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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Claudio di Subbiano in Thailandia
NEWS

I curatori accelerano: asta a metà aprile, La Cava alla finestra. Ma c'è il nodo fideiussione

Giorni decisivi per definire gli scenari intorno all'Us Arezzo. Per chiudere l'annata serve all'incirca un milione di euro, da cui vanno sottratte varie tipologie di entrate: incassi, sponsorizzazioni, contributi della Lega. Ma saranno Francario e Ioffredi a stabilire quali denari resterebbero a disposizione dei nuovi proprietari e quali, invece, finirebbero nel calderone del fallimento. L'immobiliarista perugino, ieri allo stadio con Pieroni, attende sviluppi. Il paradosso Argo, compagnia assicurativa che la manda per le lunghe riguardo l'escussione dei 350mila euro. Ha sede alle Bermuda e l'aveva suggerita alle società proprio la Lega Pro!



il curatore Vincenzo Ioffredi con Roberto Cucciniello, vicepresidente di OAI curatori accelerano i tempi. L'asta per l'assegnazione del complesso aziendale sarà fissata intorno alla metà di aprile, in modo da chiarire in fretta gli scenari riguardanti l'Us Arezzo. L'ipotesi era nell'aria da qualche giorno e ieri è stata confermata informalmente da uno dei commissari, Vincenzo Ioffredi, presente in tribuna per la partita con il Gavorrano.

Per rilevare la società dalle mani dei delegati del tribunale non serviranno cifre altissime, anche perché il valore del titolo sportivo in questo momento è quello che è. E in più non esiste nemmeno la certezza della categoria in cui giocherà la squadra l'anno prossimo: un conto sarebbe la Lega Pro, altra roba (facendo gli scongiuri) la serie D. 

Il problema è che le condizioni dell'asta saranno stringenti: gli imprenditori interessati a prendere in mano la società dovranno garantirne la gestione perlomeno fino al termine del campionato. Quanto serve, da un punto di vista economico, per chiudere l'annata? All'incirca un milione di euro, da cui vanno sottratte varie tipologie di entrate: incassi, sponsorizzazioni, contributi della Lega.

Ma attenzione: uno dei nodi arriva qua. Saranno i curatori a stabilire quali denari resteranno a disposizione degli eventuali nuovi proprietari e quali, invece, finiranno nel calderone del fallimento, utilizzabili quindi per saldare i creditori.

 

 

In più c'è lo scoglio fideiussione. E qua, come l'anno scorso per il caso Gable, che molti ricorderanno come esempio di scellerateza organizzativa, sorge un altro problema. I 350mila euro depositati a inizio torneo, verranno escussi non si sa quando. La società amaranto, come moltissimi altri club di Lega Pro, si è affidata ad Argo Group International Holdings, compagnia di assicurazioni internazionale con sede alle Bermuda e base operativa europea a Malta. Da Argo la stanno mandando per le lunghe (la fideiussione del Modena non è stata ancora incassata e sono passati cinque mesi dal fallimento) e quei soldi servono entro il 30 giugno. Il solito pastrocchio all'italiana, con un'aggiunta significativa: quella compagnia lì l'aveva suggerita alle società proprio la Lega Pro. Un disastro, insomma.

E' ovvio che disporre o meno dei 350mila euro fideiussori cambierebbe molto le cose per chi fosse intenzionato a partecipare all'asta. Tra gli interessati c'è sicuramente Giorgio La Cava, ieri allo stadio in compagnia di Ermanno Pieroni, ma non solo lui. L'immobiliarista perugino ha dichiarato pubblicamente che, al momento del grande passo, avrebbe a fianco un gruppo di imprenditori.

In attesa che il puzzle si componga, si registra anche un incontro a Firenze tra i curatori Lucio Francario e Vincenzo Ioffredi con il presidente della Lega Pro, Gabriele Gravina. I tre si sono visti venerdì, concordando sul fatto che l'esito positivo dell'asta, in presenza di acquirenti solidi, sarebbe un sollievo per tutti. L'Arezzo di oggi è una patata bollente. Per la Lega e anche per i curatori.

 

scritto da: Andrea Avato, 25/03/2018





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