SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Un gol decisivo per dare un senso a una stagione tribolata. Cellini, firma sulla salvezza
In qualche modo, è stata la chiusura del cerchio: la zampata sulla partita di Carrara l'ha messa il vecchietto, l'ex giocatore, l'acquisto senza senso, il peso da sbolognare in fretta e furia. E invece è andata all'opposto e l'attaccante, specialista dell'area di rigore, ha scolpito il suo nome nella storia amaranto
TweetIn qualche modo, è stata la chiusura del cerchio. La firma decisiva sulla salvezza l'ha messa Marco Cellini, il vecchietto, l'ex giocatore, l'acquisto senza senso, il peso da sbolognare in fretta e furia. E invece il destino ha voluto che il gol della liberazione lo mettesse a segno proprio lui, forse per dare un senso a una stagione tribolata a livello di squadra, paradossale a livello societario e in salita anche a livello personale.
Più vicino ai quaranta che ai trent'anni, Cellini è uno con il gol nel sangue. Uno che ha vinto campionati e che sabato, a Carrara, spiegava ai cronisti che questa salvezza vale esattamente allo stesso modo. Forse di più.
Dall'infortunio al ginocchio del gennaio 2017, è passato quasi un anno e mezzo. Per tanti mesi, Cellini era più in infermeria che in campo. E al mercato invernale, ha rischiato seriamente di partire. Tanto un attaccante zoppo non sarebbe servito.
Poi è andata diversamente e va dato atto a Pavanel di esserselo sempre tenuto stretto, anche quando gli concedeva solo un quarto d'ora, solo a fine partita. E il mister ci ha visto lungo pure stavolta, quasi se lo sentisse che alla fine qualcosa di buono sarebbe successo.
Prima la zampata di Olbia, dove Cellini era anche capitano. Poi la rasoiata di Carrara, di giustezza, sul primo palo per prendere in controtempo il portiere. In pochi avrebbero scommesso sulla sua redenzione calcistica e invece l'Arezzo di quest'anno è stato una fucina di sorprese, di colpi di scena, di carte sparigliate.
E così è andata a finire che l'ultimo marcatore amaranto, all'ultimo minuto dell'ultima giornata, è stato Cellini. Che così ha scolpito il suo nome nella storia amaranto, completando una rimonta clamorosa e liberando i cuori per la festa. Per i gol decisivi, non c'è niente da fare, serve sempre uno specialista.
scritto da: Andrea Avato, 06/05/2018
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