SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Il Pisa si gode il terzo posto, aspettando i play-off. Con Petrone più grinta e qualità
I nerazzurri hanno blindato il piazzamento in classifica e sono già concentrati sugli spareggi promozione, visto che sabato prossimo osserveranno il turno di riposo. La rosa, costruita per puntare alla serie B, ha reso al di sotto delle aspettative, tant'è che la società ha cambiato tre allenatori, passando da Gautieri a Pazienza e poi all'attuale tecnico che ha riportato fiducia nello spogliatoio e nell'ambiente. Domani probabile 4-3-3: squalificati Eusepi e Gucher, indisponibile Carillo, probabilmente a riposo i diffidati Ingrosso e Mannini
TweetUltima partita casalinga della stagione regolare per gli amaranto, che si apprestano ad affrontare uno dei derby più attesi, ovvero quello contro il Pisa. I nerazzurri, con 61 punti, sono terzi in classifica dietro a Livorno e Siena.
Storia e Società. La scorsa annata può racchiudersi con lo slogan lanciato dalla Curva Nord: “Pisa non si piega”. Iniziata la stagione con numerose problematiche che avevano fatto temere anche per l’iscrizione, dopo un lunghissimo e snervante tira e molla per la tifoseria e la città, grazie all’intervento decisivo di Abodi (presidente della Lega Serie B), la Ma.Gi.Co Pisa è riuscita ad acquistare, nel dicembre 2016, la società dalla famiglia Petroni. Questa svolta ha evitato il terzo fallimento, ma non la retrocessione. Ma.Gi.Co Pisa è la holding di proprietà della famiglia Corrado, con Giuseppe che è divenuto patron dei nerazzurri. Piemontese di origine e parmigiano di adozione, ha lavorato per diversi anni alla Barilla, diventando tra l’altro direttore generale di Mulino Bianco e Ad di Barilla Diversificazione (Le Tre Marie, Sanson). Nel 2009 è passato a Medusa, dove è stato tra i protagonisti della fusione tra Medusa Multicinema e i cinema Warner (di proprietà di Alessandro Benetton). Da questa fusione è nato The Space Cinema, di cui è presidente.
Allenatore. Sulla panchina pisana siede il terzo tecnico dello stagione, Mario Petrone. Il 19 ottobre, dopo nove giornate e un quinto posto in classifica, Carmine Gautieri era stato esonerato. Fatale al mister di origine napoletana il pareggio per 0-0 contro il Gavorrano. Al suo posto era stato promosso dalla formazione Berretti Michele Pazienza. La sua avventura si è conclusa alla 32a giornata dopo la sconfitta casalinga contro la Carrarese. Petrone ritorna in una panchina dopo l’esonero dello scorso campionato a Catania (la sua avventura sulla panchina etnea era durata solo un mese). In precedenza per lui esperienze con Lumezzane, San Marino, Bassano ed Ascoli. Carismatico e sanguigno, è molto preparato a livello tattico.
Rosa. Dopo la sontuosa campagna acquisti estiva, nella sessione invernale il ds Raffaele Ferrara, ha portato solo qualche correttivo alla rosa. Sono arrivati i giovani Setola (Cesena) e Cagnano (Santarcangelo), ma soprattutto Lisi (Juve Stabia), Maza (Pordenone) e Alexis Ferrante (Brescia). Hanno lasciato la maglia nerazzurra Favale (Gavorrano), Zammarini (Pordenone), Diego Peralta (Extremadura) e Nacci, Cuppone e Cernigoi (passati tutti alla Paganese).
Formazione. Petrone dovrebbe affidarsi nuovamente al 4-3-3. Squalificati Gucher ed Eusepi, indisponibile Carillo (pubalgia), i diffidati Ingrosso e Mannini (che accusa anche qualche guaio fisico) potrebbero essere lasciati a riposo. L'undici probabile: Voltolini in porta, linea difensiva con Birindelli e Filippini sugli esterni e coppia centrale formata da Lisuzzo e Sabotic. Mediana con De Vitis, Izzillo e Di Quinzio, mentre in avanti il terzetto formato da Negro, Ferrante e Lisi. Alternative, molte di qualità: Mannini, Cagnano, Setola e Ingrosso in difesa, Maltese in mediana e Masucci, Giannone e Maza in avanti.
