SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Occhio, è una Viterbese da trasferta. Camilli è sempre lui: Bertotto terzo ed esonerato
I gialloblù sono reduci dalla sconfitta interna contro il Siena, ma avrebbero meritato di più. Fuori casa hanno conquistato tre vittorie, perdendo soltanto a Pisa, con 8 gol segnati e 3 al passivo. Il presidente dei laziali è il solito personaggio vulcanico: quindici giorni fa ha cacciato a sorpresa il tecnico dopo il ko con il Monza e ingaggiato l'ex amaranto Nofri, artefice della promozione in serie C due stagioni fa. Iannarilli, Celiento, Cenciarelli e Jefferson i punti di forza. Domenica al Comunale con il 4-4-2
TweetDopo l’ottima prova di Monza, l’Arezzo di Pavanel ospita al Comunale l’ostica Viterbese. I gialloblu laziali al momento occupano il quinto posto in classifica con 18 punti.
Storia e Società. Dopo il fallimento dell’estate 2013, la società è rinata grazie al vulcanico Piero Camilli. L’ex patron del Grosseto, allora presidente della Castrense, decise di portare a Viterbo il titolo sportivo della sua squadra creando l’A.D.C. Viterbese Castrense. Ripartita dall’Eccellenza, al primo colpo ha ottenuto subito la promozione in D e due stagioni fa ha riconquistato il professionismo, vincendo anche lo scudetto di categoria. Camilli è imprenditore nel settore dell'allevamento e della lavorazione delle carni ovine, proprietario dell'azienda ILCO, con sede ad Acquapendente e operativa a livello nazionale e internazionale. Da anni impegnato anche in politica: prima consigliere al comune di Grotte di Castro, nel giugno 2009 ne diventa il sindaco in rappresentanza di una lista civica di centro-destra. Nel 2010 viene eletto pure consigliere alla Provincia di Viterbo. Oltre al Grosseto, in passato ha detenuto, dal 2009 al 2011, anche quote societarie del Pisa. Carattere forte, schietto nelle proprie dichiarazioni, in Maremma, dove aveva sfiorato la serie A, si era guadagnato la fama di “mangia allenatori”. In estate pareva prossimo a cedere la società ad un gruppo di imprenditori guidati dall'avvocato Luca Tilia, ma il passaggio non è avvenuto per mancati adempimenti di alcune condizioni, considerate da Camilli essenziali.
Allenatore. Valerio Bertotto il 9 ottobre è stato esonerato dopo la sconfitta casalinga contro il Monza, quando era terzo in classifica. Ha pagato, a detta del presidente, una mancanza di gioco, nonostante i risultati. Al suo posto Federico Nofri, che due anni fa aveva condotto la squadra alla promozione in terza serie e allo scudetto di categoria e che l’estate successiva era stato sollevato dall’incarico a poche ore dalla partenza per il ritiro. Nato a Perugia nel ’70, da giocatore per lui una carriera da centrocampista con le maglie di Gubbio, Ellera, Arezzo, Livorno e Montevarchi. In panchina esperienze con Todi, Arezzo (5 mesi dal gennaio 2013, i primi della presidenza Ferretti), Castel Rigone, Gavorrano e la scorsa stagione da metà settembre a dicembre con il Teramo prima dell’esonero.
Rosa. Nuovo anche il direttore sportivo. La settimana scorsa l’esperto Nelso Ricci, ex Livorno e Siena, ha preso il posto di Alessandro Lucci, che aveva costruito la squadra in estate. Pochi i riconfermati: Iannarilli, Pini, Micheli, Pacciardi, Varutti, Celiento Pandolfi, Cenciarelli, Jefferson e Sforzini. In difesa sono arrivati Sini (Entella), Atanasov (Juve Stabia), M’Baye (Crotone), Sanè (Pro Piacenza) e Peverelli (Como). A centrocampo Kabashi (Pontedera), Di Paolantonio (Teramo), Musacci (Messina), Baldassin (Lupa Roma) e Zenuni (Torino). In attacco sono stati ingaggiati Kevin Méndez (Roma), Gallo (Grumellese), il belga Jari Vandeputte (Gent), Tortori (Venezia), Razzitti (Piacenza) e Bismark Ngissah (Chievo, per lui 6 mesi ad Arezzo divisi tra la prima squadra e la Berretti di Alessandria).
