Un fronte imprenditoriale per salvare l'Arezzo. A giorni il bando, l'asta intorno al 17 aprile

Reperimento delle risorse economiche, costituzione di una newco, proposta d'acquisto. E poi l'Us Arezzo potrebbe finalmente trovare pace, almeno dal punto di vista dell'assetto societario. L'iter per l'aggiudicazione del complesso aziendale sta entrando nel clou, anche perchè da viale Gramsci filtra la volontà dei curatori di accelerare ulteriormente i tempi. Arrivano conferme sulla sinergia che unirebbe il gruppo di La Cava e Pieroni con quello di Corradi, Minetti e Cardini. I tempi sono stretti e dietro l'angolo c'è una data che evoca ricordi nefasti ma che, a distanza di venticinque anni, potrebbe assumere connotati diversi

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Reperimento delle risorse economiche, costituzione di una newco, proposta d'acquisto. E poi l'Us Arezzo potrebbe finalmente trovare pace, almeno dal punto di vista dell'assetto societario. L'iter per l'aggiudicazione del complesso aziendale sta entrando nel clou, anche perchè da viale Gramsci filtra la volontà dei curatori di accelerare ulteriormente i tempi. A giorni verrà reso noto il bando pubblico, poi scatterà il countdown per l'asta. L'interesse di tutti è che vada a buon fine, altrimenti l'unica via d'uscita sarebbe interrompere l'esercizio provvisorio e portare i libri in tribunale.

La novità di questi giorni riguarda la formazione di un fronte imprenditoriale che sta unendo forze e programmi per assorbire il peso economico di un'operazione che si aggira sul milione di euro. Giorgio La Cava, immobiliarista di Perugia introdotto nell'affare da Ermanno Pieroni, ha ribadito la sua volontà di investire nel calcio, pur con tutte le incertezze che ci sono in questa fase, non ultima quella legata alla categoria in cui giocherà l'Arezzo l'anno prossimo.

Le belle prestazioni sul campo, compresa quella con il Livorno, cui La Cava e Pieroni hanno assistito dalla tribuna, stanno sortendo effetti benefici a 360 gradi.

Arrivano conferme anche sul coinvolgimento, sotto forma di sponsorizzazione, del gruppo che ruota attorno all'imprenditore Simone Corradi, ieri allo stadio insieme al commercialista Giovanni Minetti e al ds Nario Cardini. 

Di tempo per mettere le cose a posto non ce n'è molto e restano degli ostacoli da superare. La Lega pretende una nuova fideiussione (bancaria stavolta) che garantisca quella da 350mila euro depositata a inizio stagione da Mauro Ferretti, stipulata con Argo International Group e ancora non incassata.

In più bisogna capire che fine faranno i contributi sportivi che deve erogare la Lega stessa: potranno essere utilizzati per finanziare il finale di stagione o finiranno nel calderone del fallimento? Un quesito da sciogliere il prima possibile e che sposterebbe diverse valutazioni, visto che ballano diverse decine di migliaia di euro.

Una delle poche cose sicure riguarda le scadenze, che sono ravvicinate. Venerdì 6 aprile è attesa la pubblicazione del bando, con l'asta che si terrebbe nel giro di una una settimana e mezzo. Si andrebbe quindi a ridosso del 17, una data che qua evoca ricordi nefasti ma che stavolta, a distanza di venticinque anni, potrebbe assumere connotati diversi.

 

scritto da: Andrea Avato, 04/04/2018

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