Dai Arezzo, che domenica torna Raso

Il bomber torna dopo l'infortunio: "Adesso bisogna cambiare marcia"

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Un gol dei suoi all’esordio a Città di Castello, poi gli infortuni lo hanno frenato. A mezzo servizio contro il Flaminia per un problema al ginocchio, costretto ad alzare bandiera bianca dopo un quarto d’ora a Deruta per un’elongazione al tendine del bicipite femorale che lo ha tenuto ai box contro Sansovino e Viterbese. Mario Raso è guarito ed è pronto a riprendersi la maglia numero nove. L’Arezzo ha bisogno delle sue reti per risalire la classifica e rintuzzare il tentativo di fuga del Castel Rigone. Ieri il bomber di Fondi è tornato in gruppo e domenica contro la Pianese guiderà di nuovo l’attacco amaranto.
Mario, come stai?
“Ho recuperato del tutto. Nelle sedute di allenamento ho avvertito buone sensazioni. La condizione non può essere ottimale dopo due settimane di stop, ma sto lavorando duro per arrivare al massimo per domenica”.
L’Arezzo ha bisogno dei tuoi gol.
“Fa piacere sentirsi importante per il gruppo. Le responsabilità sono uno stimolo. Per questo ho voglia di rientrare e dare il mio contributo: stare fuori è una sofferenza”.
Hai lasciato la squadra in testa e la ritrovi a -4 dalla vetta. Preoccupato?
“I due pareggi con Sansovino e Viterbese ci hanno un pò allontanato dalla testa, ma stiamo lavorando bene e sono convinto che presto risaliremo. A Viterbo abbiamo offerto una prova di personalità”:
In casa, però, serve una svolta.
“E’ vero che al Comunale non abbiamo ancora segnato, ma va detto che ogni avversario che viene ad Arezzo si chiude e non è facile trovare spazi”.
Dove dovete migliorare?
“Più efficacia nelle ripartenze”.
E’ convinzione comune, però, che con la coppia Raso-Martinez sempre in campo l’Arezzo sarebbe stato molto più avanti.
“E’ un vero peccato non aver potuto giocare tanto insieme fino adesso. A Città di Castello, nell’unica vera partita con l’organico al completo e senza problemi fisici, abbiamo dimostrato il nostro valore”.
Cissè ha avuto un esordio da dimenticare, ma di lui si dice un gran bene. E’ davvero così forte?
“E’ uno degli attaccanti giovani più bravi con i quali abbia mai giocato. Se avrà fame di affermarsi può arrivare lontano. Sull’espulsione di domenica sono sicuro, conoscendolo, che si è trattato di uno scontro fortuito, senza cattiveria”.
Quanti gol prometti ai tifosi?
“Il numero non conta. Mi auguro di segnare quelli giusti per far vincere l’Arezzo”.
Possiamo dire che il tuo campionato comincia domenica?
“Spero che sia un nuovo inizio per me, ma anche per la squadra. E’ l’ora di cambiare marcia".

 

articolo pubblicato sul Nuovo Corriere Aretino

scritto da: Andrea Lorentini, 05/10/2011

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