squadre in Eccellenza e serie D, mai nei tornei prof. Il direttore sportivo dell'Arezzo, che lo aveva corteggiato già in passato, però non ha avuto dubbi e ha puntato da subito su di lui
TweetL'Arezzo ha scelto Massimo Pavanel. Sarà lui a prendere il posto di Claudio Bellucci in panchina dopo l'esonero di questa mattina. Una decisione caldeggiata e sostenuta con forza dal direttore sportivo Roberto Gemmi, che di Pavanel ha grande stima fin dai tempi in cui hanno lavorato insieme a Verona.
Con l'Hellas il neo tecnico amaranto ha vissuto cinque anni di grandi soddisfazioni e risultati, guidando prima gli Allievi e poi per un quadriennio la Primavera, con cui ha raggiunto la finale del torneo di Viareggio (poi persa contro l'Inter nel 2015) e i play-off del campionato pochi mesi fa, traguardo mai centrato dai gialloblù. La crescita dei ragazzi alle sue dipendenze e la professionalità dimostrata gli avevano cucito addosso l'etichetta di mago del vivaio.
Cinquant'anni a dicembre, originario di Portogruaro, Pavanel ha lasciato il Verona in estate, nonostante il contratto in essere, perché intenzionato a misurarsi con il calcio dei grandi. L'Arezzo lo aveva corteggiato già nel 2016, ma il tecnico scelse di restare per un altro campionato in gialloblù e portare a termine il progetto tecnico avviato in precedenza.
Stavolta è diverso. Pavanel ha detto stop alla prima parte della sua carriera e si è rimesso in gioco. A giugno aveva avuto contatti con la Triestina (che poi ha optato per Sannino), con il Padova, con il SudTirol e con la Pro Vercelli, oltre che con l'Arezzo. Sulla panchina amaranto ci arriva adesso, in una situazione tecnica e ambientale non proprio idilliaca, con una rosa da rimettere in carreggiata e una tifoseria delusa dai risultati oltre che sfiduciata dagli ultimi eventi.
Anche lui, come Bellucci, è un esordiente in serie C. La differenza è che Pavanel qualche prima squadra l'ha già guidata, anche se nei dilettanti: prrima di cimentarsi con i settori giovanili a Trieste e Verona, ha diretto Sanvitese, Itala San Marco Gradisca e Pordenone in serie D, oltre al Monfalcone in Eccellenza. Chi lo conosce bene, lo descrive come un tecnico di personalità, dal carattere forte e che tatticamente predilige il 4-3-3 con la variante del 4-3-1-2.
E' chiaro che la serie C è molto diversa. Che subentrare presenta sempre dei rischi. Che il contesto amaranto, in questo momento, non è semplice da gestire. E che Pavanel dovrà convivere, almeno inizialmente, con una certa dose di scetticismo. Gemmi però non ha avuto dubbi e la prima scelta, fin da subito, è stata Pavanel. Il direttore sportivo ha così messo un timbro forte sulla gestione tecnica di quest'annata. I risultati diranno se il percorso imboccato è quello giusto.
Pavanel è il il quinto allenatore amaranto dopo il ripescaggio nei prof. Prima di lui Capuano, Bucaro, Sottili e Bellucci.
scritto da: Andrea Avato, 19/09/2017
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