Formazione. Squalificato Tortori, Sforzini ancora mai utilizzato, saranno assenti per infortunio Pandolfi, Gallo e Atanasov. Nofri dovrebbe affidarsi nuovamente al 4-4-2. In porta Iannarilli, da destra a sinistra Celiento, Sini, Pacciardi e Varutti. Centrocampo con la cerniera centrale formata da Cenciarelli e Baldassin, mentre sugli esterni Vandeputte (o Bismark) e Di Paolantonio. In avanti Razzitti e Jefferson. Principali alternative Sanè, M’Baye e Peverelli in difesa, Kabashi Musacci e Zenuni in mediana e Méndez in avanti.
Punti di Forza. Tra i cardini della squadra ci sono: Antony Iannarilli, estremo difensore classe ’90, reattivo, bravo a guidare il reparto, dotato di ottimo senso della posizione e giusto temperamento per guidare la difesa; Daniele Celiento, proprietà Napoli, seconda stagione a Viterbo, difensore esterno (o centrale alla bisogna) rapido, tignoso e bravo in marcatura, maggiormente a suo agio in fase difensiva; Diego Cenciarelli, centrocampista tascabile, catalizzatore del gioco, grande agonista, che in questa stagione sta trovando con continuità (3 reti) la porta avversaria; infine Jefferson, carneade brasiliano dal 2009 in Italia, ottima struttura fisica, forte nel gioco aereo, buona protezione palla e pericoloso se riesce a prendere posizione in area di rigore. È il capocannoniere dei laziali con 5 reti.
Pregi e Difetti. La Viterbese è squadra che non sa pareggiare, in questo inizio di stagione 6 vittorie e 4 sconfitte. E' reduce dalla debacle casalinga contro il Siena (1-3), risultato più pesante di quanto dimostrato sul campo. Il punteggio finale non deve però ingannare, perché la formazione di Nofri ha giocato un buon calcio, ha provato a rientrare in partita (nonostante il doppio svantaggio) in ogni modo e soprattutto lottato su ogni pallone. L’atteggiamento è da squadra importante che vuol mantenere la buonissima posizione (quinta) in classifica e magari migliorarla.
La difesa è apparso il reparto fino ad ora meno solido (anche se in trasferta i numeri sono buoni) e domenica ha sofferto maledettamente la rapidità degli avanti senesi. Questo ha messo a nudo i problemi di una retroguardia che ancora non riesce a carburare, a causa soprattutto di errori individuali. Inoltre potrebbe risentire ulteriormente dell’assenza di Atanasov.
Il centrocampo si affida a Baldassin e Cenciarelli, un duo dinamico, buono a livello tecnico e con incisive trame di gioco. Per il momento Kabashi, arrivato a stagione in corso, giocatore con buonissime qualità per la categoria, non è riuscito ad imporsi, ma se ritrova la forma e soprattutto la convinzione nei propri mezzi, innalzerebbe ulteriormente il tasso tecnico della squadra.
L’attacco, con l’assenza di Tortori che potrebbe incidere molto sulla manovra offensiva dei laziali, si poggia sulla fisicità e l’esperienza di Jefferson e Razzitti e sulla gioventù, la verve e qualità di Vandeputte e Bismark.
Per l'Arezzo una squadra scorbutica da affrontare, con qualità e individualità, che soprattutto in avanti ha varietà di scelta e soluzioni. Lontano dalle mura amiche dell’Enrico Rocchi il cammino dei viterbesi è ottimo: 3 vittorie (Arzachena, Gavorrano e Piacenza) e una sola sconfitta (Pisa) con 8 reti realizzate e 3 subite.
Ultimo precedente. Risale allo scorso 11 dicembre quando le due squadre impattarono per 0-0. Partita condizionata dall’espulsione nel primo tempo di Moscardelli.
scritto da: Mauro Guerri, 27/10/2017
Tweet