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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Samuele a Melbourne - Australia
NEWS

Arezzo bello soltanto a metà. Fuoco e fiamme, poi il crollo e il solito golletto al passivo

Intensità, ritmo, uscite manovrate palla a terra, pressione alta, tiri in porta, sovrapposizioni, cattiveria nei contrasti: peccato che è durata un tempo e basta, prima di una metamorfosi inspiegabile che è dipesa dalla testa, dalle gambe o dal modulo? La risposta è enigmatica e stavolta Pavanel non ha portato benefìci dalla panchina. Le assenze di Sabatino, Cutolo e anche Yebli hanno pesato, in attesa di capire se e quando sarà disponibile Cellini. Certo è che se Corradi avesse segnato la metà dei gol che avrebbe potuto segnare da quando è ad Arezzo, oggi chissà...



Disanto in azione nel secondo tempo1. Una partita così non si vedeva da chissà quando. Intensità, ritmo, uscite manovrate palla a terra, pressione alta, tiri in porta, sovrapposizioni, cattiveria nei contrasti. Peccato che non ha prodotto neanche un gol (il calcio è veramente subdolo). E peccato che è durata un tempo solo.

2. Il cambio gioco di Moscardelli a smarcare Corradi, cinquanta metri più avanti, con palla sulla corsa, dovrebbe essere utilizzato come video motivazionale dentro le squadre di calcio e anche dentro le banche, al posto di quei filmatini che girano ultimamente sul web. La grande bellezza.

3. Se Corradi avesse segnato la metà dei gol che si è divorato, o che semplicemente ha fallito, a tu per tu con i portieri avversari, oggi forse avremmo un play-off diverso alle spalle. E ieri l'Arezzo avrebbe battuto l'Olbia.

4. Siccome Corradi non merita che gli venga buttata la croce addosso, va anche detto che è stato il migliore in campo. E che la sua interpretazione del ruolo di quinto a sinistra sta producendo effetti dirompenti. Pontedera e Olbia sono due indizi, manca il terzo e poi potremo parlare di un giocatore trasformato. In meglio.

5. Merito anche all'Olbia, che ha mostrato un calcio propositivo anche quando era in difficoltà e barcollava. L'uno-due Ragatzu-Ogunseye nel primo tempo, con tiro in porta parato da Borra, è uno sprazzo di bel calcio. In C non si vedono spesso le due punte combinare sullo stretto. Cosa che Moscardelli e Cutolo, quando tornerà, potrebbero invece fare alla grande. 

 

 

6. Una metamorfosi come quella dell'Arezzo di ieri, è strabiliante. In negativo ovviamente. Un calo dopo 45 minuti a tutto gas, ci sta. Ma che l'intera squadra si ripresenti tramortita e sgonfia come le ruote di una bicicletta vecchia, ha del clamoroso. Mai visto il Mosca, che solitamente digrigna i denti fino al 95esimo, così giù in due anni. E gli altri tutti appresso. Testa? Gambe? Caldo? Modulo? La risposta è più enigmatica della domanda.

7. Sembra un alibi e gli alibi sono dannosi quanto la peste. Però è vero che questa rosa, a oggi, sopporta con grande fatica le assenze contemporanee di Sabatino, di Cutolo e, udite udite, anche di Yebli, che giocherà pure da anarchico ma ieri a un certo punto sarebbe stato una bombola d'ossigeno salvifica.

8. Bisogna anche capire bene quando sarà pronto Cellini. Con lui presente, almeno un paio delle 845 palle spedite dentro l'area sarda nel primo tempo, sarebbero finite in fondo al sacco. Appurato che Cellini non può far gol dalla panchina, bisogna puntare ad averlo disponibile entro fine mese. Anche perché, dopo un'assenza di quasi un anno, c'è sempre il dolorino muscolare in agguato a ostacolare il recupero pieno. Si rischia di arrivare a fine andata senza di lui e il solo pensiero deprime. E' pur vero che se Cellini non si fosse operato al ginocchio, ad Arezzo non sarebbe venuto mai.

9. Di cambi si può anche morire. Pavanel aveva rivoltato la squadra come un calzino nelle scorse settimane, spremendo oro dalle sostituzioni di Vercelli e Livorno e ottenendo il massimo anche dal turn over con il Pontedera. Ieri è andata male. Disanto non ha inciso per nulla, Talarico a sinistra ha faticato, perfino D'Ursi è subentrato senza fibrillazioni. Soprattutto, galleggiare spavaldamente dal 3-5-2 al 4-4-2 e poi di nuovo al 3-5-2 è un rischio. Il gol di Ogunseye, al netto dell'errore individuale di Rinaldi in marcatura, è arrivato anche perché i tre dietro dovevano rimettersi a posto. La sensazione che il mister abbia calcato troppo la mano, in effetti c'è.

10. L'Arezzo continua a prendere il solito golletto ogni partita. Ormai è ufficiale, sarà un'annata di moccoli e improperi. Facciamocene una ragione e portiamo pazienza. Amen.

 

scritto da: Andrea Avato, 16/10/2017





Arezzo-Olbia 0-1, le immagini della partita

Arezzo-Olbia 0-1
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