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AMARANTO TV

SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Filippo degli Arezzo Ovunque
NEWS

Due partite per scrivere il destino, in campo e fuori. Per l'Arezzo è il momento decisivo

Centottanta minuti alla fine: dipenderà da noi ma non solo da noi. La squadra, che finalmente può lavorare in una settimana tipo, dovrà provare a battere Pisa e Carrarese, poi faremo i conti con la classifica che condizionerà anche le strategie della nuova società. Tutto questo alla luce di un calendario che per gli amaranto è stato un tentativo di assassinio sportivo e di penalizzazioni che non puniscono gli autori dei misfatti, ma soltanto calciatori e tifosi. Per quanto riguarda il pubblico, nessun indugio: la mobilitazione continua



Massimo Pavanel, 43 punti conquistati con l'ArezzoCentottanta alla fine. Dipenderà da noi, ma non solo da noi, se saranno gli ultimi minuti di questa stagione e non dipenderà solo dal campo. Sapremo nelle prossime ore l’esito del primo ricorso contro la penalizzazione ed anche un solo punto potrebbe voler dire tantissimo mentre si preparano le ultime due sfide, difficili, contro avversarie toste e pericolose che non ci regaleranno niente; difficili perché è innegabile che la pressione aumenta su chi va in campo e su chi segue dalle tribune. Ogni minuto, ogni pallone potrebbero e potranno essere quelli che ci separano dal paradiso o dal purgatorio. La squadra è comprensibilmente stanca. Nessuno gioca otto partite in un mese o meglio accade alle finaliste dei campionati del mondo che però hanno una rosa ben più ampia ed una preparazione ad hoc per quell’impegno (oltre ad una qualità che consente di gestire diversamente le partite).

 

 

Questo tentativo di assassinio sportivo è stato perpetrato con una leggerezza che lascerebbe esterrefatti se non fosse stato compiuto dagli stessi che da anni gestiscono in maniera scellerata le cose della terza serie calcistica nazionale (la collezione degli obbrobri va dai playoff allargati alla suddivisione geografica, dall’obbligo dell’utilizzo eccessivo degli under 23 alle penalizzazioni che da giusta misura sanzionatoria a fronte di comportamenti scorretti, finiscono con l’essere strumento di tortura per giocatori e tifosi lasciando indenni i veri colpevoli). Vedremo tra qualche ora se residua un filo di logica nei maggiorenti della giustizia sportiva o se si vorrà confermare che la ragione non abita più in quelle stanze.

 

un eloquente striscione dei tifosi amarantoNoi comunque tiriamo diritto. Essere tornati alla settimana tipo dovrebbe consentire di riprendere almeno un po’ fiato e gambe in vista della volata finale. Contro il Pisa rientrerà Varga e sarà importante anche se la difesa è il reparto che in assoluto ha retto meglio in questa fase, anche grazie alla “scoperta” dell’affidabilità di Semprini e Della Giovanna, che hanno dimostrato qualità e carattere. Si potrà contare sulla voglia del capitano che torna a giocare al comunale ad oltre due mesi di distanza dall’ultima volta e sarà già bello vedere la sua barba guidare gli assalti verso la porta avversaria. Insomma, gli ingredienti per un’altra giornata tinta di amaranto ci sono tutti. Far lievitare il tutto fino al fischio finale per festeggiare ancora tutti insieme dipenderà anche dalla spinta che sapremo dare dalle tribune; la mobilitazione non è finita nemmeno adesso che la tempesta societaria pare finalmente calmata e il naviglio affidato in mani sicure e serie.

 

 

La Cava e Anselmi sono ormai, dopo il verdetto del giudice fallimentare, i nuovi proprietari dell’Arezzo e questo ci offre garanzie e sicurezze che avevamo smarrito da mesi e forse da anni. E’ una grossa soddisfazione per tutti coloro che si sono battuti perché la sorte che a Roma ci avevano designato non si avverasse, è una giusta ricompensa anche per tutti i giocatori che hanno scelto di rimanere qua, a combattere per questa maglia nonostante le sirene-avvoltoi del mercato di gennaio. Ora tocca ai nuovi vertici, anche in attesa della formalizzazione, il compito di lavorare fin da subito per il domani perché il tempo non è mai abbastanza quando si deve programmare e rifondare.

 

Giorgio La Cava, presidente della Ss ArezzoChiaro che il campo ha ora la priorità assoluta e che le maggiori energie vanno destinate al raggiungimento dell’obiettivo salvezza, ma da imprenditori di valore quali sono i due nuovi dirigenti, sanno bene che un occhio va sempre tenuto sul domani perché l’oggi abbia un senso e un valore più alto. La Cava ed Anselmi possono fin da ora contare sulla nostra riconoscenza e su un credito di fiducia e appoggio di cui speriamo facciano tesoro e che sappiano ulteriormente valorizzare nel segno di una gestione trasparente e, finalmente, senza muri alzati a difesa di non si sa che. Noi ci metteremo tutta la nostra passione, tutto il nostro amore, tutta la nostra voglia. A partire da sabato pomeriggio riempiendo di colore la curva. Avanti mister, avanti ragazzi, avanti popolo amaranto! Ancora uno sforzo, andiamo a prenderci questa vittoria e quel futuro che volevano (e vorrebbero) scipparci!

 

scritto da: Paolo Galletti, 26/04/2018





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