Punti di Forza. Da tenere d’occhio Samuele Birindelli, giovanissimo classe ’99, figlio dell’ex Juve Alessandro, che lo scorso anno Gattuso ha fatto esordire in B: esterno che può giocare sia a destra che a sinistra, buonissima gamba, grande carica agonistica; Andrea Lisuzzo, classe ’81, è il consacrato leader assieme a Mannini dello spogliatoio: grande esperienza, oltre 450 presenze nei professionisti, soprannominato il “Sindaco”, è potente fisicamente, non estremamente veloce, ma intelligente tatticamente e forte di testa; Davide Di Quinzio (‘89), uno dei pezzi da novanta della campagna acquisti pisana. ottima tecnica, temibile da fuori, è l’organizzatore del gioco della squadra di Petrone, bravo anche in fase di non possesso; Maikol Negro (’88), arrivato sotto la Torre dopo una stagione chiusa con 17 reti a Matera. esterno offensivo che può agire anche da attaccante centrale, coriaceo, rapido, bravo al dribbling, temibile nello stretto: infine Alexis Ferrante (’95), sceso dalla B (Brescia), lottatore nato, bravo nella protezione palla, abile in acrobazia e negli ultimi sedici metri.
Pregi e Difetti. Il Pisa difficilmente può migliorare il suo attuale terzo posto, perché quella del Comunale sarà l’ultima partita della stagione regolare. Per questo Petrone potrebbe lasciare a riposo i diffidati e dare spazio a chi ha giocato meno. I nerazzurri sono la delusione più grande di questa stagione. La squadra era partita per centrare la promozione diretta e però non è mai stata veramente in lotta per la vittoria finale. Tre allenatori cambiati non hanno portato in vetta una rosa ricca di qualità, esperta, con tante soluzioni, che in estate era stata costruita per la vittoria. Per rendersi conto delle doti tecniche dei giocatori a disposizione e della ricchezza dell'organico, basti pensare che nel turno scorso sedeva in panchina gente come Izzillo, Maza, Ferrante, Giannone, Negro: giocatori che sarebbero protagonisti in molte squadre di alta classifica della terza serie. Petrone, con il suo arrivo, ha riportato ordine tattico e grossa carica agonistica: l’esempio è la netta vittoria (3-1 sul Pontedera) del turno scorso.
La difesa è sicuramente il reparto con il rendimento migliore. Con sole 29 reti al passivo, è al momento la meno battuta del torneo dopo quella del Siena. Merito della prestanza fisica e dell’organizzazione difensiva dei centrali e dell’attenzione che gli esterni (nonostante siano giocatori con spiccate dote offensive, Mannini e Filippini su tutti) stanno dando in fase di non possesso.
Di contro l’attacco, nonostante qualità tecniche ed agonistiche elevate, non ha avuto un rendimento da primato e lo stanno a dimostrare le 44 reti segnate, poche per chi ambiva alla B. Problemi dovuti anche alle difficoltà che ad inizio stagione, sotto la guida di Gautieri, la squadra aveva incontrato soprattutto nella costruzione della manovra. Con Pazienza la qualità del gioco era migliorata, ma non in modo tale da trovare la rete avversaria con continuità. Sotto Petrone, a parte nella sconfitta di Livorno (l’unica nella gestione del nuovo mister) la squadra ha trovato con continuità la via della rete.
La mediana ricca di qualità, spesso e volentieri è stata deficitaria in fase di interdizione.
Lontano dell’Arena Garibaldi-Romeo Anconetani i nerazzurri hanno ottenuto 7 vittorie, altrettanti pareggi e solo 3 sconfitte, con 22 reti fatti e 15 subite.
Ultimo precedente. Risale al 26 settembre 2015 quando le squadre impattarono per 1-1. Entrambe le reti su rigore di Capece e Mannini. All’andata pirotecnica vittoria amaranto per 3-2, grazie alla doppietta di Moscardelli e al gol di Foglia. Per i padroni di casa reti di Carillo e Negro.
scritto da: Mauro Guerri, 27/04/2018
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