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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
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Giana Erminio in salute: sei vittorie in otto giornate. In trasferta però non è un bunker

La società di Gorgonzola è una mosca bianca nel panorama calcistico italiano: il presidente Oreste Bamonte è in sella dal 1985, mentre Cesare Albè allena i biancazzurri dal 1993, quando la squadra militava in Promozione. Negli ultimi due mesi i lombardi hanno cambiato passo, anche se fuori casa finora sono arrivate solo due vittorie, con 9 gol all'attivo e 14 al passivo. Domani probabile 4-4-2 con il bomber Bruno in attacco. L'anno scorso al Comunale finì 3-3



domani al Comunale arriva la Giana ErminioDopo la brutta prova di sabato, e una settimana pesante, l’Arezzo prova a cercare il riscatto nella difficile sfida del Comunale contro la Giana Erminio. I lombardi, con 29 punti in classifica, occupano in solitaria la quinta posizione.

 

Storia e Società. La Giana Erminio ad oggi è l’unica società professionistica ad avere come denominazione un antroponimo, cioè un nome di persona. Erminio Giana, diciannovenne gorgonzolese, sottotenente del 4º Reggimento del Battaglione alpino "Aosta", cadde sul Monte Zugna nel 1916, durante la Prima guerra mondiale e fu insignito della medaglia d'argento al valor militare. Alla guida del club c’è Oreste Bamonte, proprietario di un'azienda leader nel settore caseario, il Caseificio Salernitano, che è anche sponsor della squadra. Al timone dal lontano 1985, quando la squadra militava addirittura in Prima categoria, Bamonte è al momento il presidente più longevo in Italia. Al suo fianco Angelo Colombo, oggi responsabile della gestione, nei 15 anni precedenti direttore generale e prima ancora segretario e giocatore, per un totale di circa 40 anni in biancoazzurro.

 

Allenatore. In panchina siede un istituzione del calcio lombardo, ovvero Cesare Albè. Il mister è una sorta di Ferguson in salsa italiana, perché da oltre vent’anni (stagione 1993/94, con la squadra nel campionato di Promozione), allena ininterrottamente la Giana. Classe 1950, originario di Cassano d’Adda, è risoluto, molto preparato tatticamente e dal carattere focoso. Per il pallone nostrano, una sorta di mosca bianca, perché vista la frenesia del calcio italiano, restare nella stessa panchina per oltre due decenni è qualcosa da guinness dei primati.

 

Cesare Albè sulla panchina dei lombardi dal 1993Rosa. Si è deciso di riconfermare la maggior parte della rosa, per dare continuità al progetto tecnico intrapreso da qualche anno. Per questo in fase di mercato sono arrivati solo pochi giocatori utili a puntellare l'organico: il portiere Taliento (’99, Atalanta), i difensori Foglio (Carrarese), Seck (’98, Virtus Bergamo) e Concina (Caratese), il centrocampista Degeri (fermo da un anno dopo l’esperienza con la Pro Patria) e l’attaccante Bardelloni (Forlì). Dopo ben 8 stagioni non fa più parte della rosa l’ex capitano Marco Biraghi che ha deciso di scendere di categoria per passare al Crema. Nelle ultime ore del mercato estivo si è consumato il divorzio anche con l’ex portiere titolare Viotti, protagonista lo scorso anno di un ottimo campionato.

 

Formazione. Albè dovrebbe affidarsi al consueto e collaudato 4-4-2. Per il mister lombardo da risolvere il dubbio sulla presenza o meno di Pinardi, in dubbio per motivi fisici. Il giovanissimo Taliento in porta, linea difensiva con Perico e Foglio sugli esterni, e Bonalumi-Montesanto a formare la coppia centrale. A centrocampo sulle fasce Iovine e Chiarello (che in fase di possesso va ad agire quasi da trequartista), mentre in mediana Degeri e Marotta. In avanti Bruno e Perna. Le alternative sono Seck, Rocchi e Concina in difesa, Pinardi, Greselin (talentino classe ’98 seguito dal Sassuolo) e Capano a centrocampo e Gullit in attacco.

