Tanto grigiore, un Semprini da applausi. Esordio convincente, Pavanel ha un titolare in più

La redazione ha assegnato la perla amaranto della settimana al ventenne difensore, alla prima apparizione con l'Arezzo e in serie C. Centrale del terzetto arretrato, ha giocato con personalità e senza sbavature. Seconda posizione per De Feudis, tra i pochi a non aver risentito della sosta forzata e su standard elevati di rendimento dall'inizio di stagione. Terzo posto per i tifosi amaranto, compatti a fianco dei calciatori nonostante il periodo difficile

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Classe '98, bresciano di nascita, con una parentesi alla primavera della Juventus, Alessandro Semprini si è guadagnato i complimenti di pubblico e addetti ai lavori. La prestazione di sabato contro il Gavorrano è stata convincente e senza sbavature, al punto che Sabatino, in sala stampa, ha commentato: ''non ha sbagliato un pallone''.

Gli elogi per il ventenne difensore arrivano anche dalla nostra redazione, che gli ha assegnato la perla amaranto della settimana. Sicuro fin dai primi minuti, mai in affanno, lucido nel giocare palla e aggressivo sull'uomo, Semprini ha interpretato bene un ruolo che non è proprio il suo naturale, in cui è stato schierato vista l'emergenza assenze.  

Considerando che si trattava del debutto con l'Arezzo e in serie C, il giudizio positivo non può che lievitare ulteriormente. Unico ammonito del match da parte amaranto (fallo duro ma necessario), pericoloso anche in proiezione offensiva (colpo di testa parato da Falcone): Pavanel potrebbe aver trovato una risorsa in più per il tour de force che attende la squadra.

 

In seconda posizione si piazza Giuseppe De Feudis. Il centromediano sta giocando su standard elevati di rendimento ed è tra i pochi a non aver risentito della sosta forzata che ha costretto gli amaranto a un mese senza calcio giocato. Tra i migliori a Pontedera prima del break, tra i migliori anche a Viterbo e contro il Gavorrano: il centrocampista è una delle colonne della squadra e difatti Pavanel non vi rinuncia mai. Sabato scorso, nonostante le difficoltà incontrate nel proporre gioco a ritmi incisivi, De Feudis non si è mai nascosto, toccando moltissimi palloni e dando il solito prezioso contributo in interdizione, nonostante gli avversari abbiano badato quasi esclusivamente a difendersi.

 

Terzo gradino del podio per il pubblico amaranto. Un voto mai banale, considerando il contesto generale e i tormenti che stanno vivendo da mesi i tifosi. Le presenze allo stadio erano quelle solite, con lo zoccolo duro dei 1.500 convintamente presenti e gli altri chissà dove, ma calore e incoraggiamento non sono venuti meno. Anzi, come al solito la curva Minghelli ha dato un grande esempio di attaccamento ai colori e di senso di responsabilità, incitando i calciatori fino al fischio finale e riservando loro applausi e cori di sostegno anche dopo. Come a dire che la battaglia è appena cominciata e che dovrà essere vinta tutti insieme.

 

scritto da: Andrea Avato, 27/03/2018

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Cercasi il vero Arezzo dopo la sosta forzata