SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Rinviata anche la partita di Olbia. L'Arezzo in crisi tiene in bilico tutto il campionato
Dopo il derby con il Livorno, posticipata a data da destinarsi pure la gara di domani. La Lega non ha la garanzia che gli amaranto arrivino al termine della stagione e non vuole minare la regolarità del torneo. Ieri la seconda visita in pochi giorni del segretario generale Ghirelli a palazzo Cavallo: di concerto con l'amministrazione comunale, si cercherà di anticipare l'udienza per la concessione dell'esercizio provvisorio, fissata per il 15 marzo. E' una corsa contro il tempo: il 16 vanno saldati gli stipendi a dipendenti e tesserati. Un grande caos in cui a rimetterci sono soprattutto i tifosi: in cinquanta avevano già acquistato il biglietto di nave e aereo per seguire la squadra in Sardegna
TweetOlbia-Arezzo non si gioca. La Lega Pro ha rinviato a data da destinarsi la partita in programma domani allo stadio ''Bruno Nespoli'', esattamente come era avvenuto per Arezzo-Livorno di domenica scorsa.
Ma se in quella circostanza pendeva come una spada di Damocle lo stato d'agitazione di Moscardelli e dei suoi compagni, che da giorni avevano preannunciato lo sciopero in assenza di garanzie sul pagamento degli stipendi, stavolta alla base del rinvio ci sono valutazioni diverse.
La Lega infatti si è posta come obiettivo primario la tutela della regolarità del campionato, che può essere assicurata soltanto se l'Arezzo disputerà tutte le partite in programma di qui alla fine della stagione.
Ma questa certezza a oggi non c'è, tant'è che i giocatori amaranto hanno revocato lo stato di agitazione soltanto fino al 15 marzo, giorno dell'udienza per la concessione dell'esercizio provvisorio e per la nomina del curatore fallimentare. Un verdetto, da parte del collegio del tribunale, che non è affatto scontato: se non fosse quello sperato, o anche se venisse disposto un rinvio, la squadra non scenderebbe più in campo.
Tale stato di precarietà aveva già sollevato polemiche e malumori a Livorno, la settimana scorsa, e a Olbia in questi giorni, tant'è che il presidente del club sardo, Alessandro Marino, aveva manifestato pubblicamente le proprie perplessità. Stesso atteggiamento avrebbe avuto il Monza in vista della partita del 10 marzo.
Senza contare che le società in lotta per la salvezza, dal Cuneo al Prato e al Gavorrano, hanno alzato la voce a Firenze, lamentando l'iniquità di una possibile retrocessione a vantaggio di una squadra insolvente e penalizzata come l'Arezzo.
Va ricordato, infatti, che a termini di regolamento, se l'Arezzo dovesse uscire anzitempo dal torneo, i risultati acquisiti sul campo resterebbero validi a tutti gli effetti per la classifica. Le partite non disputate fino al 6 maggio invece verrebbero archiviate con una sconfitta per 3-0 degli amaranto e tre punti a tavolino per gli avversari.
Un epilogo che la Lega vuole assolutamente evitare. La visita di Ghirelli, ieri di nuovo a palazzo Cavallo dopo il primo vertice del 21 febbraio, è servita anche per battere una strada diversa, concordata negli intenti con il sindaco e l'amministrazione comunale: cercare di anticipare l'udienza del collegio fallimentare, compatibilmente con i tempi tecnici del tribunale, in modo da avere un quadro definitivo il prima possibile.
Una sorta di piano B che potrebbe sbrogliare una matassa sempre più intricata, anche perché il 16 marzo, a ventiquattr'ore dall'udienza, c'è un'altra scadenza fondamentale per il pagamento degli emolumenti a dipendenti e tesserati. E se l'Arezzo non la rispetta, la baracca viene giù.
Per adesso l'unica certezza è che l'Arezzo di Pavanel allungherà questa pausa imprevista nel bel mezzo del girone di ritorno. E che a rimetterci, alla fine, saranno i tifosi, soprattutto quei cinquanta che avevano già acquistato i biglietti per il viaggio in nave e in aereo per la Sardegna.
IL COMUNICATO STAMPA DELLA LEGA PRO
Il presidente della Lega Pro Gabriele Gravina e il presidente dell’AIC Damiano Tommasi con riferimento alla complessa vicenda dell’US Arezzo, stante la situazione derivante dall’istanza di fallimento pendente nei confronti della società e dall’incertezza circa la concessione o meno dell’esercizio provvisorio, che verrà discussa all’udienza del prossimo 15 marzo presso il Tribunale Fallimentare di Arezzo, hanno chiesto congiuntamente al Commissario Straordinario della Figc Roberto Fabbricini la disponibilità a disporre il rinvio a data da destinarsi delle gare dell’US Arezzo che precederanno l’eventuale concessione dell’esercizio provvisorio, precisando che la prima partita, Olbia–Arezzo è prevista per sabato 3 marzo p.v..
In attesa della definizione delle sorti del club, lo spostamento delle gare contribuisce a garantire la piena regolarità dell’intera competizione sportiva. È auspicabile che l’azione estremamente positiva del sindaco Alessandro Ghinelli volta a trovare l’impegno di imprenditori aretini si concluda positivamente, assicurando la gestione e il governo del club.
L’azione intrapresa dai presidenti Gravina e Tommasi mira a far comprendere l’urgenza di adottare appropriati provvedimenti che consentano ad un club glorioso del calcio italiano di seguitare a vivere, ma che nel contempo preservino la regolarità della competizione attraverso la disputa di tutte le partite previste dal calendario per la stagione sportiva 2017-18.
scritto da: Andrea Avato, 02/03/2018
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