 

Punti di Forza. Tra i punti di forza Simone Montesano, difensore centrale rapido, bravo in anticipo, applicato in marcatura, capace di guidare la linea, che con Bonalumi forma una coppia ben assortita e di qualità per la categoria: il sito specializzato “Tutto C” lo ha premiato tra i migliori difensori del girone A; Riccardo Chiarello, già 7 reti, ottima tecnica e geometrie, pericoloso al tiro, intelligente tatticamente e abile a giostrare tra le linee, all’andata fu utilizzato solo nel finale di partita, perché reduce dalle Universiadi in Sud Corea; Alessio Iovine, classica ala che può agire indifferentemente su entrambe le fasce, rapido, sgusciante, buonissima tecnica, pericoloso in fase conclusiva (3 reti in stagione) e abile assist man; infine il bomber e capitano Sasà Bruno, 38 anni compiuti a novembre, autore di 18 gol la stagione scorsa e di 9 in questa, leader carismatico della squadra, trascinatore, forte fisicamente, bravo di testa e cattivo agonisticamente. Con la maglia della Giana sta vivendo una seconda giovinezza.

 

Sasà Bruno, 9 gol in campionato come MoscardelliPregi e Difetti. La società ha deciso di cambiare il meno possibile per dare continuità all’ottimo quinto posto della stagione scorsa. L’annata non era iniziata nel migliore dei modi: eliminazione precoce in Tim Cup per mano dell’Albinoleffe mentre in campionato, fino ad inizio novembre, la squadra mancava di continuità e di qualità di prestazioni. La svolta è arrivata nella partita interna con il Piacenza (vittoria per 4-3): da allora la compagine di Albè ha inanellato ben 6 vittorie in 8 giornate, con la sola sconfitta di Gavorrano, scalando la classifica fino al quinto posto.

La retroguardia, guidata da un ottimo Montesanto è attenta e coordinata nei movimenti. I due terzini titolari (Perico e Foglio) hanno ritrovato passo e brillantezza e stanno dando un contributo importante alla manovra della Giana, con Perico autore anche di 3 reti (compresa quella che nel turno prenatalizio ha dato la vittoria contro il Pro Piacenza). Solidità ritrovata anche grazie alla promozione come titolare del giovanissimo portiere Taliento (classe ’99) che si sta mettendo in luce come uno dei prospetti migliori del girone.

Il centrocampo che ad inizio campionato non riusciva a imporre la propria manovra, nelle ultime giornate ha giocato con qualità e quantità: qui Marotta si sta rilevando un trascinatore. Il reparto è riuscito a sopperire anche all’assenza di un giocatore importante come Pinardi, vero e proprio deus ex machina della manovra lombarda. Gli esterni offensivi diventano pericolosi se riescono a conquistare campo, con Chiarello che in fase di possesso palla, va ad agire come vero e proprio trequartista, diventando temibile per le difese avversarie.

L’attacco si poggia sulla vena realizzativa e sulla fisicità di Bruno, che nonostante l’età, è ancora un signor centravanti. Sta trovando un prezioso partner in Perna, che con 8 reti sta trovando una continuità di prestazioni e di realizzazioni mai avute in carriera.

La Giana sembra tornata la squadra della scorsa stagione, ovvero un collettivo coeso che gioca a memoria, con un calcio a tratti spettacolare, fatto di scambi e fraseggi in velocità. È formazione esperta, preparata tatticamente, galvanizzata dall’ottima serie di risultati ottenuta negli ultimi due mesi (ben 5 vittorie casalinghe consecutive), che fa della determinazione e della grinta due delle sue armi migliori. Lontano dal Città di Gorgonzola però il cammino non è dei migliori. I lombardi hanno raccolto solo 2 vittorie (Viterbese e Lucchese), 3 pareggi e 4 sconfitte, con uno score di 9 reti fatte e 14 subite.

 

Ultimo precedente. Pirotecnico pareggio per 3-3 nell’ultimo incontro al Comunale dello scorso 8 aprile. Amaranto avanti con Moscardelli e Yamga, rete ospite di Bonalumi, nuovo allungo dell’Arezzo con Arcidiacono e rimonta firmata da Bruno e Pinardi nei minuti finali.

 

scritto da: Mauro Guerri, 29/12/2017





Lucchese-Giana Erminio 0-3, la sintesi della partita

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