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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Alessandro e Riccardo a Parigi
NEWS

Il campionato falsato, la mafia, gli arbitraggi pilotati. Tutte le accuse (ridicole) all'Arezzo

Abituati a trovarci dall'altra parte della barricata, siamo un po' a disagio nel vederci additati come quelli che falsano il torneo, che Moscardelli non se lo potevano permettere e che ''questo non è più sport, è mafia punto e basta'' (cit). In realtà la società amaranto, nel caos da tre mesi e mezzo, sta pagando le proprie colpe senza sconti: deferimenti, penalizzazioni e un mese senza giocare ne sono la riprova. Qui c'è un club in crisi che forse riuscirà a sopravvivere, una piazza che soffre e qualche maramaldo che sta meschinamente provando a infierire. Il resto è propaganda



Abituati a trovarci dall'altra parte della barricata, siamo un po' a disagio nel vederci additati come quelli che falsano il campionato, che Moscardelli non se lo potevano permettere e che ''questo non è più sport, è mafia punto e basta'' (cit).

Ripensando alla radiazione del 1993 (a campionato in corso per giunta), alla storia tragicomica di calciopoli che ci costò retrocessione in C e fallimento di lì a tre anni, ai play-off del 2008 mai disputati perché al Pescara vennero restituiti i punti all'ultima giornata e il Martina neanche si presentò contro il Perugia, viene da sorridere.

Da queste parti ne abbiamo vissute tante ma tante, quasi sempre dal lato sbagliato. Anche pochi mesi addietro siamo stati beffati: la Lucchese, penalizzata per violazioni Covisoc, ci fece fuori dai play-off nella gara secca. Loro, inadempienti, qualificati. E noi, sempre in regola, a casa. La ruota gira in questo calcio pieno di storture: oggi a me, domani a te. Non è giusto ma è così.

Va riconosciuto, a onor del vero, che da quando c'è stato il cambio di proprietà, l'Arezzo è precipitato nel caos. Stipendi non pagati, pagati in ritardo, pagati non si sa da chi, deferimenti, penalizzazioni, di tutto e di più. Con Ferretti si erano avvertiti i primi scricchiolii, con Matteoni e Neos è franato tutto.

La serie C fa schifo, servono le riforme, i capoccioni che comandano non sono all'altezza: verissimo. Ma cosa avrebbe falsato l'Arezzo? C'è qualcuno, fra i tanti illuminati opinionisti dell'ultimo periodo (tutti interessati, ovvio), in grado di spiegare quale vantaggio avrebbe avuto l'Arezzo nel non giocare tre partite e restare a bagnomaria per un mese, senza sapere cosa sarebbe successo?

 

 

Dicono: ''l'Arezzo adesso può scendere in campo sapendo i risultati degli altri''. E quindi? Cosa cambia? L'Arezzo deve vincere, altrimenti non si salva. Era così pure prima. Dicono: il campionato è falsato perché l'Arezzo non ha pagato o ha pagato in ritardo. Il campionato sarebbe stato falsato se l'Arezzo, a fronte delle inadempienze, non avesse ricevuto penalizzazioni. Invece ha già beccato 3 punti di decurtazione e altri 8 ne beccherà nel prossimo mese. Come da regolamento. Se qualcuno trova tutto questo iniquo, muovesse i propri passi per cambiare le regole. Dicono: la Lega non doveva iscrivere l'Arezzo al campionato. E perché? L'Arezzo era società virtuosa, non aveva pendenze, ha pagato quasi tutto entro i termini del 30 giugno e qualcosa in seconda battuta (difatti ha preso il -1), aveva perfino lo stadio a norma...

La verità è che la Lega, rinviando le tre partite con Livorno, Olbia e Monza a data da destinarsi, non ha tutelato l'Arezzo, ha tutelato se stessa. E una mente normodotata non potrebbe mai trovare un nesso logico tra la sentenza del collegio fallimentare di Arezzo e la direzione di gara censurabile di un arbitro mandato a Cuneo o Prato o Gavorrano (pardon, Grosseto). Qui c'è soltanto un club in crisi che forse riuscirà a sopravvivere, una piazza che soffre e qualche maramaldo che sta meschinamente provando a infierire. Il resto è propaganda.

 

Leggi anche - Arezzo e i disastri in serie C confermano: le riforme non possono attendere… le reponsabilità neppure (di Vittorio Galigani)

 

scritto da: Andrea Avato, 21/03/2018





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